quel motel vicino alla palude regia di Tobe Hooper USA 1976
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quel motel vicino alla palude (1976)

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locandina del film QUEL MOTEL VICINO ALLA PALUDE

Titolo Originale: DEATH TRAP

RegiaTobe Hooper

InterpretiNeville Brand, Mel Ferrer, Stuart Whitman, William Finley

Durata: h 1.36
NazionalitàUSA 1976
Generehorror
Al cinema nell'Aprile 1976

•  Altri film di Tobe Hooper

Trama del film Quel motel vicino alla palude

Judd è un vecchio psicopatico che vive in Luisiana in prossimità di una palude. È proprietario di un cadente motel e ha la passione del sangue: per uccidere le sue vittime le spinge fra le fauci di un coccodrillo

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Voto Visitatori:   6,74 / 10 (62 voti)6,74Grafico
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Voti e commenti su Quel motel vicino alla palude, 62 opinioni inserite

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Oskarsson88  @  09/04/2023 09:00:54
   5 / 10
Non so, non mi ha preso più di tanto, abbastanza ripetitivo nelle scene di uccisioni, con una trama tutto sommato scontata. Mi aspettavo qualcosa di più. Interessante l'utilizzo delle luci rosse, ma per il resto poco da aggiungere...

DitaAppiccicose  @  20/05/2018 21:50:08
   5 / 10
Metà "Non aprite quella porta", metà "Psycho", ma senza la qualità sia del primo film che soprattutto del secondo, "Quel motel vicino alla palude" è un lavoro che fa acqua da tutte le parti o quasi. Il budget evidentemente risicato non permette di investire né nelle scenografie, sempre "in interni" ma in maniera penosamente grossolana, né nella sceneggiatura, né negli attori ( c'è Carolyn Jones, un'icona nei panni di Morticia Addams, qui comunque poco sfruttata ), né nella fotografia, per tacere degli effetti speciali ( il coccodrillo… ). A salvare la pellicola da un disastro ancora maggiore è, a mio avviso, la mano del regista che, come in "Non aprite quella porta", crea dei personaggi sempre in un modo o nell'altro sinistri che donano al film quell'atmosfera di follia permanente che risulta abbastanza divertente.

Crabbe  @  07/08/2017 09:50:34
   7 / 10
La forza di questa pellicola sta nelle'atmosfera malsana che solo Tobe Hooper sapeva creare.
Qui, assieme a "The Texas Chainsaw Massacre", è all'apice di "marcezza".

libero1975  @  05/05/2017 23:42:03
   8 / 10
Solo per la colonna sonora merita 8!

markos  @  12/01/2016 22:59:26
   4 / 10
Brutto, è tutto un gridare, a volte non si capisce niente. Mi ha annoiato.

topsecret  @  13/12/2015 23:46:09
   6 / 10
Ispiratosi alle tristi vicende di Joe Ball, serial killer americano che negli anni '30 uccise e diede in pasto ai suoi alligatori una ventina di donne, Hooper imbastisce un horror fin troppo semplice, a volte anche un po' caotico, dove non si bada alla completezza dei caratteri dei personaggi ma piuttosto alla sostanza, intesa come violenza, pazzia, sangue e morte, fin da subito e senza tanti preamboli.
La realizzazione tecnica non è delle migliori, sicuramente a causa di un budget limitato, fotografia e ambienti scuri non favoriscono di certo una visione limpida, ma QUEL MOTEL VICINO ALLA PALUDE può ritenersi un prodotto sufficiente, o quasi, che intrattiene e non si perde in lungaggini di poco conto.
Non male la performance di un giovane ma promettente Robert Englund.

InvictuSteele  @  05/09/2015 18:30:06
   5½ / 10
Un piccolo cult horror diretto da Hooper e che prende a piene mani dal suo precedente capolavoro "Non aprite quella porta" senza però riuscire a replicarne la potenza. E' un film a bassissimo budget perciò i difetti sono enormi, la fotografia è pessima, a tratti buia dove non si vede nulla, è notte ma da alcune finestre sembra giorno, la recitazione imbarazzante e la regia discreta ed essenziale ma va bene, alla fine è un film di serie b, ma di certo non si può passare sopra a una sceneggiatura sgangherata e che non porta da nessuna parte, dove i personaggi si comportano in modo del tutto inverosimile e con delle battute pessime e prive di senso, inoltre i vari personaggi che frequentano il motel sembrano più pazzi del proprietario, il quale non da modo nemmeno ai clienti di sistemarsi che subito cerca di ammazzarli (ma dai su!!) e poi c'è quello sceriffo maniaco sessuale che è praticamente inutile. Trama scarna che non dà alcuna spiegazione e scene forzate, se non fosse per quella maledetta, marcia, meravigliosa location, quelle scenografie sporche, quei colori accesi (verde e rosso) delle luci e quella nebbia che circonda perennemente la palude sarebbe un film da bocciare. L'atmosfera retrò e fumettistica lo salva in parte, comunque un lavoro gustoso giusto per gli appassionati (come me).

