ringu regia di Hideo Nakata Giappone 1998
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ringu (1998)

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locandina del film RINGU

Titolo Originale: RINGU

RegiaHideo Nakata

InterpretiNanako Matsushima, Miki Nakatani, Hiroyuki Sanada, Yuko Takeuchi, Hitomi Sato

Durata: h 1.29
NazionalitàGiappone 1998
Generehorror
Al cinema nel Settembre 1998

•  Altri film di Hideo Nakata

Trama del film Ringu

Dopo aver visto un filmato registrato dalla tv, dei ragazzi subiscono la maledizione di uno spettro e dopo sette giorni muoiono, proprio come vuole una vecchia leggenda giapponese. La zia di uno di loro, una giornalista, indaga sull'accaduto e nel farlo rimane coinvolta nella maledizione. Dovrà sbrigarsi a scoprire qualcosa perchè ha solo sette giorni di tempo..

Film collegati a RINGU

 •  RING 2, 1999
 •  RING 0, 2000
 •  THE RING, 2003
 •  THE RING 2, 2005
 •  THE RING 3, 2017

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Voto Visitatori:   6,98 / 10 (82 voti)6,98Grafico
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Voti e commenti su Ringu, 82 opinioni inserite

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Boromir  @  02/12/2022 20:06:17
   8 / 10
La stretta correlazione tra oggetti della quotidianità e mondo soprannaturale è uno dei punti fermi della cinematografia horror asiatica, e pure Ringu non fa eccezione, essendo di fatto il capostipite di un intero filone. Da un fortunato romanzo di Koji Suzuki, il film trova nella sceneggiatura di Hiroshi Takahashi il suo cavallo di battaglia: la metodica impostazione da giallo viene tradotta, poi, dal regista Hideo Nakata in un viaggio dalle atmosfere asettiche, epurate di qualsiasi accentazione truculenta che avrebbero sviato l'attenzione dalla precisione chirurgica della struttura narrativa. Ne esce un horror rarefatto e sobrio, che fonda tecnologia e folklore a suon di soluzioni visive geniali (le fotografie deformate, il video maledetto in stile snuff, il televisore come portale della "nuova carne"). A oggi, il canto del cigno dell'epoca dei videonoleggi, con tutto il perverso retroterra underground e sottobanco a esso legato.

Godbluff2  @  29/05/2022 18:54:22
   7½ / 10
Capostipite di un genere e di un modo di fare cinema in oriente, pietra miliare dell'horror moderno giapponese, il film di Hideo Nakata è indubbiamente un prodotto memorabile, abbastanza da imporsi come archetipo per tutti i successivi figli e figliastri più o meno validi che ne seguiranno la scia.
Tratto da un romanzo (di Koji Suzuki) a sua volta tratto da una leggenda popolare, "Ring" fonde il cinema moderno con il vecchio folklore del Giappone, ponendo anche molti punti fermi a livello stilistico e di messa in scena: girato con un budget estremamente ridotto (poco più di un milione, il remake statunitense ne costò quasi cinquanta), si basa su uno stile molto asciutto, fotografia smorta e tanta, ma tanta atmosfera a bilanciare i pochissimi effetti speciali, rigoroso e statico molto spesso nella regia, che si regge sulla notevole eleganza di Nakata, che in uno stile molto "casalingo" ripreso poi da molti successivi epigoni, costruisce le sue inquadrature e utilizza lo spazio scenico con una raffinatezza che non ho invece mai ritrovato in altri "J-Horror", a volte usando lo spazio dell'inquadratura in modo non banale e non convenzionale, altre dimostrando un certo "lirismo" visivo inserito in quella semplicità estetica. Formalmente semplice ma elegante "Ring", dalla sua ha anche le belle scenografie naturali degli esterni, soprattutto nella sequenza al mare (presenza fondamentale, il mare, qui).
La trama è quella che in molti (me compreso) hanno scoperto prima con il remake americano eppure guardando il "Ring" di Nakata si entra in un universo narrativo completamente diverso, non è solo per le grandi differenze stilistiche, ma è il senso profondo della narrazione di questa storia ad essere stato completamente stravolto dal film hollywoodiano.
"Ring" è profondamente legato alla sua identità nazionale, alla tradizione del suo paese, è un immaginario profondamente radicato quello qui espresso. Come dicevo, centrale in tutti i sottotesti narrativi è il mare, costante è la presenza del mare, ed è chiaramente espresso il rapporto di timore quasi reverenziale verso di esso, luogo sconfinato, misterioso, portatore di morte ed abitato da chissà quali demoni antichi e spiriti maligni; di riflesso, è l'acqua in generale ad essere onnipresente nel film.
La presenza del sovrannaturale, del mistico, del mondo ultraterreno in "Ringu" è estremamente più forte e radicata che nella laccata versione statunitense.
Sadako infatti non si limita ad essere l'onryo vendicativo diventato tale dopo una morte violenta, come di fatto nella versione del 2002, bensì si trattava fin da viva di un'entità solo parzialmente umana (suo malgrado, a guardare il prequel del 2000); sua madre Shizuku era una sensitiva con poteri medianici in costante e stretto rapporto con il mare e, dunque, con i suoi "spiriti" ed è facilmente intuibile come Sadako sia figlia di un qualche spirito-demone del mare. Già da viva si trattava praticamente di una ragazza/demone/spirito, da morta la sua natura sovrannaturale esplode nella classica figura da "onryo" divenuta celebre, con la sua maledizione che si espande nell'etere e si incide sui nastri della celeberrima VHS.
Inoltre anche l'ex marito della protagonista, Ryuji, ha capacità medianiche che gli permettono spesso di avere visioni varie sul passato di Sadako e Shizuko. Insomma, se proprio devo dirlo, la presenza del sovrannaturale e dei sensitivi è anche fin troppo invadente, un mezzo facile per la sceneggiatura di collegare pezzi del puzzle e di donare intuizioni improvvise ai protagonisti; immagino sia anche un'idea tutto sommato valida visto le possibilità limitate dal budget, ma nella fase conclusiva del film, le azioni guidate dai poteri medianici a livello di scrittura mi hanno fatto un po' storcere il naso.
Sadako, dunque, è in teoria un essere potentissimo, non una semplice donna divenuta entità di pura vendetta dopo la morte (come la Kayako di Shimizu in "Ju-On" o la bambina- che anzi non era nemmeno vendicativa- dello stesso Nakata in "Dark Water") eppure paradossalmente è curioso notare come la sua maledizione sia molto più circoscritta e volendo molto più aggirabile rispetto a quella che vediamo nella saga del "Rancore" e questo aggiunge qualche limite di credibilità ai comportamenti e alle azioni dei personaggi: di fatto il raggio d'azione di Sadako è limitato alla sola Izu, in particolare nello chalet dove c'è il "suo" pozzo e dove si trovano i suoi resti. Il video di Sadako appare anche in tv, senza cassetta, ma solo a Izu e solo di notte. Quindi di base basterebbe non accendere la televisione di notte se sei a Izu e soprattutto in quello chalet; poi c'è la VHS, che nel film è già una famosissima "leggenda metropolitana", ma che basterebbe non guardare per evitare di finire male. Naturalmente la sospensione dell'incredulità vuole che noi accettiamo che una schiera di persone si fiondi a guardare immediatamente la VHS maledetta, giustissimo, ma se aggiungiamo la storia della copia abbiamo fatto tombola: Sadako mia, qui ti si può mandare in loop la maledizione senza che nessuno debba morire. Apprezzo molto, scherzi a parte, che il film (questo film e basta, nella saga, purtroppo) si dia regole narrative molto precise e tenti sempre di rispettarle.
I dettagli sul passato, pezzi del puzzle che rimango avvolti da una nebbia sottile, soluzioni lasciate all'intuizione dello spettatore pur seminando tracce precise in merito, sono tutte cose che alimentano il fascino e l'atmosfera azzeccatissima di questo gioiellino nipponico.
Alcune trovate di sceneggiatura sono molto molto carine; la principale, fortunatamente ripresa anche nel remake, sta

