Una giovane coppia fa la terrificante scoperta che il corpo del loro figlioletto in coma è diventato una calamita per le entità maligne, mentre la sua coscienza è intrappolata in un regno oscuro conosciuto col nome di The Further.
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Ingredienti: 30 g di Amytiville Possession, 20 grammi di Poltergeist, , 20 g di Paranormal Activity, 10 g di Ghost, 5 g di Shining, 5 g di The Grudge, frullate tutto , versate in un piatto guarnito con i coloranti di Darth Moul di Guerre Stellari e presentate in un piatto che tanto ricorda la locandina di Omen. Insomma una miscellanea di cose già viste che però si lascia gustare per il talento di James Wan,oramai regista horror di serie A. La storia ,come forse ho lasciato intendere ironicamente non è per nulla originale,ma è sviluppata in modo logico e chiaro. Una famiglia colpita dalla presenza di entità morte che desiderano tornare in vita dovrà compiere un viaggio nell'aldilà per liberare il figlioletto e ritrovare la pace; per portare a compimento l'operazione si serviranno dell'aiuto di una medium esperta già amica di famiglia da molti anni. La storia in realtà è molto meno superficiale di quanto potrebbe apparire ,ma il soggetto ipersfruttato non permette di coglierne i significati di chiara derivazione pagana. La pecca deludente del film è la totale assenza di un reale momento horror; lo spettatore è portato a spaventarsi in modo subitaneo ,con effetti veloci; nel film è purtroppo assente un tema di generale e diffusa inquietudine ,se non nei primissimi minuti dove una serie di segni premonitori e la consapevolezza di assistere ad un film horror generano inevitabilmente molta suspance.