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Ultima risposta 05/09/2015 18.33.38
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alex94  @  23/08/2015 14:52:09
   7 / 10
"Quel motel vicino alla palude" rientra sicuramente tra i migliori film diretti da Hooper.
Dopo "Non aprite quella porta " il regista ci racconta un altra storia ambientata in America,un 'America nascosta,segreta,abitata da psicopatici assassini,prostitute e pazzoidi vari,un America sporca e malata,senza speranza.
Per quanto riguarda la trama Hooper trae ispirazione sia dal suo film precedente sia dal capolavoro di Hitchcock "Psyco",dando vita ad un horror crudele e sopratutto tetro,caratterizzato da una buona fotografia,da una location maledettamente inquietante e da una recitazione (in particolare quella dello psicopatico protagonista) piuttosto convincente .
Il film naturalmente non è perfetto,il ritmo è parecchio lento ed in alcuni momenti purtroppo subentra la noia,non eccezionali anche gli effetti speciali (ma alla fine da un film a basso budget degli anni 70 non ci si può aspettare grandi cose).
Per me è un altro cult che merita sicuramente una visione,non perfetto ma interessante.

ferzbox  @  30/10/2014 18:34:10
   6 / 10
Dal padre dell'originale "Non aprite quella porta" nasce due anni dopo questo horrorino slasher poco pretenzioso.
La trama è semplice e vede il proprietario di uno squallido motel della Luisiana divertirsi ad uccidere i suoi clienti quando ne ha voglia,buttandoli nell'acqua paludosa adiacente allo stabile dove risiede un coccodrillo africano accudito da lui.
L'atmosfera c'è,le musiche composte da Hooper sono sempre una garanzia e ricordano le storie horror più cupe; la fotografia risulta sempre "sporca",dando quel tocco più lugubre che caratterizzava anche "Non aprite quella porta",però non si raggiunge affatto quel clima psicologico e disturbante che caratterizzava la pellicola con il mitico Leatherface e la sua famiglia di psicopatici.
I personaggi sono poco carismatici per via di alcuni comportamenti assurdi,non si sente un granche la tensione(sarà perchè il proprietario del motel non è questo gran cattivone....appare anonimo).
Inoltre c'è da chiedersi come la gente poteva considerare tranquillo ed accogliente un motel come quello,dato che la casa della famiglia Addams sarebbe risultata più calorosa.
Chi si fermerebbe mai in un'ostello sopra ad una palude con un coccodrillo sotto il culò?(tra l'altro la struttura era poco più di una baracca e la location assomigliava al pianeta di Yoda)....
Comunque,pignolerie a parte,di sangue se ne vede poco,intrecci psicologici del tutto inesistenti e la struttura dei dialoghi è davvero scadente,facendo sentire spesso l'operazione di "melina" necessaria ad aumentare il minutaggio(come la scena del bar con lo sceriffo che se la prende con i bulli)...
Come Horror di serie B si può guardare ma c'è di meglio; Tobe Hooper ha l'unico vantaggio dai saper creare atmosfera,ma non basta solo quella.....comunque è passabile...

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  21/08/2014 21:28:35
   7 / 10
Un horror divenuto cult, caratterizzato da un'atmosfera sporca e malsana. Quasi un mix tra "Psycho" e "Non aprite quella porta". Imperdibile per gli amanti del genere.

GianniArshavin  @  03/08/2014 10:15:15
   6 / 10
Decente prodotto low-budget per un Tobe Hooper alla ricerca del bis dopo il successo incredibile di "Non aprite quella porta".
Il regista ripropone in "Quel motel vicino alla palude" alcune delle caratteristiche del precedente lavoro , fra cui personaggi alienati e dalla mente ormai compromessa ed atmosfere sporche e luride,oltre ad una buona dose di violenza e qualche citazione. Proprio atmosfera e ambientazione ,sporche,umide,buie e paludose come nella migliore tradizione del primo Hooper,sono dei punti forti del titolo e contribuiscono in maniera massiccia ad aumentare la tensione.
La pellicola non fa granché paura ma lo strambo gruppetto di protagonisti ,uno più fuori dell'altro, regalano una buona dose di momenti concitati. Menzione d'onore per il coccodrillo , che per quanto realizzato non proprio benissimo dona al film quel tocco di personalità in più.
Tecnicamente gli scarsi mezzi si sentono ma nel complesso si salva la buona fotografia ed una recitazione non del tutto scadente.
Per quanto riguarda i difetti troviamo una sceneggiatura improbabile e appena abbozzata , troppe urla e situazioni giù viste ed ,almeno per me, una fastidiosissima e perenne colonna sonora in sottofondo che stride con le scene di violenza mostrate. Infine il ritmo non è molto elevato e a tratti Hooper sembra aver dimenticato la logica.

