James Bond, agente al servizio di sua maestà britannica, viene mandato in Giamaica per indagare su due omicidi misteriosi. Con una fanciulla locale che si è offerta di fargli da guida, Bond giunge a Crab Key, rifugio del prof. Dent e del dr. No. Catturato, Bond viene a sapere dei loschi piani di No nei confronti dei missili americani, ma con abile colpo di mano fugge con la fanciulla dopo aver distrutto il rifugio.
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L'atmosfera tropicale della Giamaica accompagna la regia di qusto bellissimo iniziale episodio di oo7,l'agente al servizio della corona inglese. Su un tavolo di Chemin De Fer,tra giocatori accaniti e milioni buttati sul tavolo verde appare per la prima volta James Bond, interpretato da un giovane e vanitoso Sean Connery. Ma la bellezza grafica e le ambientazioni suggestive non tradiscono le aspettative e nella prima mezz'ora compaiono tutti quegli elementi che faranno la fortuna di questa serie cinematografica. Lo spionaggio è garantito dalla presenza di un losco personaggio,trafficante d'armi che farà di tutto per incastrare chiunque intralci le sue mire; l'azione compare già dopo qualche minuto per poi acuirsi in un finale di forte impatto emotivo. Licenza di uccidere inoltre conserva una matrice fortemente noir da far invidia ai moderni strumenti per tentare di rendere horror dei filmetti da botteghino: la sola scena della vedova nera nella stanza di Bond vale da sola tutti i flim di Wes Craven. E' pur vero che le ingenuità sono presenti qui come in tutta la serie, ma l'immaturità del personaggio richiede una fase di assestamento, ben superata dalla prova di Sean Connery: c'è qualche bond girl di troppo,alcune delle quali inutili e anche la Ursula Andress risulta più convincente accanto a Giuliano Gemma nei film in cui interpreta la donna apparentemente dura e sofistica pittosto che come amazzone in un'isola misteriosa. Anche nell'ottica dei personaggi usa e getta,risulta frettolosa la morte del compagno di colore,forse per il già citato razzismo sopra le righe. Licenza di uccidere è comunque un film piacevolissimo, che pur rimanendo confinato in uno schema abbastanza rigido del clichè 007, presenta numerosi elementi visivi e sensoriali tali da renderlo uno dei migliori dell'intera serie.