Basato su eventi storici. Tre giovani pastorelli di Fatima in Portogallo dicono di aver visto l'apparizione della Vergine Maria, ispirando con il loro racconto i credenti e facendo infuriare i funzionari della Chiesa e del governo laico
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Film religioso quasi documentaristico che si attiene in maniera piuttosto fedele agli eventi racconatati in quegli anni e trascritti in molti libri. Il fatto di essere cosi "ligio" lo raffredda un po', non ci sono idee particolari e resta il rimpianto di aver realizzato qualcosa di troppo simile ad altri sul tema, come "Nostra signora di Fatima", un film piuttosto vecchiotto.
Resta comunque sempre affascinante assistere come dal vivo ad avvenimenti davvero accaduti e davvero sorprendenti.
Il film inizia con la data del 1989 ed è una dichiarazione d'intenti: il regista non si discosta dall'interpretazione ufficiale dell'evento fornita da Wojtyla il 13 maggio 2000, la versione cattolica de "Il secolo breve" (1994) d'Hobsbawm: le profezie ricevute dai 3 pastorelli portoghesi concernevano la parabola del comunismo sovietico. Oggi invece geopolitici come Dario Fabbri e Lucio Caracciolo parlano di "secolo lungo", così come in ambito religioso si dubita che la profezia di Fátima vada considerata conclusa: sicuri che il miracolo del sole debba esser'associato a Giovanni Paolo II tramite il motto latino "De labore solis" con cui viene indicato dalla Profezia di Malachia? Il precipitare della nostra stella sulla Terra cosa significherebbe? Ps: per interpretare suor Lúcia a dieci anni è stata scelta non una ragazzina dall'aspetto umile come nella realtà ma una giovane con l'appeal da star di Disney Channel. L'agiografie del Vaticano si sono adeguate al regime del marketing profano. Con Rossellini e "Francesco, giullare di Dio" (1950) non er'ancora così.
Che grave peso sopra le spalle di questi tre bambini. Pontecorvo realizza una pellicola che rimane più dalle parti del mistico senza dilungarsi troppo (come altri film sullo stesso argomento) sulle questioni politiche ma non trascurando l'argomento che era la vera piaga del periodo: la guerra mondiale e le innumerevoli vittime che mieteva. Ci sono molte scene oniriche che contribuiscono ad aumentare il pathos della storia come quelle in cui viene mostrata una rappresentazione del mistero circa il martirio del Pontefice. Forte è la tenacia dei fanciulli che nonostante le pressioni degli adulti riescono a non cedere, a non confessare quello che gli altri volevano sentirsi dire ed a rimanere fedeli alla Signora del Rosario. Alla fine rimane Lucia, anziana suora ma testimone di una delle pagine più importanti della fede cattolica. Emozionante.