Spera  @  22/04/2014 12:01:25
   4 / 10
Un film davvero inutile dove Hooper cerca di riprendere il suo soggetto vincente (non aprite quella porta) senza mai riuscire nemmeno ad avvicinarcisi.
Mentre scorrevano i minuti mi chiedevo perchè?
Senza idee, con una fotografia promettente che però sembra sempre tanto artefatta da apparire come un teatrino dalla scabrosa messa in scena; recitazione e regia meglio lasciar perdere.
Forse solo la musica, nonostante sia ridondante e fastidiosa in parecchi punti riesce ad insinuarsi nella mente dello spettatore creando un connubbio di malessere onirico che alla fine del film ti intontisce.
Insomma alla fine del film la domanda è rimasta la stessa: perchè?
Noia? Si un pò, l'unico personaggio empatico è il nostro bel coccodrillino che è reso piuttosto male e non riesce a spezzare la monotonia e la pochezza di idee di questo film.
Nemmeno le citazioni e le auto citazioni riescono a dare uno stimolo in più.
Se avete amato "non aprite quella porta" tenetevi lontani da questa piatto e insignificante teatrino dell'orrore che nemmeno nella sua debole critica sociale trova un perchè.
Sconsigliato.

Filman  @  06/04/2014 21:51:30
   6½ / 10
Successivo all'altisonante capolavoro del regista, DEATH TRAP, altro lavoro low budget di Tobe Hooper, elabora un esercizio di stile efficace e caratteriale, in cui vengono conglomerate arie oniriche e possenti follie inspiegabili, racchiuse in un claustrofobico e decadente motel isolato dal mondo come il resto della zona paludosa.
Terrificanti atmosfere fangose che arieggiano nel film assecondano inaspettati e dinamici orrori, come l'omicida proprietario del motel, immagine riflessa di un alligatore istintivamente assetato di sangue.
L'elaborazione attuata da Hooper per creare orrore e sgomento viene limitata da effetti speciali economici e artigianali, eufemisticamente parlando. A render credibile il grottesco e oscuro involucro su cui poggia il film vi è una recitazione coinvolgente e una fotografia essenziale ma redditizia.
L'espressività delle scene e dello sfondo della pellicola vengono accentuate da una messa in scena propositiva, che accrescono il livello qualitativo del film, aumentandone la tensione e la stravaganza.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  22/01/2014 15:35:26
   7 / 10
Il secondo lungometraggio di Hooper è un film che rimane in linea con lo stile lercio e rozzo del suo "capolavoro". L'idea è più che discreta ma il potenziale, a causa del basso budget, non viene sfruttato appieno (parlo delle apparizioni del coccodrillo) quindi tutti gli episodi inerenti al mostro non colpiscono come da premesse e passano quasi in secondo piano. Il ritmo anche è piuttosto lento perciò non aspettatevi spaventi o accelerazioni improvvise del battito cardiaco.
Apprezzabile l'aria folle e malsana che si respira per tutto il film, perfetta per trasmettere la suggestione necessaria allo spettatore (complici anche location artefatte ma decadenti al punto giusto, musiche pietrificanti, e una fotografia sporca con tonalità prevalentemente rosse e verdi); ciò che più colpisce, tuttavia, è la galleria di personaggi che compongono la storia, di uno squallido ed un malato allucinante (vengono in mente il bravo Neville, disturbato ambiguo come pochi, ed un giovane Robert Englund nella parte del vaccaro sempre arrapato Buck).
Pure il padre di famiglia sull'orlo della pazzia fa venire i brividi (l'espressione di lui dietro le spalle della moglie che cerca di consolare la figlia è da pelle d'oca).

In definitiva ci sono momenti inquietanti alternati ad altri un pò più noiosi, ma in generale rimane un horror godibile e piuttosto originale coadiuvato dal low budget che, almeno in parte, aiuta nel renderlo alquanto affascinante.
Adesso è reperibile ovunque, ma fino a qualche anno fa poteva considerarsi una gran botta di cùlo il solo beccarlo ad un passaggio televisivo.

Tobe Hooper non l'ho mai ritenuto sto gran genio di regista, ma sicuramente un buon mestierante che, almeno fino alla prima metà degli anni 80, è riuscito a mettere la firma su dei prodotti più che modesti. Questo è senza dubbio uno dei suoi lavori migliori anche se ripeto, per me Hooper è un regista che nel panorama horror rimarrà sempre nettamente inferiore ad altri colleghi illustri quali Carpenter, Romero o Craven.

7 per la prima volta che lo vidi (le due volte seguenti, non lo nego, ho sempre preso sonno dopo mezz'ora).

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  06/09/2013 01:25:56
   5 / 10
Purtroppo questo film del mitico Tobe Hooper non mi è andato giù e la media mi sembra fin troppo generosa. Dopo "Non aprite quella porta" Toby ha pensato bene di riprendere lo stesso soggetto per cavalcare l'onda del successo precedente, e già questo lo scuso a metà, ma poi ho anche avuto l'impressione che il regista allungasse le scene in modo prolisso, senza dialoghi, e la stessa azione poteva durare 5 minuti, di modo che i malcapitati venissero uccisi ogni quarto d'ora; e poi i personaggi non segnano, l'originalità è pari a zero (un po' riprende Psyco per l'ambientazione e per il fatto che la finta protagonista muore quasi subito e che poi viene cercata dalla sorella... an e guarda caso

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER).
L'assassino/psicopatico/reduce del Vietnam penso che già allora fosse un cliché, ma ho letto qualche commento che dice che lui rappresenta l'America repressa o.O bah, adesso non esageriamo, è una macchietta e basta!
D'altro canto mi sono piaciute le disposizioni delle luci che trasmettono l'atmosfera adatta e poi a questo film devo dare atto di aver visto mio papà da giovanissimo! ghgh.

