In un quartiere benestante, in una casa piena di attenzioni e di comfort, una ragazzina modello cade ammalata. La madre non riesce ad aiutarla. I medici non capiscono. Intuendo che le crisi di cui soffre la figlia non riguardino solo la sfera fisica, la donna si rivolge ad un sacerdote. L'uomo però dubita della presenza del diavolo in quel corpicino, e la debolezza delle sue convinzioni non farà altro che rendere più forte il maligno…
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VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR: Miglior sceneggiatura non originale, Miglior sonoro
VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior regista (William Friedkin), Miglior sceneggiatura (William Peter Blatty), Miglior attrice non protagonista (Linda Blair)
Allora, il discorso sull' esorcista è, per un' appassionata dell' horror come me, abbastanza complicato. L' ho rivisto ieri sera perchè una mia amica non aveva mai avuto il coraggio di vederlo. Lei è rimasta molto colpita, diciamo che se l' è fatta quasi addosso. Io , come al solito, non sono riuscita a spaventarmi, perchè incapace di sospendere l' incredulità di fronte a una tale massa di messaggi vetero cattolici, quasi da comunione e liberazione, o, peggio mi sento, da Padre Ignazio Loyola... E' un film datato, che riflette una condizione tipica dell' americano medio negli anni '70, la paura (terrore puro) dei propri figli, di quello che stavano diventando in quel periodo. Non più figli della mamma america, ma figli del diavolo. Più che il film, a spaventarmi è il messaggio criptato al suo interno: la ribellione giovanile va esorcizzata come se fosse opera del demonio... sarò pazza, ma se leggete qualche intervista di Blatty, autore del libro, forse non mi giudicherete troppo da ricovero. Oltretutto Friedkin non brilla per le sue idee progressiste...