In un quartiere benestante, in una casa piena di attenzioni e di comfort, una ragazzina modello cade ammalata. La madre non riesce ad aiutarla. I medici non capiscono. Intuendo che le crisi di cui soffre la figlia non riguardino solo la sfera fisica, la donna si rivolge ad un sacerdote. L'uomo però dubita della presenza del diavolo in quel corpicino, e la debolezza delle sue convinzioni non farà altro che rendere più forte il maligno…
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VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR: Miglior sceneggiatura non originale, Miglior sonoro
VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior regista (William Friedkin), Miglior sceneggiatura (William Peter Blatty), Miglior attrice non protagonista (Linda Blair)
A volte mi chiedo cosa tirava su Friedkin per riuscire a dare vita ad un'opera del genere nel 1973, un film epocale che a distanza di tanti anni riesce ancora ad inquietare e a risultare avanti per alcune trovate davvero assurde. Ne "L'esorcista" in pratica funziona di tutto , dalla fotografia cupa che si "oscura" andando avanti con la visione e con l'avvicinarsi del dramma finale,alla colonna sonora ,alla recitazione incredibile di tutti gli attori ( Ellen Burstyn con quel viso e quella mimica perfetta per il ruolo,una Linda Blair semplicemente spaventosa,una delle prestazioni attoriali di una ragazzina migliori mai viste al cinema se non la migliore in assoluto)alla rappresentazione della paura,che a tratti raggiunge livelli altissimi.
La pellicola ha scosso generazioni di spettatori,è entrata nell'immaginario collettivo e forse ha consacrato Friedkin definitivamente,un regista forse mai troppo elogiato che qui si è spremuto come nessuno prima dando vita ad un qualcosa di impensabile per l'epoca e forse di ineguagliato tutt'ora per certi aspetti. A mio parere "L'esorcista" non è il miglior film su questo tema, ma credo che per alcuni dettagli,il coraggio nel realizzarlo,i contenuti che vanno oltre la semplice possessione al fine di spaventare, possa essere considerato un capolavoro del cinema che merita rispetto a prescindere,malgrado,come dicevo,ho preferito altri film successivi e non (tipo "Rosemary's baby").
Ovviamente per un film dell'orrore è più dura nel tempo resistere al passare degli anni e anche un caposaldo del genere ha subito un po quest'onta,anche se unicamente sul fronte comportamento dell'impossessata; infatti alcuni atteggiamenti di Regan che per l'epoca erano oltraggiosi rivisti oggi posso causare involontariamente ilarità,e questo particolare un po danneggia l'effetto di determinate sequenze.
Comunque al di la di qualche piccolo difetto d'età "L'esorcista" rimane una pellicola di grande valore, intoccabile e ancora oggi a sprazzi terrificante. Friedkin riusci nell'intento di filmare l'orrore più diffuso in quegli anni e spesso mi vien voglia di chiedergli come ca.zzo sia riuscito a partorire tutto ciò!