Invia una mail all'autore del commento Alan Wake  @  23/08/2013 17:55:47
   7½ / 10
Dopo "Non aprite quella porta", Hooper decide di non voltare pagina quasi per nulla, sfornando "Quel motel vicino alla palude", un film che segue lo stile del regista, in cui lo psicopatico personaggio ricopre, stavolta, il ruolo del protagonista.

La trama, ramificata in un soggetto semplice, narra di un decadente ed isolato motel e del suo proprietario, Judd, un pazzo reduce di guerra, che uccide gettando i corpi delle sue sventurate vittime nelle fauci di un coccodrillo.

Il film rielabora lo spirito di "Non aprite quella porta", fondato su una follia poco delineata e aspra, ma si basa anche su una struttura diversa, in cui a predominare è un'atmosfera onirica (e non desolante come era quella del già citato capolavoro di Hooper).
A spiccare fra gli elementi predominanti è, dunque, una fotografia surreale e densa, intrisa di una nebbia fitta e colorata.
Il fattore sangue è presente in una quantità moderata, ed è, insieme alla nebbia, l'effetto speciale low budget di maggior effetto del film (andava conservato e velato di più il coccodrillo di plastica).
Il montaggio non raggiunge la sufficienza e la sceneggiatura ha dei limiti non poco rilevanti, ma Hooper riesce ad amministrare tutto senza troppi svarioni, mostrando tuttavia diverse superficialità.
Ancora una volta il mistero intorno al quale gira la pellicola non conserva nulla di paranormale, e si sofferma su una oscura e violenta versione dell'uomo.
Altro spunto interessante del film è il rapporto tra il folle Judd e il suo rettile, dove la loro natura assassina senza freni è derivante unicamente da un istinto primordiale, senza colpe, senza pregiudizi e senza rimedio.

Lo stile di Hooper è forte tanto da plasmare da solo questo film, rendendolo non di certo imprescindibile, ma comunque degno di visione e di meriti.

BlueBlaster  @  05/06/2013 13:36:59
   4½ / 10
Una media così alta ad un film del genere può essere spiegata solo dal nome Tobe Hooper dietro la macchina da presa...gusti son gusti e questo film potrà anche piacere ma non credo così tanto perché di buono non c'è molto!

il regista ricalca tematiche e stile dal più famoso "Non aprite quella porta" e si potrebbe dire che questo sia il secondo capitolo di una trilogia (se si vuole mettere in mezzo "Il tunnel dell'orrore") dedicata alla pazzia del profondo sud degli USA ed al freak, prima che il regista si facesse un certo nome anche ad Hollywood.

Come citato il film ha un plot di base che riguarda un pazzo che gestisce un motel e possiede un coccodrillo affamato di carne umana e non...sto personaggio è probabilmente un veterano impazzito ed i rimandi al precdente film di Hooper sono molti: fotografia verdastra e rossastra, senso di macabro e decadente, protagonisti pazzi, boschi nebbiosi, urla da tutte le parti, un senso di marcio riguardo la società ecc...

Sinceramente l'ho trovato un film molto grottesco e che non incute non solo la minima paura o senso di tensione o disagio ma anzi fa ridere ed è fatto parecchio male.
La recitazione è mediocre (per usare un eufemismo) a parte un Robert Englund in erba che mostra già una certa predisposizione per i ruoli istrionici, la regia è discontinua, il montaggio è di serie C, le musiche ci possono stare (stranianti e acute come nell'altro film) in questo tipo di produzioni...

Da salvare sicuramente qualcosa c'è come le buone atmosfere date dalla fotografia "sporca" e sopratutto dalle location umide e fatiscenti sia negli esterni del bosco-palude sia dagli interni del motel...si può poi apprezzare la discreta quantità di sangue e di omicidi piuttosto d'effetto oltre che un paio di scene di nudo che a quei tempi facevano piacere agli amanti dei b-movie.
Come trucco ed effetti siamo messi male ed infatti il coccodrillo si intravede e basta e quando lo si mostra per bene è palesemente di gomma!

Il film è sicuramente stato progettato come una ennesima critica agli States ed in specie alle zone rurali del sud dove regnano peripatetiche, ubriaconi e pazzi....comunque il film non colpisce il segno come era successo per il precedente cult del regista (che tra l'altro nel finale inserisce una fuga nel bosco quasi identica a "Non aprite quella porta").

Film sopravalutato e molto confuso che si può guardare per un fattore storico ma che difficilmente potrà essere davvero apprezzato, per è stata quasi una tortura guardarlo tutto!

Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  19/10/2012 11:17:57
   7½ / 10
Uno dei film che ha contribuito a generare la mia passione per il genere horror. Visto di nascosto all'età di 7 anni. Tutto è sudicio e trasandato in questa pellicola. Bell'esempio anni '70 di produzione a budget molto molto ridotto.

