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Con questa stagione di fa un piccolo ma decisivo passo in avanti. Il cast d'attori rimane pressochè invariato e permane ancora l'atmosfera giovanilistica della prima stagione che rimarrà fino alla quarta con la fine del liceo dei protagonisti. La novità più importante è che si cominciano a sviluppare piccoli archi narrativi che proseguiranno poi per tutta la serie abbandonando al momento solo in parte il deludente schema eroe contro mostro della prima stagione. Lex e Lionel si fanno più ambigui ed oscuri, Tom Welling migliora leggermente, Kristin Kreuk ancora più bona, Annette O'Toole e John Schneider sempre in parte e il fantastico personaggio di Allison Mack, inventato esclusivamente per il telefilm perché nei fumetti di Superman non c'era, in questa stagione rimane invariato così come quello di Sam Jones III. La trama si fa più interessante, da segnalare assolutamente la partecipazione straordinaria di Christopher Reeve, il vero e unico Superman, nell'episodio La stele di Rosetta. Gli episodi più belli sono L'amico fidato dove Pete, il migliore amico di Clark, scopre il suo segreto e Rosso rubino dove Clark dichiara il suo amore per la prima volta a Lana. Questa è la stagione più lunga con ben 23 episodi, quindi un passo in avanti rispetto ai 21 della prima, poi dalla terza fino alla decima con la sola eccezione della settima, le stagioni saranno composte dai classici 22 episodi. Nel complesso un'altra ottima stagione che però non si discosta più di tanto dalla prima. Il grande salto di qualità sarebbe arrivato con la successiva.
Sul concept di Smallville ho già detto quasi tutto nella recensione alla prima stagione. La seconda secondo me fa il grande balzo, con la presenza permanente di Lionel Luthor che sostituisce il quaterback Whitney Fordman (il fidanzato di Lana nella 1° stagione) e che nella prima season faceva solo sporadiche apparizioni, la storia diventa sempre più coinvolgente, e la famiglia dei Luthor sempre più attraente con quell'atmosfera "mefitica" che mette in mostra un Lionel spregevole, ed un figlio che pur avendo ereditato la bontà della madre, sembra diretto verso la malighinità eredita dal padre, ha aiutato in questo senso la presenza della Dr.ssa Helen.
Altro fattore interessante di questa stagione, sono le vere origini di Clark che divengono finalmente note, e tutto questo nell'episodio 2x17 "La stele di Rosetta" in cui entra in scena il Dr. Virgil Swann interpretato da Christopher Reeve (l'indimenticabile attore che interpretò Superman nella vecchia saga cinematografica). Curiosa la presenza delle musiche di John Williams. A detta di molti questo fu uno degli episodi più belli dell'intera serie.
Rovesico della medaglia, è proprio da questa stagione che Smallville inizia a mostrare i suoi difetti, non tanto la ripetitività quanto la presenza di alcuni episodi un po' "stupidini".
La stagione più bella in assoluto della serie, con tanto di apparizione di Christoper Reeve. Questa serie diciamocelo fa il **** a qualunque incarnazione di Superman (per quel che mi riguarda anche al fumetto che fa ******).