In un quartiere benestante, in una casa piena di attenzioni e di comfort, una ragazzina modello cade ammalata. La madre non riesce ad aiutarla. I medici non capiscono. Intuendo che le crisi di cui soffre la figlia non riguardino solo la sfera fisica, la donna si rivolge ad un sacerdote. L'uomo però dubita della presenza del diavolo in quel corpicino, e la debolezza delle sue convinzioni non farà altro che rendere più forte il maligno…
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VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR: Miglior sceneggiatura non originale, Miglior sonoro
VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior regista (William Friedkin), Miglior sceneggiatura (William Peter Blatty), Miglior attrice non protagonista (Linda Blair)
Questa è forse una delle pellicole più conosciute della storia del cinema e all'interno del suo genere lo è sicuramente, come è una delle più amate dagli estimatori dell'horror, ma bisogna andare molto cauti prima di bollare il prodotto come un capovaloro. L'innovazione che ha apportato, il filone che ha creato, il pubblico terrificato all'epoca e anche ai nostri giorni e una colonna sonora famosissima per quanto inquietante, non bastano pero' per metterlo sul trono delle critiche. La prima parte del film tocca la perfezione: la tensione accennata e creata nel prologo iniziale in Iraq è confermata davvero nei primi giorni a Georgetown. La lenta possessione è rappresentata in modo quasi credibile, e ogni singola scena anche la più insignificante diventa un segno premonitore, ci si sente investiti da un diluvio di piccoli indizi terrificanti, ma il film incalza sempre di più fino ad esplodere in un travaglio registico poco sostenibile. Per quanto emozionante possa essere la trama, il rischio è che proprio questo eccessivo coinvolgimento stanchi lo spettatore a cui non è dato un momento di quiete e le scene orribili diventano davvero troppe e stancanti. L'aspetto esteriore della bambina, la sua voce alla fine sono solo disturbanti e lo diventano ancora di più durante l'esorcismo dove un finale categorico interrompe un ritmo ahimè non più apprezzabile. La tensione iniziale diventa angoscia, per alcuni anche incubo , per poi pero' trasformarsi in amaro disgusto in una seconda parte per nulla simbolica dove gli effetti speciali disgustosi e un po' eccessivi possono anche stancare. Il regista aveva iniziato molto bene , ma poi è caduto in una retorica horror che pero' c'è da dire al tempo era originale. Film comunque veramente ben fatto che a 30 anni dalla sua realizzazione tiene testa praticamente a tutti gli altri film del suo genere, essndo sicuramente uno dei migliori.