76eric  @  04/08/2011 22:13:29
   7 / 10
Dopo aver sfornato uno degli horror più influenti nella storia della cinematografia, Hooper due anni dopo ci riprova, ma questa volta non ne esce un qualcosa di memorabile.
Conosciuto maggiormente con il titolo di Eaten alive, questo film, che in alcune scene è un copia incolla sbiadito di "Non aprite quella porta", è sorretto da una sceneggiatura troppo banale: si và dall' inverosomiglianza dello scenario dell' inospitabilissimo motel, situato nel bel mezzo di una foresta (?), a dei dialoghi ed a degli atteggiamenti di alcuni attori, i clienti ( e saran pure numerosi) che vi soggiornano, che, nella loro serietà, sfiorano il ridicolo.
Da contraltare però Hooper analizza in modo più approfondito la realtà immorale e meno raccomandabile della remota provincia americana.
Principale esponente ne è l' allucinato ed allucinante Judd vecchio proprietario della fatiscente baracca, un Neville Brand assai nella parte che avrebbe meritato maggiori gratificazioni per l' impegno profuso, uno dei tanti figli-servi dimenticato dalla patria.
Con i suoi continui monologhi, la sua follia ricalca molto da vicino quello della famigliola del '74, il doppiatore è lo stesso del padre, ma questa volta al posto di Leatherface c'è un famelico coccodrillo che gironzola nella palude antistante il motel, guidato da un solo e preciso istinto.
Ma losche figure risulteranno essere pure la proprietaria del casino ed il giovane energumeno a caccia di guai, una delle prime e piuttosto convincente performance per il futuro Mr. Krueger.
Anonima apparizione per Mel Ferrer, un altro punto a favore della pellicola è la sua ambientazione notturna, in controtendenza alla canicola giornaliera del film antecedente, nonchè l' uso cromatico di alcune sequenze che ne amplifica l' aura surreale.
A chi piace il regista risulta una tappa forzata, uno dei suoi migliori, anche se eccetto il suo film più famoso, ho preferito altro. 7, non di più.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  02/08/2011 13:12:58
   8 / 10
Crudele e disperato,un film che con i suoi evidenti limiti di sceneggiatura e un coccodrillone di plastica e cartongesso riesce ad inquietare ugualmente alla grande.Incredibile come Hooper riesca a creare un'atmosfera realmente viziosa,non solo per la presenza dello schizzato Judd,reduce di guerra incline al soliloquio e soprattutto all'utilizzo di una lunga falce,ma per il depravato contesto generale.Un ambiente notturno e claustrofobico,popolato da individui alienati e fuori di testa reso quasi irreale da feroci scelte cromatiche contrastanti con il buio della notte, mentre una nebbia implacabile avvolge tutto collocando quest'incubo palustre in una folle dimensione parallela.
Musichette da circo degli orrori e pezzi country rendono ancora più sinistro il tutto,Hooper è maestro nell'accrescere la tensione con invidiabili stratagemmi.La donna legata al letto di cui si mostrano sovente i tentativi per liberarsi e lo stridente piagnisteo della bimba prigioniera sotto il fatiscente motel non lasciano tregua,spazzando via ogni tempo morto.
Lezione di cinema da parte di Hooper che con un esiguo numero di location e una storia tutto sommato non certo sbalorditiva riesce a mettere in piedi uno spettacolo brutale al quale corrispondono con intensità un giovanissimo Robert Englund e soprattutto il dissennato protagonista,un Neville Brand da applausi,sorta di evoluzione del Leatherface di "Non aprite quella porta",altro irrinunciabile caposaldo del regista.
Curiosità:la proprietaria del bordello è Carolyn Jones,irriconoscibile soprattutto per chi la ricorda nei gotici e sensuali panni di Morticia della Famiglia Addams.

Jack_Burton  @  08/07/2011 15:31:55
   2 / 10
Filmetto horror low-budget anni '70...tanta noia, punte emozioni, tutto qua.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  22/04/2011 12:03:18
   7 / 10
Migliore di "Non aprite quella porta"? Secondo me sì, sin dalla curiosa citazione nell'introduzione di "Psyco". Non si descrive soltanto l'ambiente allucinato di una demente periferia americana, qui si è chiusi dentro la calotta cranica di un suo abitante - che ha luce rossa di palude.
E coloro che vi entrano, gli ospiti, subiscono scompensi a loro volta. Pareti di nebbia e pavimenti di lerciume, una radio accesa; tra il bordello e il motel, la strada, è quella della tentazione: ma non del vizio o del piacere, bensì dell'omicidio.
Il coccodrillo non fa distinzioni.. Affiora e riemerge, senza espressione.. Di sicuro, non sa niente d'igiene e bellezza.. Attanaglia e trascina, di sotto con sé, forse è così che qualcosa di noi conosce - Avrà mai fine quest'emicrania?

