Prima di essere Wonder Woman, Diana era la principessa delle Amazzoni, addestrata per diventare una guerriera invincibile e cresciuta su un'isola paradisiaca protetta. Quando un pilota americano si schianta sulla costa e avverte di un enorme conflitto che infuria nel mondo esterno, Diana decide di abbandonare la sua casa convinta di poter fermare la catastrofe. Combattendo assieme all’uomo in una guerra per porre fine a tutte le guerre, Diana scoprirà i suoi poteri e il suo vero destino.
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Tralasciando il commento dell idiot di cui sotto Faluggi che rifuggi il mio è il primo commento dedicato al personaggio femminile fondamentale della Trinità DC. Wonder Woman è un film sicuramente non perfetto, qualche piccolo errore narrativo( il più vistoso è quello temporale, come fanno ad arrivare a Londra in DUE giorni via mare, dal mediterraneo?) forse nella parte iniziale l'interazione tra i personaggi sovrasta la storia, ma è anche vero che essendo un film di origini bisognava creare una "base" solida, su di un personaggio del genere. Quello che ho trovato di veramente positivo è poi la MORALE. Nei film marvel non esiste quasi, le motivazioni dei personaggi spesso sono soltanto un incontro-scontro (vedi Avengers) che poi porta all'unione fà la forza, ma non c'è vera morale, soprattutto perchè i cattivi marvel sono delle MACCHIETTE RIDICOLE, e si salva solo Loki. Qui invece c'è un nemico estremamente potente, Ares, un dio, ma celato e nascosto per tutto il film, che dopo aver fatto credere
di essere un generale tedesco, ben interpretato da Danny Huston, si rivela per quello che è veramente, un Lord inglese facente parte del governo, sotto le mentite spoglie di un anziano, interpretato perfettamente da un ambiguo David Thewlis.
Ovviamente l'interazione tra Diana ed Ares avviene al culmine di una vicenda che porterà la principessa delle Amazzoni a lasciare il suo mondo per difendere il nostro, è qui si sviluppano i pregi maggiori della storia. Gal Gadot dà LETTERALMENTE anima e corpo alla donna d'acciaio: magnetica ma fragile, forte ma ingenua, sicura ma anche smarrita, Wonder Woman è un icona che fà della morale il suo piedistallo, della lealtà la sua bandiera e del prendere POSIZIONE quando nessun altro lo fà. "E nostro dovere difendere il mondo" Diana opera sempre scelte arbitrarie, che non a caso entrano SEMPRE in conflitto con la società umana maschile che non la comprende e ne ha paura alla fine, perchè come nella mitologia greca l'amazzone rappresenta tutto ciò che l'uomo non è: dedizione, idealismo, riscatto,emancipazione e sacrificio. La regista Patty Jenkins dà ampio respiro a personaggi e storia, riuscendo ad amalgamare le scene d'azione, con una CGI mai troppo invasiva, e una fotografia che passa dai colori caldi e lucenti del mondo delle amazzoni, a quello semi-plumbeo, scuro e bagnato del mondo degli uomini. Le persone soffrono, piangono e muoiono, " e nessuno fà nulla?" chiede Diana, e aimè "non è nostro compito" dice Steve, tradendo la sua impotenza" guardati intorno, questa è la guerra, non c'è scampo" Ma lei può fare la differenza e nella sequenza più spettacolare del film Wonder Woman si svelerà al mondo, combattendo e uccidendo. Perchè i soldati muoiono, come le amazzoni, non c'è redenzione, fino a quando la guerra non finirà, ma per farlo bisogna trovare Ares... Il cast è ricco e variegato, accanto a Gal Gadot compaiono Robin Wright e Connie Nielsen, la prima insegnante di guerra e la seconda madre. Tra gli uomini Ewen Brenner e Said Taghmaui, comprimari che accompagneranno Diana nella sua avventura. Chris Pine è la controparte sentimentale, ma anche lui non riesce a capire quella strana ragazza che combatte con spada e scudo, ma conosce anche un centinaio di lingue, antiche e moderne. Alla fine
anche il suo sacrificio metterà fine alla guerra, in una scelta in antitesi, che però risulta giusta, "bisogna sempre sacrificarsi per qualcosa, un ideale, un obbiettivo, una morale"
La sceneggiatura è stata sviluppata a più mani, da una storia di Zack Snyder, approcciata poi da William W Marston, il CREATORE della donna d'acciaio, sceneggiato infine da Allan Heimberg, le varie interazioni si notano, dall'action in slowe motion immaginato da Snyder, alla psicologia dei personaggi e loro interazione scritta da Heimberg. Ottima colonna sonora, che caratterizza i momenti salienti, e con questo penso che uno dei tasselli della Trinità DC sia stato completato con competenza e successo.