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Si tratta di una bella svolta narrativa, il trucco del countdown funziona per mantenere alta la tensione dello spettatore e intanto si sono seminati i giusti indizi per il ribaltamento di fronte finale.
La sequenza "cult", quella di Sadako che esce dallo schermo del televisore, climax horror di "Ringu", è indubbiamente molto bella, per la forza della caratteristica estetica dello spettro giapponese che in lei trova uno dei suoi "simboli" moderni: lunghi capelli davanti al volto, vestito bianco, movimenti ciondolanti, le unghie strappate, un occhio che rivela lo sguardo pieno di rabbia di Sadako. Memorabile.
Bello anche il finale, amaro, sospeso e cinico (anche se, 'sta storia della copia per salvarsi è un cratere logico enorme, ma ok).
I poteri di Sadako che si fondono con la tecnologia e dunque il senso di terrore e morte che scaturisce dal mezzo-televisione non possono non rimandarmi in qualche modo al "Videodrome" di David Cronenberg, altro incubo televisivo dove naturalmente la tecnologia e il rapporto con l'essere umano aveva tutt'altri intenti tematici ed estetico-espressivi, certo, ma che li unisce in un'ipotetica serie "televisione e terrore" (volendo ci sarebbe anche "Poltergeist" di Hooper e Spielberg).
Un bel film davvero, un classico che merita il suo posto nella storia del cinema giapponese, che piaccia o meno naturalmente.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  05/12/2020 18:11:29
   6 / 10
Non posso negare che qualche momento di tensione funzioni, così come in parte la storia (più o meno originale). Non mi ha convinto però nè la recitazione nè la sceneggiatura un po'tirata via, quasi amatoriale. Considerato il numero di sequel e remake che ha generato (forse per via del costo irrisorio che può avere questo genere di pellicola) probabilmente una guardata gliela si può anche dare.

markos  @  24/04/2020 21:49:18
   5 / 10
Ho preferito il remake americano...ho apprezzato la scena finale

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  20/03/2020 14:38:38
   5 / 10
A sto punto è la storia a non prendermi proprio visto che, pur riconoscendone la bella regia con buoni picchi di studiato spavento sparsi qua e la, non mi è piaciuto tanto quanto il remake americano, forse anche meno, anche perchè fatico proprio a "riconoscermi" nel cinema orientale che non sia quello degli action e delle arti marziali.
L'interesse del concetto rimane relegato alla base con quella VHS (che comunque perde di efficacia e tende ad uscire dagli occhi già prima di metà film) e il mistero che ci va dietro viene snocciolato in maniera piatta e con indagini non all'altezza della paura trasmessa dalla suddetta.

Un franchise di cui ancora non mi spiego il successo elevato.

2 risposte al commento
Ultima risposta 22/03/2020 13.42.29
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Jokerizzo  @  28/01/2020 19:34:24
   9½ / 10
Ottimo horror nipponico..forse uno tra i più famosi!

adrmb  @  04/11/2018 23:11:15
   7 / 10
Buon film horror di nazionalità giapponese, che nel mio caso ha avuto il demerito di essere visto tardivamente (io ho ventitré anni e conosco e ho assimilato benissimo la storia grazie al remake americano, una storia che conosco a menadito) e quindi fondamentalmente non mi ha fatto 'sto grande effetto; immagino che il coinvolgimento sarebbe stato decisamente superiore se mi fossi approcciato al film per la prima volta. Il mio apprezzamento per la pellicola vira dunque decisamente per l'aspetto formale: il film adotta (credo sia caratteristica comunque del Paese di provenienza) uno stile molto sobrio, quasi asettico, e tuttavia quando gli attori debbono esprimere una qualche emozione lo fanno con enfasi riuscita. E da questo punto di vista caga totalmente in testa al remake americano che invece si concedeva qualche pacchianata di troppo.

Il colpo di scena e il finale aperto (

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ) comunque aiutano tantissimo a mantenere inquietudine e tensione alta, e con me ha funzionato, finalmente sono stato coinvolto. Buon film.

paolo__r  @  04/01/2018 23:51:06
   2 / 10
Sembrerà un accanimento il mio, ma non vedo l'utilità di questo - come degli altri sequel, in fin dei conti - film. Non è nemmeno "terrificante" come si vocifera. Solo blando e terribilmente noioso. Inutile.

CyberWYX  @  28/08/2017 02:38:16
   7½ / 10
Se non avete visto il remake americano, dovete vedere questa..se avete già visto quello americano, mi spiace per voi.