BraineaterS  @  21/03/2011 22:50:07
   7½ / 10
Buon film di Tobe Hooper, sempre molto american style trasandato. Belle l'idea, le atmosfere e le ambientazioni.
Un giovane Robert Englund "maniaco sessuale" che con il suo "Hi! I'm Buck and I'm here to fuck!" ispirerà Tarantino....

nevermind  @  28/02/2011 23:57:26
   6 / 10
Che Hooper fosse un regista con alti e bassi è risaputo, questa pellicola però si piazza esattamente alla sufficienza senza troppe pretese.
Di sicuro la trama è originale, insomma, chi immaginerebbe un motel gestito da un vecchio bifolco che si prende cura del proprio animale dandogli in pasto i suoi clienti? Detto questo, nonostante molte scene incutono soprattutto ansia verso i malcapitati, il film per buona parte non prende mai il ritmo che ci si aspetta: tutto sembra seguire sempre gli sviluppi di Judd, ogni scena dipende dalla sua azione, la bambina ad esempio

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Insomma, il finale è davvero buttato li,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ma non si può certo concludere il film in quel modo, troppo frettoloso a mio avviso.
Ho notato anche alcuni richiami a "non aprite quella porta" ad esempio

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER egli si dimena con la falce esattamente come fece Leatherface nella scena finale con la motosega.

baskettaro00  @  24/02/2011 11:26:53
   7 / 10
Buon slasher di Hooper con al centro il proprietario di un sinistro motel che nutre il suo alligatore, cresciuto nel laghetto del Motel, con tutti coloro che avranno la sfortuna di pernottare nel luogo.
Nel cast un giovane Englund, nei panni di un ragazzo attaccabrighe.
Il precedente lavoro del regista, il famosissimo"non aprite quella porta",per me non è stato il massimo, quindi ho preferito questo slasher al film del 1974.
Esclusa la parte centrale che è un po' monotona il film si lascia seguire con tranquillità anche se la trama non è originale e il finale prevedibile.

antoeboli  @  13/02/2011 04:03:28
   9 / 10
alla pari di non aprite quella porta . tobe hooper si conferma un maestro nel creare quel genere di film horror in cui di mezzo ci si trova sempre un motel , una villa un po strana o qualsiasi altro luogo con un atmosfera desolante . se poi avvolto dalla nebbia come in questa pellicola allora è davvero un ottimo risultato . qui vediamo soprattutto robert englund nella sua prima apparizione , ma la vvera star del film e l assassino che dopo jakc nickolson in shining mi sembra sia uno tra i piu pazzi mai visti. psicopatico come non mai , urla e parla da solo uccidendo chi capita nel suo motel . poi se pensiamo sia tratto da una storia vera la curiosità aumenta a dismisura . ovviamente tra i pewggiori difetti del film e che l acqua con il coccodrillo non si vede mai da campo aperto ma sempre in primo piano e l animale soprattutto nelle ultime scene si nota che sia parecchio finto . ma in fin dei conti lo straconsiglio questo film . promossissimo .

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Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  11/02/2011 11:46:15
   6 / 10
Inferiore a Non Aprite Quella Porta, questo è un film che vale soprattutto per l'ambientazione e l'atmosfera che si crea. Tutto il resto è molto di serie B: dagli effetti, alla fotografia, alla recitazione, alla trama. Il difetto peggiore però è la lentezza: è quasi impossibile non addormentarsi. Geniali le canzoncine in sottofondo.

Butterfly Knive  @  24/01/2011 15:10:13
   7½ / 10
dopo il cult Non aprite quella porta, Hooper fa ancora centro con questo suo secondo film in cui rimane ancorato all'atmosfera fatiscente e malsana che regnava sovrana anche nel suo primo lungometraggio..gli atteggiamenti strani dei persinaggi, i loro dialoghi apparentemente senza senso, i colori forti e psichedelici..peccato per la sceneggiatura che già a metà film si perde un pò..comunque è un horror che andrebbe visto poichè è molto disturbante..nel cast anche Rober Englund e la povera Marylin Burns che nei film di Hooper ne passa di tutti i colori! visione consigliata ;)

Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  06/10/2010 16:21:24
   7 / 10
marcio ed inquietante come pochi...un'atmosfera impossibilie da ricreare nel 2010 pur con tutti i possibili supporti tecnologici ed i megabudget!!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  25/07/2010 00:44:23
   7 / 10
Poca tensione rispetto all'esordio di Non aprite quella porta ma nuovamente l'atmosfera sporca e malata che Hooper riesce a creare con maestria. In questo caso si può parlare di un b-movie con riferimenti neanche troppo velati a Psyco,una buona dose di cattiveria a partire dall'ottimo incipit e una trama che procede godibile anche se non è proprio un capolavoro di sceneggiatura. D'altronde non credo fosse quello che Hooper cercava.
La figura di Judd pare scada nel macchiettistico troppo presto, invece vedere Englund senza artigli,cappello e trucco fa un effetto strano.
Comunque è più che passabile,un horror di serie b lurido e onesto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  22/07/2010 14:34:08
   7½ / 10
Mi è piaciuto abbastanza questo film di Hooper, il primo dei "decenti" del regista, dopo i due Masters of Horror e il Custode (e ancora non riesco a capire come possa essere lo stesso regista...). Il film inizia già con un'atmosfera lugubre, e con un omicidio, poi la situazione degenera sempre di più, l'assassino può colpire da un momento all'altro, la trama diventa imprevedibile

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E' ufficiale: Tobe Hooper è un maestro.

