Baaria è il nome fenicio di Bagheria: attraverso le vicende di tre generazioni di una famiglia il film racconterà un secolo di storia italiana, con le Guerre Mondiali e l'avvicendarsi, sulla scena politica, di Fascismo, Comunismo, Democrazia Cristiana e Socialisti.
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Bellissimo film. Difficilissimo per certo versi. Labirintico ma magistralmente portato avanti da un regista che conosce molto bene se stesso e il mondo in cui è cresciuto. Della fotografia e della musica non voglio nemmeno parlare perché sono da Oscar. Gli attori tutti molto bravi. Trovo giustissima e divertente la scelta di utilizzare i volti più noti per piccoli camei. I due protagonisti sono molto bravi. Il montaggio aiuta il racconto a non diventare MAI pesante. La gente in sala era divertita, commossa e felice per aver visto un FILM dopo tanti pseudo prodotti che non sanno di nulla. Tornatore, come ho detto, è uno che si conosce molto bene e questo si evince dai film che fa, dalle sue scelte. In questa, in particolare, racconta un pò la storia della sua famiglia, del rapporto bellissimo con il padre e lo fa fino in fondo fino a fregarsene della critica. Un coraggio e forse un'incoscienza che non può non essere elogiata e stimata. Incredibile che a Venezia non abbia vinto nemmeno un premio. Ma questo è un capitolo che non mi interessa aprire. Onore al merito di questo GRANDE autore siciliano.