Uno dei primi film di horror giapponese che ho visto, e mi ha segnato..affascinato dal genere orientale, me ne sono visti diversi ma raramente ho riprovato le stesse emozioni dei primi.

addicted  @  19/02/2017 18:29:20
   9 / 10
Pieno zeppo di idee geniali, Ringu è la dimostrazione di quanto si può realizzare con pochissimi mezzi, essendo supportati da passione, fantasia, gusto e intelligenza. In ogni sequenza l'inquietudine è generata per sottrazione, ciò che non vediamo terrorizza più di ciò che appare davanti ai nostri occhi. Bellissima l'idea di legare la maledizione a un vhs, versione moderna dei libri/abiti/bambole/quadri/case che popolano da sempre la letteratura di fantasmi.
Molto bella anche l'idea di alludere a un mondo misterioso e sinistro celato dietro le apparenze della vita quotidiana soprattutto nel racconto della veggente. Per tutta la visione si è come oppressi da un orrore cosmico e ancestrale, di cui il mare e l'acqua sono le immagini ricorrenti (tema su cui Nakata sarebbe tornato con Dark water). Per certi versi è un horror lovecraftiano, tra i migliori del genere.
Da non perdere, film di culto al 100%.

fabio57  @  14/09/2016 15:41:56
   8 / 10
Notevole horror, che ha dato luogo ad una vera e propria saga e a remake più o meno riusciti. Tratto da un buon romanzo, è la storia della videocassetta maledetta che fa morire chi la guarda, ad opera di un'inquietante entità malefica, nelle forme di una donna bruna dai capelli lunghi e lo sguardo trucido, che esce dal televisore per uccidere il malcapitato spettatore. La trovata nella sua semplicità è geniale ed efficacissima. I nipponici, bisogna riconoscere, maneggiano il genere horror con grande disinvoltura e hanno sempre nuove idee.

horror83  @  04/09/2014 19:51:05
   7½ / 10
Questo è l'originale giapponese del 1998, che poi gli americani ci hanno fatto il remake. Io vidi per primo il remake, e poi mi sono vista questo per vedere se era meglio o peggio. E' un buon film, e poi è stato uno dei primi film nipponici a mostrare la famosissima bambina, (o donna), dai capelli neri e lunghi che si muove in maniera spaventosa, però ammetto che ho preferito il remake. Il remake l'ho trovato più horror, (anche se pure in questo film la tensione non manca), e poi nel remake la bambina si vede di più, mentre in questo film si vede pochissimo. Cmq come storia mi è piaciuta, c'è qualche differenza di trama tra questo film e il remake, però è un buon horror.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Cmq per me è stato più un thriller/horror che un horror puro!

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Consigliato!

alex94  @  13/07/2014 19:47:31
   7½ / 10
Ottimo ed importantissimo film horror giapponese diretto da Hideo Nakata nel 1998.
La trama è molto originale e riesce a mantenere alto l'interesse nello spettatore fino al buon finale,poca purtroppo la tensione.
Buona naturalmente la regia e la recitazione.
Un film che ogni appassionato di film horror deve assolutamente vedere.

_Hollow_  @  10/06/2014 04:21:49
   7 / 10
Uno dei J-Horror più belli, probabilmente più bello della controparte occidentale, un po' più banalotta e tendente come al solito alla pura narrazione invece che alla descrizione e alla creazione lenta di un'atmosfera tipica dell'horror jappo.
Non certo un capolavoro ma decisamente meritevole rispetto alla media del genere.

GianniArshavin  @  28/01/2014 22:50:02
   6 / 10
Ringu è il film capostipite di una famosa e fortunata saga horror iniziata in Giappone nel 1998 grazie a questo film e continuata poi in tutto il mondo per merito del remake americano del 2002.
Questo prodotto di Hideo Nakata punta molto sulla magnifica atmosfera sinistra e cupa, infatti viene mostrato poco e le scene "spaventose" scarseggiano,cosa che ho apprezzato perché l'alone di mistero che circonda la vicenda persiste fino alla fine.
L'idea inoltre è assolutamente geniale,cosi come è valido anche il quesito finale che la pellicola ci propone.
Purtroppo però Ringu perde parecchi punti nello sviluppo della trama,con qualche incongruenza di troppo,basso approfondimento della vicenda ed una fase investigativa che vira su elementi paranormali che proprio mi hanno infastidito. Male anche il risvolto finale,con la figura di Sadako che viene liquidata troppo semplicemente,non creando quell'interesse verso questo personaggio che invece il remake americano fa;qui si punta tutto sul fattore paranormale,cosa che purtroppo svilisce un po il resto.
In definitiva Ringu rimane un buon prodotto,che ha avuto il merito di aprire un filone e di aver creato un personaggio davvero iconico come quello della bambina. Purtroppo il film non è stato curato molto in tutti i suoi aspetti,risultando un po povero e approssimativo,cosa che lo penalizza e che lo fa uscire nettamente sconfitto dal confronto con il remake.

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Ultima risposta 09/05/2017 21.03.10
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Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  20/11/2013 14:00:27
   6½ / 10
Un cult, pur se non bellissimo, ma è uno dei pochi casi in cui - se non suona come una bestemmia - il remake USA (cosa che vale anche per i seguiti) è più bello dell'originale.

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento ilSimo81  @  11/10/2013 15:37:59
   7 / 10
Come si può non conoscere la trama portante di questo film?
Chi guarda la videocassetta maledetta, riceverà una telefonata e morirà dopo 7 giorni.

Su "Ringu" e suoi suoi derivati è già stato detto tutto.
FONDAMENTALE nel cinema dell'Est asiatico, dove si àncora a vecchie tradizioni e leggende introducendo però nuovi archetipi e modi dell'horror alla giapponese.
ISPIRATORE nel cinema d'Occidente, tanto da venire copiato (seppur con notevoli differenze) in un prodotto di massa di successo: il notissimo "The Ring", remake made in USA girato nel 2002 con un cast di tutto rispetto (tra cui Brian Cox e l'immancabile Naomi Watts), matura incassi per 250 mln di dollari.

Il "Ringu" nipponico è un po' meno horror e un po' più drammatico rispetto al figlioccio statunitense. Una differenza che si rispecchia nella caratterizzazione del personaggio più rappresentativo del film, destinato a diventare una vera e propria icona: la giapponese Sadako pare meno inquietante dell'americana Samara, sia come caratterizzazione generale, sia come impatto visivo. Colpisce più a livello psicologico che prettamente orrorifico. Intenzione del regista - e differenza tra due culture degli effetti del make-up (materia in cui gli occidentali sono maestri rispetto ai colleghi orientali, tendenzialmente sono più minimalisti).