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elmoro87  @  19/07/2010 09:23:18
   3 / 10
In questo film io non c'ho trovato proprio nulla... Fa schifo in tutto e per tutto, dalla recitazione, alla regia, agli effetti "speciali", fastidiosissime le urla continue e incessanti che sovrastano anche le voci dei protagonisti per tutto il film... Fastidiosissima pure la colonna sonora, che non è altro che uno sbattere di ferri volti a creare suspance e terrore... Non fanno altro che spaccare la pall.e dopo 5 minuti... Un film molto idiota, di cui io non ne sentivo il bisogno e che sicuramente dimenticherò presto...

Loomis  @  22/03/2010 23:48:31
   7½ / 10
Questo è veramente un film folle, fa rimbecillire anche chi lo guarda.

LEMING  @  04/03/2010 08:08:39
   7½ / 10
In confronto a questo film, Non Aprite quella Porta (dello stesso regista) è un film per educande, cattivissimo, malato, disturbante ed ansiogeno al limite della sopportazione, e per fortuna che è di40 anni fa, questo è un film che anche se uscisse ora spaccherebbe ancora di brutto, molto coraggioso, i pochi diffetti sono i soliti (presenti anche in Non Aprite ..... ......) assenza di suspence, e troppo casino (urla, rumori,pianti), qui almeno non c'è la motosega ma la molto piu inquietante falce, per qui io penso che questo sia di gran lunga il suo miglior film.

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Someone  @  26/01/2010 08:57:35
   9 / 10
Qualcosa di imperdibile per gli amanti dell'horror di serie B.
Marcio, sporco, delirante come pochi. Questo è l'Hooper che ci piace. Un plauso alle bizzarre scelte cromatiche ed ai sottofondi radiofonici country, che rendono il tutto ulteriormente estraniante e malato.

Grazie per questo incredibile viaggio nella follia, geniale Hooper!

bulldog  @  16/07/2009 00:36:33
   8 / 10
Il migliore di Hooper assieme a The Texas Chainsaw Massacre

Drugo.91  @  21/05/2009 09:16:52
   5 / 10
peccato che Hooper non sia riuscito a fare bene come il predecessore, la trama di questo film non ha niente di originale, e il fatto che al posto della famiglia cannibale ci sia il coccodrillo e lo zoppo proprietario di un motel non spaventa e diventa a tratti noioso e ripetitivo, bravi gli attori..sebbene il film non sia una chicca, per gli amanti dell horror è comunque una tappa obbligatoria

pinhead88  @  17/02/2009 17:33:42
   4½ / 10
l'idea era senz'altro affascinante,anche se non molto originale,ma è strutturata in modo pessimo,malsfruttata.la storia è raccontata in modo noioso e piatto da non coinvolgere a dovere lo spettatore,e così anche gran parte della tensione va a farsi fottere.la fotografia è sporca,ma è sicuramente un connubio perfetto con questo genere di pellicole,per creare maggiormente quell'atmosfera malsana tipica di quei "filmacci" anni '70,infatti è una delle poche cose che non penalizzo.inutile dire che sia una trashata alla Hooper.per il resto che dire..delusione.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  24/01/2009 10:35:37
   8 / 10
Un film interessante al di là che possa sembrare senza senso. Prevedibile già dal titolo, è "Psyco" rivisto da Tobe Hooper, dall' atmosfera barocca come non mai. Forse il film più claustrofobico di sempre perché anche in quei pochi momenti negli esterni si vede e si sente che siamo comunque all' interno di un teatro di posa; e il più asfissiante per l' incessante stridìo che accompagna il film per tutta la sua durata, tanto che lo sconsiglio per chi soffre d' asma o attacchi di panico. Come detto può sembrare un film inutile o compiaciuto, ma "Quel Motel Vicino Alla Palude" è una convincente rappresentazione della feccia. Tutto qua.

gasy  @  27/12/2008 15:15:21
   6½ / 10
é uno stile eccessivamente pesante (alla fine avevo mal di testa) non perchè sia eccsivo sul piano visivo (anche se è tosto) ma perchè ha un protagonista, una scenografia e una fotografia veramente malata. é impossibile non dare la sufficenza ad un film che comunque è discretamente disturbante.

Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  08/06/2008 14:27:26
   7½ / 10
Secondo a "Non aprite quella porta", ma di gran lunga uno dei migliori del regista. Inquietante e a tratti divertente, ironico e con personaggi riuscitissimi. Alcune situazioni sono al limite dell'assurdo. Ninete di eccezionale ma lo smalto si intravede.

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The Monia 84  @  09/02/2008 20:13:22
   9 / 10
Ah mitico Tobe
Un horror con sequenze da manuale, ambientato in un motel, appunto vicino alla palude, inquietante con delle sequenze da star male dalla strizza (su tutte quella del povero cagnolino...)
Un horror intelligente, cupo e sadico: Whitman è un compendio di delirio mentale e cattiveria pura. Un villain proprio al bacio.
E anche il crocodile fa la sua porca figura :)

marfsime  @  22/01/2008 14:56:06
   7 / 10
Un buon horror..la trama è parecchio esile però l'ambientazione del motel vicino alla palude, la nebbia e tutto il resto rendono al film un'atmosfera decisamente inquietante. Ottima l'interpretazione del propietario del motel, l'unico degli attori che si salva. Un film che si può guardare senza troppe pretese comunque.

