A Glasgow, il 24enne Robbie, da poco diventato padre, trova nella visita ad una distilleria di whisky l'idea per una nuova carriera lontano dal crimine e una via poco ortodossa per una fuga dalla povertà.
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Piacevolmente sorpreso da questa commedia British, all'apparenza leggera ma che lascia riflessioni di fondo. Molto convincente il protagonista, un poco meno i coprotagonisti. Fanno riflettere le situazioni poste sul piatto indirettamente durante il film che è più profondo di quel che sembra:
1) come qualcuno ha scritto l'alcol simbolo di vizio e tragedia diventa strumento di redenzione.Non dimentichiamoci tuttavia che di furto comunque si tratta.
2) chi ha un passato polveroso si ritroverà sempre a renderne conto. Il film parlando di faide generazionali ne fa quasi una questione genetica.
3) la vita è fatta di scelte, alla fine gli altri ragazzi investono il ricavato andando a bere e si presagisce che nulla cambierá nella loro esistenza. Essere un "teppistello' è una questione di circostanze ma anche di scelte personali e forza d'animo?
Raschiando il fondo del "barile" si può trovare una seconda opportunita ma sta a noi sfruttarla.
Ovviamente francesi e inglesi non potevano sottrarsi nel prendere in giro l'americano di turno (che si mette pure il berrettino). Ovviamente gli americani non capiscono nulla di cibo e bere, potrei essere d'accordo ma sinceramente per questo sassolino non necessario mezzo punto in meno.Si sapeva già non serviva.