Nel complesso un buon film, più "importante" che "bello".
Chissà se potrebbe valere la pena leggere il romanzo (meglio, un vero e proprio ciclo narrativo) di Koji Suzuki, da cui è stato tratto.

ferzbox  @  26/04/2013 19:44:24
   8 / 10
Della serie giapponese ho visto solo questo..per scelta,non mi piace quando una buona idea viene subito sputtànata creando una produzione seriale sbrigativa...ma questo, preso da solo, è veramente inquietante,onirico,macabro...la scelta del bianco e nero superba...tuttavia per poterselo gustare veramente bisogna far finta di non conoscere tutti i vari surrogati o film horror simili usciti sia in Giappone che in altre nazionalità successivamente.
La scena finale è meravigliosa,nonchè tutto lo spirito e la regia del film che ti accompagnano fino al grande evento conclusivo...
Bello veramente...non consiglio la versione americana perchè dichiara palesemente che gli americani amano copiare spudoratamente e sopratutto perchè dimostra che non hanno capito un emerito cazzò dell'opera originale.

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Ultima risposta 26/04/2013 20.02.21
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hghgg  @  23/04/2013 18:28:19
   7½ / 10
Ecco, questo è forse l'unico film del cosiddetto J-Horror (insomma l'Horror di stampo giapponese, con i suoi spettri, entità ecc.) moderno che mi è piaciuto davvero, infinitamente migliore al suo indegno remake olliudiano. Una pietra miliare dell'Horror moderno nel bene e nel male, a dato vita sia in Giappone che in Occidente a infiniti epigoni, la sua influenza sull'Horror orientale anni '00 è incalcolabile. Pregno di atmosfera inquietante, punta sul non-visto, sul lasciato immaginare, sulla tensione, sull'iconografia delle tradizioni giapponesi sugli spiriti dei defunti. Pur non perfetto, con incongruenze evidenti nella sceneggiatura, con la noia che ogni tanto fa capolino come non dovrebbe, nel complesso tiene bene e riesce a inquietare non poco, soprattutto nell'ottima parte finale. Non meritava un remake tanto indegno. Un bel film.

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Ultima risposta 23/04/2013 18.30.18
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CandleCove  @  30/10/2012 15:10:02
   8½ / 10
Cult dell'horror giapponese, molto bello e spaventoso.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  17/09/2012 07:22:21
   7½ / 10
Il film più famoso del filone j-horror, grazie forse soprattutto al buon remake americano, Ring di Nakata ha avuto successo grazie a vari elementi che allora erano ancora nuovi nel cinema di paura giapponese. La maledizione che si allarga a macchia d'olio, come una catena di Sant'Antonio, la ragazza uccisa il cui rancore la trasforma in uno spirito vendicativo insaziabile, e Sadako diventa un vero archetipo dell'horror in Giappone, l'elemento tecnologico usato come mezzo di diffusione della maledizione.

Inoltre, il film è godibile per la buona atmosfera di mistero e tensione che attraversa l'intera pellicola, e per alcune scene davvero spaventose che sono diventate un cult del genere. Non solo, è interessante anche la situazione familiare dei tre personaggi al centro della vicenda, con la minaccia horrorifica che in un certo senso serve a rinsaldare una famiglia già distrutta dove il piccolo Yoichi, ormai senza padre in casa, viene sempre lasciato solo dalla madre impegnata a lavorare fino a tardi.

Anche il finale è molto azzeccato, poichè lascia aperte molte questioni affidandole all'immaginazione dello spettatore, e soprattutto non risolve del tutto l'intreccio: lo spirito di Sadako rimane senza pace, la maledizione non solo non viene estinta ma si presagisce che si diffonderà ulteriormente, e l'unica certezza che si ha alla fine è che almeno Yoichi avrà salva la vita (sacrificando quella di qualcun'altro). Un finale aperto molto bello, che sarebbe stato perfetto così senza il mal riuscito Ring 2 che invece purtroppo trascinerà la vicenda verso terreni meno interessanti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  26/08/2012 17:33:12
   8½ / 10
Avevo già visto il remake americano (che considero il mio horror preferito), avevo letto la trilogia di Koji Suzuki ("Ring", "Spiral" e "Loop", tutti tre belli e molto originali) ma non avevo ancora guardato il film originale giapponese tratto dal primo romanzo della trilogia. Ora l'ho visto. Bè, innanzitutto devo dire che ho provato un briciolo di delusione perchè pensavo (e speravo) fosse molto più fedele al libro, invece le differenze sono tante e in fin dei conti "Ringu" è molto simile a "The Ring" (anche se sarebbe più corretto dire che "The Ring" è simile a "Ringu"). Poco male. Il livello di tensione è elevatissimo, aspetto importantissimo visto che stiamo parlando di un horror, da questo punto di vista le due versioni sono quasi alla pari. Idem per quel che riguarda le interpretazioni anche in questo film davvero di alto livello. Ottimi effetti sonori. Il punto in cui il film nipponico difetta è però la sceneggiatura, non sempre chiarissima e con qualche bucherello di troppo, niente di eclatante però ci sono. Ciò non toglie molto al risultato finale perchè come detto la tensione è sempre elevatissima e il pessimismo che si respira è soverchiante. Ho invece preferito la sequenza finale di "Ringu" , un'immagine fantastica, rispetto a quella del remake.

In definitiva quella di Sadako/Samara è davvero un'ottima saga horror: belli i libri (a chi sono piaciuti i film consiglio almeno la lettura di "Ring", ci sono notevoli differenze quindi il rischio di déjà-vu è in parte scongiurato inoltre la trama è molto più esaustiva e curata), bello il film giapponese (peccato per il seguito bruttissimo) e bello il remake americano (eh sì, qualche volta gli yankee riescono ad imbroccare un remake fatto bene).

