hair regia di Milos Forman USA 1979
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

hair (1979)

Commenti e Risposte sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film HAIR

Titolo Originale: HAIR

RegiaMilos Forman

InterpretiJohn Savage, Treat Williams, Beverly D'Angelo, Annie Golden, Dorsey Wright, Don Dacus, Richard Bright

Durata: h 2.01
NazionalitàUSA 1979
Generemusical
Al cinema nel Settembre 1979

•  Altri film di Milos Forman

Trama del film Hair

Il giovane Claude Bukowski lascia l'Oklahoma e va a New York per arruolarsi tra i marines destinati al Vietnam. Nel Central Park conosce un simpatico hippie, George Berger, e i suoi amici Jeannie, Woof e Lafayette, che, non essendo riusciti a fargli cambiare idea, lo convincono almeno a passare in loro compagnia i due giorni che gli restano prima di indossare la divisa.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   8,58 / 10 (57 voti)8,58Grafico
Migliore regista straniero (Milos Forman)Migliore colonna sonora straniera
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Migliore regista straniero (Milos Forman), Migliore colonna sonora straniera
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Hair, 57 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

kafka62  @  07/04/2018 11:10:21
   7½ / 10
Guardando "Hair" con occhio critico e distaccato, viene quasi naturale considerarlo un film anacronistico, inattuale, giunto troppo fuori tempo massimo per poter sperare di incidere in qualche modo sull'attualità. Dodici anni prima, quando il musical omonimo venne presentato a Broadway, certe tematiche come la liberazione sessuale, la tolleranza razziale, l'antimilitarismo e la critica all'establishment, sbattute brutalmente in faccia a un pubblico non ancora allenato alle provocazioni delle avanguardie, potevano effettivamente scioccare e lasciare il segno, ma col tempo la loro carica eversiva si è giocoforza annacquata o, peggio, è stata clamorosamente smentita dai fatti (mi riferisco soprattutto all'incosciente esaltazione dell'uso delle droghe pesanti e della coppia aperta). Se poi si considera che nel film di Forman non c'è alcuna intenzione "revivalistica" (alla "American graffiti", tanto per intenderci), viene quasi da pensare a un grossolano errore di valutazione da parte del regista oppure a un suo grave peccato di presunzione. In effetti "Hair" è in larga parte una innocua visita guidata ai più scipiti luoghi comuni della controcultura hippy (dai capelli lunghi agli slogan tipo "mettete fiori nei vostri cannoni"), affastellati in un bric-à-brac figurativo che non si sa se respingere con disgusto o prendere con ironia: i quattro "angeli custodi" di Claude, ad esempio, riassumono in sé tutti gli stereotipi – nessuno escluso – della variegata fauna dei figli dei fiori anni '60 (modo di vestire, di parlare, di portare i capelli, di stare insieme), in un'operazione tanto semplicistica quanto ingenuamente idealizzante (un po' come avveniva per gli spazzacamini di "Mary Poppins"). Se gli hippies di Forman sono sporchi e randagi, ma tutto sommato buoni e simpatici (anche se qua e là fanno capolino significativi segnali del loro fallimento imminente, come quando la donna di Lafayette, in "Easy to be hard", gli rinfaccia di anteporre le sofferenze del mondo ai sentimenti privati), dall'altra parte borghesi, poliziotti e militari sono accomunati in una acritica condanna di tutto quanto (dall'esercito fino alla scuola) suona come innaturale restrizione della libertà dell'individuo.
Insomma, niente che non si sia già visto innumerevoli volte al cinema (per giunta con ben altra forza dissacratoria). Eppure, nonostante il senso di fastidio che si prova di fronte ad alcune sequenze (quella, intrisa di kitsch, del "viaggio" allucinogeno di Charles, ad esempio), il film, nel suo complesso, funziona egregiamente. Merito indubbiamente delle canzoni di Galt MacDermot, molte delle quali ("Aquarius", "Ain't got no", "I got life", "Good morning starshine", la stessa canzone che dà il titolo al film) esprimono splendidamente quel senso di istintiva e disinibita vitalità, di sfrenata gioia di vivere, che è forse il lascito più importante di quegli anni utopistici e velleitari. Ma "Hair", al di là del suo intrinseco valore musicale, si propone anche come un momento importante del processo di superamento del musical classico. In quest'ottica, il fatto di essere venuto tardi giova al film, che, se fosse stato realizzato dieci anni prima, risulterebbe forse nulla più di una semplice e anodina versione dell'allestimento teatrale. Solo negli anni '70 il musical (pur essendo un genere in profonda crisi) riesce infatti a liberarsi dai vincoli e dai condizionamenti lasciati in eredità dalle opere di Berkeley, Kelly e Minnelli (le quali, più che film, erano mere organizzazioni di coreografie di stampo inconfondibilmente teatrale, in cui le parti narrative avevano una anonima e spesso irritante funzione di collegamento tra un numero e l'altro). Nel 1973, "Jesus Christ Superstar" aveva per la prima volta posto con forza l'esigenza di un diverso rapporto con lo spazio filmico e, grazie all'uso virtuosistico di zoom e teleobiettivi, era riuscito a valorizzare ed esaltare fotograficamente il deserto palestinese in cui il film era girato. "Hair" va ancora più avanti e, oltre a svilupparsi tutto in esterni (in luoghi cult come il Central Park o l'East Village), assegna il ruolo dominante al montaggio anziché alla coreografia (l'apporto della quale appare davvero decisivo solo in alcuni balletti). E' attraverso un montaggio preciso e incalzante, infatti, che Forman riesce a dar conto di una complessità visiva che sarebbe sicuramente stata sacrificata con un minor numero di stacchi. Così, in "Hair" e "Black boys / White boys" esso riesce ad annullare magicamente ogni distinzione tra dentro e fuori (rispettivamente, il carcere e la caserma da una parte, e le strade di New York dall'altra), mentre in "Aquarius" ci consente di assistere allo spassoso balletto incrociato tra gli hippies e i cavalli dei poliziotti. Dal punto di vista narrativo, invece, il film si segnala per un netto squilibrio tra la prima parte (più cantata) e la seconda (più costruita drammaticamente). Si può anzi dire che "Hair" assume una vera dimensione narrativa solo verso la fine, con il viaggio degli amici in Nevada e la sostituzione tra Claude e Berger (la quale è, dei tanti "tradimenti" perpetrati ai danni dell'originale, quello indubbiamente più felice, in quanto consente di dirottare verso un epilogo "a suspense" un soggetto fino a quel momento troppo scialbo e monodimensionale).
In questa contraddizione tra forma e contenuto, tra partitura musicale e struttura narrativa, risiede l'ambiguo fascino del film di Forman, il quale ha investito in esso anche molti dei suoi temi più cari: l'arrivo "da emigrante" di Charles a New York, a bordo del solito Greyhound (splendido il raccordo tra l'ingresso della corriera nel tunnel e l'apparire dei fuochi con cui gli hippies bruciano le cartoline militari), lo scorrere su sfondo nero del volto della bambina vietnamita in "Walkin' in space" (vago ricordo di "Taking off"), i sit-in al Central Park, le performance pseudo-teatrali, fino ad arrivare alla famosa sequenza finale, scandita dalle note di "Let's the sunshine in". L'immagine dell'aereo che, come una enorme, nera bocca, inghiotte nelle sue viscere intere fila di giovani soldati (e che fa il paio con la musica metallica e le parole di morte che, uscendo inopinatamente dall'altoparlante della caserma, interrompono il discorso del generale-Nicholas Ray ai soldati) è probabilmente il vertice più emozionante e puro toccato dal regista cecoslovacco in tutta la sua prestigiosa carriera.

