tokyo vampire hotel - stagione 1 (2017)

Sion Sono alle prese con una serie televisiva scritta e diretta per intero. Se non sbaglio credo che sia la sua prima volta. Prendendo uno dei miti cinematografici horror per eccellenza, cioé il vampiro, Sono opera una rilettura molto particolare che pur rimanendo apparentemente in linea con l'immaginario collettivo, in parte lo stravolge in maniera quasi totale. A livello visivo è una vera propria orgia di colori, lontanissima anni luce dalle tonalità gotiche del genere. Ed offre inoltre un miscuglio di generi che specialmente nella prima parte si susseguono, ma mai per accumulo o senza senso. La cultura del fumetto e dell'eccesso sono infatti predominanti, ma incastrati tra elementi romantici e melodrammatici, riuscendo a stare in equlibrio tra loro.
La figura del vampiro inoltre assume proprio per le sue caratteristiche intrinseche una forte valenza politica: una casta superiore dedita alla conquista del potere, succhiando il sangue dell'umanità e peggio ancora una cultura della violenza e della menzogna che assoggetta fisicamente e soprattutto mentalmente l'umanità stessa.
Facile vedere nel microcosmo dell'hotel non solo una metafora del Giappone stesso, ma potrebbe trslarsi in una qualsiasi società occidentale. I vampiri stessi custodi dell'hotel e di conseguenza dello status quo acquisito, rinunciano e fanno rinunciare all'umanità la vita e la propria esistenza.