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Ultima risposta 27/08/2012 11.01.38
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR dubitas  @  28/07/2012 09:14:46
   6½ / 10
sarò uno dei pochi qui che ha visto solo l'originale versione giapponese,senza badare ai remake o alle cavolate varie (americanate) che si vedono spesso.
Premetto subito che non vado pazzo per I j-horror, ma non li trovo così noiosi : forse sono un po' lenti in alcuni punti, ma sono strutturati abbastanza bene e alla fine lasciano sempre un pelino di soddisfazione.
Ringu probabilmente non fa caso a effetti speciali,colpi di scena,ma funziona comunque abbastanza bene nella sua semplicità e linearità.
Sicuramente la parte dele indagini poteva essere sviluppata in modo migliore e poteva anche essere accompagnata da un po' di tensione,cosa che praticamente è mancata per tutto il film.
Tensione e paura assenti, il film comunque si lascia vedere ed è interessante per chi vuole scoprire il passato e le origini della bambina nello schermo.
Ovviamente, come hanno fatto notare gli altri, ci sono alcuni buchi narrativi e alcune pecche, ma tieniamo conto che è un film del 98 direttamente ispirato al romanzo e probabilmente la regia non ha fatto caso ad alcune cose!
Comunque più che sufficiente

LaurettaKoizumi  @  10/04/2012 09:36:57
   5½ / 10
Bah. Mi sono decisa a vedere questo film perchè, uno, sono appassionata del genere, e due, nella fattispecie il The ring americano è uno di miei favoriti.
Per questo ho visto l'originale, e lasciatemelo dire: per una volta il remake ci prende di più. Certo, questo è il film originale e blablabla, ma...ci sono buchi e incongruenze nella trama che non reggono, tralasciando gli effetti speciali in ogni caso la suspence e la paura ( che scusate, ma sono necessarie in un horror) sono poco sviluppate. Spero di consigliarvi bene dicendo che, nel dubbio, bisogna scegliere il "The ring" americano, per quanto, da jappofiliaca, mi dispiaccia dare questo giudizio.

elmoro87  @  22/03/2012 11:50:13
   4½ / 10
A me sinceramente non ha fatto tanta paura e non è piaciuto più di tanto, mi aspettavo ben altro da questo Ringu di Nakata, che è recensito molto bene ed è consiederato un cult a tutti gli effetti. Purtroppo come ho letto su qualche recensione, l'idea di partenza può essere originale, ma poi non riusciamo ad apprezzare il timore reverenziale che hanno i giapponesi per i fantasmi, e quindi trovate che dovrebbero far paura, per noi sono alquanto inefficaci. A me non ha fatto paura per niente, ho trovato le interpretazioni dei protagonisti un pochino approssimative, la regia non mi ha impressionato per niente... A me sto film non è piaciuto...

speXia  @  22/09/2011 22:11:32
   9 / 10
Bello quanto il remake (e che io gradisca un remake è una cosa rarissima)! Certo,gli americani ci sanno fare con tutto ciò che riguarda il lato tecnico (fotografia,effetti speciali,musiche),ma una suspence e una trama come quelle asiatiche se le sognano! Inoltre non l'ho trovato così noioso come dicono,ho visto di molto peggio!
Non esageriamo dicendo che ha dato vita alla figura dell'onryo,però l'ha comunque modernizzata,e questo è un motivo in più per considerarlo un cult!

pinhead88  @  01/04/2011 21:56:27
   6½ / 10
La storia è un po' stupidina, ma devo dire che un po' di paura la mette. Per una buona durata si avverte un senso di inquietudine particolare, data dal mistero che si cela dietro l'elemento VHS maledetta. Lo spettatore viene rapito da questo alone di mistero molto ben curato in tutti i particolari. Non ci sono cadute di stile grottesche o voci da megera che annunciano i fatidici 'sette giorni' come nel tremendo remake. L'elemento paura quindi rispetta l'intelligenza dello spettatore creando giusta atmosfera e suspense. Non si può dire certo lo stesso però di tutta la parte centrale. Una noiosissima indagine investigativa sul fenomeno paranormale che dovrebbe spiegare il perchè di tutto ciò, ed ecco che ovviamente si sfocia nel ridicolo. Tutta l'atmosfera cupa che si era creata all'inizio si dissolve in men che non si dica tra risvolti balordi e scemi che infastidiscono e non coinvolgono, anche a causa di una lentezza ossessiva che non porta da nessuna parte. Dopo questa brutta e tediosa parte centrale il film si risolleva un po' grazie ad un paio di scene ad effetto ben realizzate che risvegliano in parte dalla stupidità intrinseca della pellicola. Molto bella ad esempio la famosa scena in cui la videocassetta prende vita con fuoriuscita del fantasma dallo schermo. Il finale invece l'ho trovato un po' ingenuo, tipico di qualsivoglia prodotto mainstream becero americano e di certo non è da lodare.
Ad ogni modo rimane un cult che ha dato vita a milioni di pellicole, tra cui anche piccole perle. C'è chi apprezzerà e chi no, ma un'occhiata per tutti i fans dell'horror la vale sicuramente.

CyberDave  @  23/02/2011 17:10:11
   7 / 10
Quando usci questo film segnò un epoca, chiuse gli horror slash e diede il via alle ghost story orientali che ancora oggi ci accompagnano, nuove storie tutte con un finale che ti spiazza e ti scombussola tutto quello che credevi di aver capito fino a quel momento. Visto appena uscito forse avrebbe meritato un 10, oggi dopo aver visto anche il remake gli do un 7, la storia è buona ed intrigante ma latitano gli spaventi e i colpi di scena, il mio è più che altro un voto di stima per quello che ha segnato. La quadrilogia di Ringu perde però la sfida con quella di Ju-On che a mio parere è nettamente meglio in tutto.

Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  25/11/2010 16:59:56
   9 / 10
Un genere cinematografico diventa importante quando cattura le ansie e le preoccupazioni della società. "Ring" è riuscito da solo a rilanciare l'horror alla fine del ventesimo secolo producendo due seguiti, un prequel, un remake coreano e uno hollywoodiano - forse eccessivo ma di successo ( diretto da Gore Verbinski), nonchè influenzando decine di film dello stesso genere. "Ring" riesce anche a cogliere l'atmosfera degli ultimi anni '9o: il diffuso senso di insicurezza, l'angoscia generata dalla rottura del nucleo famigliare, il predominio della tecnologia nella vita.

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Ultima risposta 28/11/2010 14.23.21
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/07/2010 16:50:12
   7½ / 10
E' un bell'horror, sorta di storia gotica moderna che ha nella suggestione delle immagini la sua carta migliore. Riesce a creare un'ottima atmosfera, mista di inquietudine in un contesto che sfocia nell'onirico. Probabilmente per questo motivo alcuni passaggi di sceneggiatura sono poco chiari o poco logici. Tuttavia il ritmo narrativo soffre molto nella parte centrale dove i momenti di noia sono francamente troppi.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Da notare inoltre la totale mancanza di sangue in tutto il film.

