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Nonostante non manchi di qualche ingenuità è un buon esordio. Storia e personaggi realistici valorizzati da un ottima interpretazione del cast. Niente male.
Un buon esordio di Pontecorvo che sia pure con qualche piccola ingenuità tipica degli esordi, mostra vitalità ed una certa cura realistica del contesto. Dramma sociale di un personaggio che cerca di tirare avanti in tutti i modi, soprattutto illeciti, della pesca di frodo. Personaggio controverso che in alcuni elementi anticipa il successivo Kapò. Buona la presenza scenica sia di Montand che della Valli.
Melodramma diretto da Montecorvo, tratto dal romanzo Squarciò di Solinas, co-autore della sceneggiatura, interpretato bene da un cast di spessore che vede primeggiare il carisma di Montand, il fascino della Valli, l'irruenza di un giovane Terence Hill e la freschezza di Federica Ranchi. Una buona storia, carica di emozioni, critica sociale, sentimenti e ambientazioni gradevoli, dotata di buoni dialoghi, di un ritmo scorrevole e di una messa in scena che sa coinvolgere e interessante in maniera discreta.
bel film di pontecorvo ove un grande realismo messo su pellicola mostra la precarieta di vita dei pescatori, é la bella storia di "squarciò" bellissima fotografia un film da vedere
L'esordio di Pontecorvo alla regia non è un gran film, pero' è un film particolare perchè inserito in un post.realismo che ricorda opere successive di Olmi o De Seta. La storia del pescatore Squarcio' e della sua attitudine all'illegalità pecca di enfasi, ma è sovrastata tuttavia da una fotografia di notevole bellezza. Certamente non basta l'interpretazione di Montand (finalmente "restituito" alle sue radici italiane) e una bella storia per rendere il film nulla piu' che accettabile. Un film curioso, forse non da cineteca, ma da vedere, piu' o meno con interesse, in qualche retrospettiva