  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

100 litri di birra28 anni dopoa' son imageafroditeagonalbatrossbolero (2024)breve storia di una famigliabring her back - torna da mecapi di stato in fugacasa in fiammecome closercome fratellicome ti muovi, sbaglidangerous animalsdedalus
 NEW
demon slayer: kimetsu no yaiba - il castello dell’infinitodiscesa libera
 NEW
downton abbey - il gran finaleel jockeyelisa (2025)enzoeternal - odissea negli abissif1: il film
 NEW
fin qui tutto bene?
 NEW
francesco de gregori nevergreenfranco califano - nun ve trattengogli esseri reali
 NEW
grand prix (2025)happy holidayshellboy: l'uomo deformehurry up tomorrowi fantastici quattro: gli inizii play mother - il gioco del malei puffi - il filmi rosesil nascondiglio (2025)incantoinvisibiliio sono nessuno 2jurassic world - la rinascitakneecapl’ultimo turnola grazia
 NEW
la riunione di condominio
 NEW
la valle dei sorrisil'arcalast breath (2025)leopardi & co
 NEW
lo spartito della vitalocked - in trappolam3gan 2.0material lovemission: impossible - the final reckoningmonsieur blake - maggiordomo per amorenight callold guyparadiso in venditapaul - un pinguino da salvarepomeriggi di solitudinepresencequel pazzo venerdi', sempre più pazzoquirreflection in a dead diamondsconosciuti per una notteshaydaso cosa hai fatto (2025)spirit word - la festa delle lanternesplendida imperfezione - il primo amore di casanovasquid game - stagione 3superman (2025)the conjuring - il rito finalethe end (2025)the old guard 2the sandman - stagione 2troppo cattivi 2trust (2025)tutta colpa del rocktutto in un'estateun anno di scuolaun film fatto per beneuna pallottola spuntata (2025)una scomoda circostanza - caught stealinguna sconosciuta a tunisiuna sorellina per peppa pigunicornivera sogna il marewarfare - tempo di guerraweaponsyou'll never find me - nessuna via d'uscitayunanziam

1065471 commenti su 52630 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

84M2ADDIO AL NUBILATO 2 - L'ISOLA CHE NON C'E'AMORE E MORTE AI CARAIBIBOEFJECLEAR CUTCOLD JOURNEYDIN DON 8 - VIAGGIO DI NOZZE A CINECITTA' WORLDDIN DON 9 - PAESANI SPAESATIFOLLE OSSESSIONEGRANNYHELL HOUSE LLC: LINEAGEHOUNDED - LA CACCIA E' APERTAIL COLORE DEL DELITTOIMPURATUSMARDI GRAS MASSACREMEMORIES (2015)MOUSE OF HORRORSNON E' MAI TROPPO TARDI (2021)OLTRE LA RISERVAPATTO DI GUERRAPRENOTAZIONE ANNULLATAROYAL-ISH - PRINCIPESSA PER CASOSCARED SHITLESSSCISSORSSMITH, UN COWBOY PER GLI INDIANISOGNANDO IL SIGNOR DARCYTHE CRUCIFIX: BLOOD OF THE EXORCISTTHE DOGSUN AMORE COME TEUN FIGLIO AD OGNI COSTOUN MATRIMONIO DI TROPPOUNA NOTTE PER MORIREVENDICHERO' MIA MADREWITCHTRAPYOU SHALL NOT SLEEP TONIGHT

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net