Mic Hey  @  21/07/2010 21:28:32
   4 / 10
Ho deciso dopo aver visto lo splendido TheRing americano di guardare anche questo (l'originale).

Questa versione Jappo ha fatto sbellicare dalle risate me e il mio amico.. ho dovuto insistere per convincerlo a vederlo. Lui infatti sostiene che gli horror Jappo sono spazzatura- ("Shutter" invece non era male)

DIFETTI DI "RINGU" :

- il pozzo sembra una bacinella d'acqua e lei alta quasi 2 metri ci casca dentro

- il padre con gli occhi fuori dalle orbite con uno di quei manganelli
del luna-park per bimbi dà la botta a Sadako

- la scena iniziale delle ragazze nell'americano è piena di effetti speciali(pregevoli) , il Jappo ne è completamente privo

- buco di trama madornale.. quando i protagonisti in ufficio all'improvviso come per una folgore divina capiscono dove è situato il pozzo

- dulcis in fundo nella scena top del televisore .. Sadako sembra venir fuori
da quelle porte di cartone nelle case americane fatte per i cani/gatti

Per carità riconosco la paternità della storia ai Jappo, ma il remake Americano
è di un altro pianeta per recitazione, fx, sceneggiatura, musiche,..

3 risposte al commento
Ultima risposta 30/05/2016 15.34.06
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topsecret  @  14/06/2010 14:33:10
   7 / 10
Probabilmente il fatto di aver visto prima il remake con la Watts ha fatto sì che lo trovassi meno incisivo ed inquietante, anche se va riconosciuto a Nakata il merito di aver saputo creare quello che sarebbe diventato un cult del genere horror.
Certamente le atmosfere di tensione risultano efficaci, così come alcune inquadrature molto suggestive, anche se nel remake americano c'erano delle situazioni più approfondite e create per infondere più pathos.
Comunque sia, merita di essere visionato ed apprezzato.

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anthony  @  06/06/2010 10:18:35
   8½ / 10
Terrificante e sinistro, malsano e maledettamente inquietante.
Un film lento..che nella prima parte cede il passo, non troppo spesso grazie a Dìò, al tedio. Però, però...gli ultimi minuti sono un qualcosa di AGGHIACCIANTE e a dir poco ANGOSCIOSO. Queste strafòttutissime telefonate.. ;-)

Attori in parte..bella fotografia, inquadrature e movimenti di macchina davvero efficaci!

Bello, bello!

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Ultima risposta 08/06/2010 01.37.41
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MarkTheHammer  @  10/05/2010 02:24:40
   8 / 10
Molto bello, più raffinato del remake americano.

76eric  @  09/05/2010 20:01:01
   9 / 10
Ne avevo sentito parlare tanto tempo addietro e così comprai una simpatica e competente rivista di settore che aveva il dvd in allegato (tra l' altro non so se tale rivista sia ancora in circolazione).
Beh la mia curiosità in quel caso fece centro, poichè mi misi a guardarlo una notte in completa solitudine ( va bene che la cosa è normale se si vuole vedere un film horror) e pur non essendo un fan degli horror orientali devo dire che secondo il mio punto di vista in poche altre volte ho notato quell' aria sinistra, sporca e malsana come in questa opera di Nakata.
Il video che causa la telefonata poi è veramente inquietante.



Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER


Inoltre è la pellicola (tratta da un romanzo) che ha fatto conoscere l' horror orientale e da cui il cinema americano ne ha fatto un più che degno remake.
Per concludere penso che assieme a "Il seme della follia" di John Carpenter sia il migliore Horror della decade dei '90. Cult.

chem84  @  25/02/2010 18:50:45
   7 / 10
Non sono un eccessivo estimatore degli horror dagli occhi a mandorla, ma questo Ringu non mi è affatto dispiaciuto...una trama tutto sommato interessante, resa credibile da una buona realizzazione e da una recitazione più che accettabile.

trickortreat  @  27/12/2009 16:15:33
   7½ / 10
storia molto bella. solo in questo caso però ho preferito il remake all'originale. comunque un bel 7.5 se lo aggiudica eccome! complimenti

DarkRareMirko  @  11/09/2009 23:20:09
   8 / 10
Buon esponente dell'horror psicologico e di tensione, che incute paura nello spettatore pur non ricorrendo ad effetti gore, violenze assortite, ecc..

Arrivato molto tardi da noi purtroppo, pare iniziare come il più canonico horror jap, ma poi sà tirar fuori scene e impatti visivi non da poco, come le famigerate immagini della vhs, davvero ottimamente riuscite.

La sceneggiatura non pare chiarire proprio ogni intricato risvolto, lasciando quindi anche un fastidioso ma non orribile senso di mistero sulla vicenda; i seguiti e i remake purtroppo saranno inferiori al suddetto lungometraggio, che consiglio.

Pollice sù per attori, musiche e regia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  11/08/2009 07:46:05
   7 / 10
Per quasi tutta la durata del film, la paura non si vede. E’ uno stato mero della coscienza. Sta nell’incertezza, nell’attesa che qualcosa di tremendo è accaduto e possa ancora accadere. E’ l’assurdità d’una leggenda metropolitana; scorta da un filmato oscuro d’una videocassetta che gira di mano in mano, e annunciata da una misteriosa telefonata - la TV, il telefono, due oggetti simbolo della modernità. E’ questo il fascino di Ringu.
L’attesa però, è consumata attraverso un’indagine che appare a tratti confusa, un pizzico noiosa, e che decade quando assume l’atmosfera troppo evidente d’una puerile storia di fantasmi.
…Ma la paura ritorna inattesa quando tutto sembra assopirsi; squilla terrificante il telefono; il filmato cambia forma; il terrore sin ora ipotizzato, spaventoso si materializza…

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Ultima risposta 11/08/2009 19.34.03
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bulldog  @  16/07/2009 17:16:52
   6 / 10
non all'altezza della sua fama,ma buono.

GodzillaZ  @  20/06/2009 14:43:19
   5½ / 10
Mezza delusione questo Ringu.
Ignoravo totalmente di cosa trattasse ma tutto il polverone che aveva sollevato mi aveva incuriosito.
Finalmente l' ho visto e purtroppo non mi è piaciuto granchè. Non certo per l' aspetto tecnico, che seppur grezzo, mi è piaciuto. Alcune buone interpretazioni altre un pò meno.
Purtroppo è il soggetto di partenza che trovo abbastanza ridicolo (la VHS maledetta....).
Lo svolgersi della storia coinvolge un pochino per via dei 7 giorni ecc...poi l' epilogo finale con la "soluzione" del mistero mi ha veramente fatto cadere le braccia.... meglio i Ju-On.

lolloso22  @  04/04/2009 18:14:57
   9 / 10
nn vedetelo di notte..

JOKER1926  @  12/03/2009 20:10:46
   7 / 10
"Ringu" èuna pellicola molto importante, infatti da questo lavoro cinematografico del 1998 prenderanno spunti gli americani nel creare "The ring".
"Ringu" in linea di massima è un prodotto cinematografico discreto (certo non siamo dinanzi al Capolavoro per antonomasia!) , il ritmo, la fotografia (tetra e terribilmente sporca) accompagnano lo spettatore in un lunghissimo viaggio di inquietudine e di tensione, infatti l'elemento tensione domina in modo incontrastato in questa pellicola.
Riepilogando il discorso tecnico non noto delle pecche ponderosi, anche gli attori sono discreti e lode per gli effetti sonori davvero impressionanti!

La trama iniziale è molto particolare, suggestiva, diabolica; ovviamente ci saranno piccoli "buchi" di sceneggiatura, in pratica qualche passaggio è un po' troppo frettoloso.
Infatti il filone narrativo a volte si intacca e rende "Ringu" un po' improbabile e confusionario.
Ma con grandi probabilità il regista voleva "ipnotizzare" il pubblico con la tensione, il concetto, la narrazione quindi sono solo una sorta di "base" che sostiene (in modo accettabile) i "pilastri" del puro terrore (anche terrore psicologico) rappresentato dal maledetto, "impossibile" video.
Il video è a Mio avviso più terrificante ed agghiacciante del video di "The ring", innanzitutto nel primo si susseguono una serie di immagini quasi grottesche che inchiodano inesorabilmente lo spettatore sui binari della follia e della pura e onnipotente paura.
Non mancheranno scene spasmodiche che accompagnate da accuratissimi e violenti effetti sonori faranno "sobbalzare" lo spettatore dalla poltrona.
Ok anche il finale ornato (come da copione) da atmosfere monotone.

"Ringu" è stato un film molto innovativo, sul piano visivo ineccepibile, la pellicola (purtroppo) mostra qualche "screpolatura" sul piano della narrazione ma tale "difetto" di casa Giapponese dopo qualche anno sarà annientato dagli americani con il definitivo e bellissimo "The ring"…

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Ultima risposta 12/03/2009 20.45.51
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VikCrow  @  04/03/2009 15:55:03
   10 / 10
Questo è cinema di classe! Nakata ai massimi livelli.

Ciaby  @  23/12/2008 20:11:44
   10 / 10
capolavoro del genere horror...il miglior film in assoluto della serie RING e di Nakata stesso

hellknight2  @  17/11/2008 22:24:13
   8 / 10
Davvero un' ottima Ghost story giapponese.

¢¼A§¤e Lepard¢â  @  02/09/2008 10:28:41
   7½ / 10
Sarà che a me questo film ha dato davvero angoscia, ma mi è piaciuto parecchio..C'è da dire che il filmato della cassetta maledetta è più inquietante nella versione americana...A parte questo ho apprezzato tutte e due le versioni, anche se i film horror giapponesi riescono a creare un'atmosfera di inquietudine che non ha eguali....

Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  06/06/2008 17:07:08
   7½ / 10
Uno dei primi film di questo filone che ho visto, anzi, il primo. Forse per questo mi ha colpito così tanto. Bella l'idea, belli i riferimenti ad una cultura splendida come quelal giapponese, alcuni momenti di tensione vera. Il remake americano non regge il confronto.

Torghinarbet  @  06/01/2008 06:10:00
   1 / 10
SEMPLICEMENTE RIDICOLO!!! Non si può vedere una nefandezza del genere!!!

1 risposta al commento
Ultima risposta 23/07/2009 23.52.09
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faluggi  @  30/11/2007 16:37:54
   10 / 10
Questo sì che è un film Horror con (scusate il termine) i contro-c4zzi!!

11 risposte al commento
Ultima risposta 13/08/2009 18.54.12
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  13/11/2007 10:26:12
   7 / 10
Decisamente superiore al remake americano, il primo "Ringu" di Hideo Nakata, è un ottimo horror che ha dato vita a tutta una serie di imitazioni e ha creato un vero e proprio filone di horror giapponesi, per lo più mediocri.

Nakata è un regista capace, e questo è fuori discussione. Comunque Gli ho preferito "Dark Water".

Il genere in ogni caso non mi piace per niente.

lampard8  @  13/11/2007 10:18:49
   6½ / 10
Supeiore al remake americano. Punto. Lo vidi su Mtv e mi ricordo che la tensione era fortissima. Azzeccato

enter  @  13/11/2007 09:53:03
   6 / 10
non e male eh?!però sti giapponesi so tutti uguali,pareva che moriva la stessa persona per 10 volte

1 risposta al commento
Ultima risposta 12/03/2009 20.35.54
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Invia una mail all'autore del commento click  @  13/11/2007 01:31:34
   6½ / 10
Il capostipite di tutta la saga non può non avere un voto positivo. Qualche passaggio troppo macchinoso e la solita eccessiva lentezza in alcuni punti tipica degli orientale lo appesantisce un pò rispetto al remake.

Kayo  @  23/10/2007 00:51:55
   7 / 10
fa tensione, anke se in un modo diverso, quasi quanto il remake americano...
ed è un bel film horror giapponese, da vedere.

Signor Wolf  @  02/09/2007 21:34:45
   1 / 10
patetico è inguardabile

Jac_the_blond  @  02/09/2007 02:37:19
   8½ / 10
capolavoro,uno dei pilastri del film horror moderno...trama originale x quegli anni e incredibile come il film riesca a creare una grande tensione senza ke si veda nemmeno una goccia di sangue...il regista fa un uso magistrale delle musiche per creare un tetro effetto suspance....da non perdere x gli amanti del genere...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  23/08/2007 12:20:31
   7 / 10
Tratto da un romanzo di Koji Suzuki,Ringu e'il piu'grande successo horror giapponese di tutti i tempi....girato dal buon Hideo Nakata,la pellicola oltre ad aver incassato un pacco di soldi,ha il merito di aver inaugurato la stagione dei remake a stelle e strisce.
Nakata aggiorna il mito del fantasma inserendolo nell'era tecnologica:niente piu'libri maledetti,cripte o specchi,ma solo un normalissimo vhs...senza nemmeno versare un goccio di sangue,il regista orientale da vita ad un plot intrigante,in un tempo in cui i fantasmi incarnati da ragazze dai lunghi capelli corvini erano un'assoluta novita'.
Sicuramente nel vasto panorama horror orientale,Ringu perde il confronto diretto con molte pellicole(per citarne alcune direi Two Sister,Ju-On e Kairo)ma non riconoscere la seminalita'di questo prodotto sarebbe un errore....

AKIRA KUROSAWA  @  30/05/2007 15:58:09
   6 / 10
ormai queste minchiate giapponesi hanno rotto, la storia è cominciata con phone che era veramente orribile, è continuata con the call che nn era brutto e siamo arrivati a the ring. a mio avviso l unico veramente buono è two sisters.
meglio del remake americano, ma nn è sto gran che

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Ultima risposta 04/08/2007 18.15.26
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Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  08/05/2007 10:34:47
   6½ / 10
E' un film che predilige i tempi lunghi e crea atmosfera tramite i tempi "morti".
Bello, ma non un capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  14/03/2007 16:42:20
   5 / 10
a me non ha fatto impazzire nemmeno il remake americano ma questo,a parte il soggetto abbastanza originale,non offre quasi nulla!
poche scene di tensione e nulla piu...personaggi senza spessore,peccato!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  02/03/2007 09:41:18
   7½ / 10
...film che ha il merito di aver introdotto un qualcosa di nuovo nel panorama horror. Aimè successivamente sono nati una serie di cloni, remake ecc... Sicuramente il migliore rimane sempre l'originale. Veramente un buon film e a mio parere superiore al remake americano...

HypnoDisk  @  22/12/2006 23:49:36
   8 / 10
Grande film con una trama eccezionale decisamente superiore al remake statunitense, fantastica la scena dove Sadako esce dal pozzo.
Peccato che qui in Italia sia arrivato prima il re-make americano e che le persone non apprezzano la versione originale solo perchè magari gli interpreti sono asiatici.

Consiglio di vederlo a tutti soprattutto per chi ha visto solo la versione americana.

HATEBREEDER  @  02/11/2006 13:59:32
   8 / 10
Questo (buon) film, ha cambiato la storia recente di un intero genere cinematografico.
Cercate di rendervene conto, prima denigrarlo motivando con idiozie del tipo "molto meglio il remake americano".

larcio  @  12/10/2006 18:48:09
   5½ / 10
non è malissimo ma mi aspettavo di meglio......

Daz3  @  07/06/2006 16:27:47
   5½ / 10
Sicuramente non sono riusciti a dare la stessa dose di panico e di tensione con questo movie, rispetto a quello americano. Un consiglio? Non guardatelo, tanto la storia in generale è come quello americano. Cambiano ovviamente i personaggi e l'ambientazione. Cmq non è che sia molto ok, anch'io non me lo ricordo più molto bene.

gei§t  @  30/04/2006 10:30:37
   7 / 10
Sicuramente il remake americano è molto più ricco di particolari e quindi mi è piaciuto molto più di questo.
Devo dire che la visione è stata abbastanza noiosa e non riusciva a generare tensione o spaventi; questo perchè conoscendo già la storia il film perde tutta la sua forza.
Va comunque premiata la splendida idea.

sweetyy  @  11/04/2006 16:21:00
   6½ / 10
Sicuramente migliore di quello americano,che a mio parere e molto più lento e noioso di questo!

DyNo  @  26/03/2006 22:00:03
   6 / 10
carino, forse un pò troppo noioso... molto meglio la versione americana

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  12/03/2006 18:55:57
   5½ / 10
Nettamente è migliore quello americano... nn è molto bello xke è lento, stufa e nn fa niente paura

ragno  @  25/02/2006 17:01:33
   9 / 10
nel bene o nel male rimmarra nella storia ,un masterpiece

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  07/12/2005 19:30:28
   4½ / 10
4,5 giusto per premiare l'idea rispetto alla versione americana. Ma quanto è lento però!

caste381  @  30/09/2005 00:55:40
   7 / 10
Il migliore della saga. Davvero coinvolgente ed a tratti angosciante. Indispensabile la visione di The Ring 0.

genni  @  19/08/2005 13:08:58
   5 / 10
Una novità assoluta,ma quì dentro gli attori hanno sempre le stesse faccie,sia quando muiono che quando ridono.Buona l'atmosfera,non fa per niente paura.

Francesco S  @  13/08/2005 21:30:02
   8 / 10
Uno dei film più interessanti dei nostri anni, che ha generato una vera e propria moda degli horror made in Japan. I suoi sequel, prequel, remake non saranno all'altezza di questo film.

valeriapreload  @  26/04/2005 18:08:40
   6 / 10
nn voglio rovinare la media a persone che forse apprezzano un genere che a me nn colpisce..ma una cosa la devo dire..come si fa a stare mezz'ora su una scena di "svuotamento pozzo"?poi lui già con la pala lei che sveniva ogni 2 minuti..un secchio e giu' un altro e giu'..mamma mi!!

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/08/2005 21.26.44
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Invia una mail all'autore del commento tomby  @  19/04/2005 19:02:02
   9 / 10
un film dedicato a chi, come me, ama gli horror targati "sol levante". La trama molto intricata lascia sempre un alone di mistero, ricco caratteri tipici degli horror giapponesi (quasi sempre buio, urli, ecc...). Ricordiamo anche chi è Hideo Nakata. peccati abbia fatto the ring 2 (made in USA), si rovina facilmente... e ora vuole fare the eye versione USA... peccato...

Nightcrawler  @  23/03/2005 18:17:12
   8 / 10
Regia da brivido per un film assolutamente inquietante.

devojka  @  20/02/2005 18:07:18
   7 / 10
Devo dire molto bello. Non ho visto la copia americana, ma non mi interessa neppure, mi basta aver visto questo....
Puro stile giapponese ma assolutamente guardabile.

1 risposta al commento
Ultima risposta 23/03/2005 18.15.57
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Mpo1  @  11/01/2005 00:11:57
   7 / 10
Horror giapponese di grande atmosfera, per fortuna molto diverso dai soliti horror americani. E c'è una scena di grande terrore quasi alla fine del film. Da vedere.

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Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

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LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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