Voto:7

Trash A Go-Go  @  12/10/2007 16:49:42
   6 / 10
Hooper ha esordito alla grande poi ha continuato la carriera con pellicole tra il mediocre e il pessimo

Invia una mail all'autore del commento click  @  24/09/2007 18:15:04
   4½ / 10
Film culto di seconda generazione degli anni 70, inspiegabilmente apprezzato da molti. E' in realtà un film poco più che mediocre: i movimenti di camera sono pessimi, la recitazione è sotto i livelli di guardia, la storia, oltre a non essere affatto originale, è raccontata in modo noioso e ingarbugliato. La povertà di mezzi tanto esibita non giustifica la sciatteria della messa in scena e è evidente che finchè si trattava di far rincorrere due attori in mezzo ai boschi e farli urlare fino allo sfinimento, Hooper pareva un genio, poi, quando gli è stato chiesto di mettere un po' più di carne sul fuoco, s'è rivelato per quello che era: un paraculato.

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Dick  @  25/08/2007 20:26:39
   7½ / 10
Parabola sulla vioelnza insita nella civlità statunitense tutto sommato godibile.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  11/05/2007 13:18:01
   5½ / 10
a me ha convinto poco...
non ho trovato nulla di cosi tanto spaventoso o riuscito...anche la scelta del coccodrillo non mi ha convinto!
poi vorrei capire come fa a campare uno che ha un motel in un posto cosi isolato e che tratta in questo modo i clienti!

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Ultima risposta 25/09/2007 09.53.08
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bussisotto  @  09/05/2007 13:45:09
   6 / 10
Sarò un pò controcorrente rispetto alla media generale, ma ho trovato il film piuttosto noioso, nonostante alcune sequenze decisamente inquietanti.
I dialoghi sono bruttini, gli attori non tutti convincenti.
E' una pellicola sporca, scorretta, molto in là rispetto alla realtà cinematografica degli anni '70, ma anche molto approssimativa nella realizzazione.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/04/2007 22:56:17
   7½ / 10
Ovvero quando Tobe Hooper riusciva a confezionare ottimi film horror come questo. Non sempre il film riesce a mantenere una tensione costante, ma tuttavia bisogna ammettere che riesce a raggiungere in certi momenti degli ottimi picchi di adrenalina (vedere William Finley). E' un vero peccato che con lo scorrere degli anni Hooper non ha mantenuto questi livelli (o almeno solo in parte).

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  06/02/2007 00:39:28
   8 / 10
Questo film è l'ennesima conferma che gli anni Settanta ci hanno regalato davvero dei film perversi e allucinanti. Anche questo horror con effetti speciali grossolani e scenografie da luna park, riesce a trasmettere quell'angoscia propria dei film horror di questo periodo. Lo consiglio vivamente per chi è alla ricerca di quelle atmosfere rarefatte e luride proprie dei film di Hooper, che si diverte a giocare senza pietà con le paure dello spettatore.

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  24/01/2007 22:04:27
   9 / 10
Prima di votarlo volevo rivederlo , Tobe Hooper ,Tobe Hooper ,Tobe Hooper, dopo Non Aprite Quella Porta un altro gioiellino del cinema Horror. Inquietante dall'inizio alla fine , quelle urla mi hanno fatto impazzire , ci sono delle scene veramente ben fatte . Un horror psicopatico ai massimi livelli , per chi vuole passare 90 minuti di pura tenzione .
Chissà se Tobe Hooper ci regalera di nuovo una pellicola del genere .



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Ultima risposta 05/02/2007 13.08.42
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marco86  @  24/01/2007 10:44:37
   7½ / 10
ottimo film dalle intriganti atmosfere firmato Tobe Hooper.il personaggio principale immagino sia un omaggio allo Psyco di hitchcock.
bella soprattutto la fotografia.il finale,però,è forse un pò troppo frettoloso.

Living Dead  @  12/01/2007 18:30:14
   8½ / 10
Ma bellissimo!
Non ci speravo molto, e invece si è rivelato un ottimo horror!
Bravi tutti gli interpreti, a partire dal protagonista e ottimi gli effetti considerando l'anno!
La tensione c'è, e alcuni momenti sono davvero memorabili. Lo consiglio a tutti gli amanti del genere!

La frase "Sono Buck e voglio fare l'amore" mi ricorda molto "Mi chiamo Buck e sono qui per fottere" da Kill Bill Vol.1..

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Ultima risposta 24/01/2009 12.58.28
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Sig. Chisciano  @  25/12/2006 22:04:20
   8 / 10
Un bellissimo film horror, molto molto sporco tendente al sudicio lisergico. Caratteristiche intrise in tutta la pellicola e, identificabili in maniera assoluta nel protagonista. Questa coerenza visiva e caratteriale è senz'altro sintomo di un film di valore. Rober Englund alza il valore del film non tanto per l'interpretazione, ma semplicemente per un valore affettivo che tutti gli appassionati del genere hanno verso di lui.

Norman Bates  @  15/12/2006 19:06:20
   7 / 10
è un classico film degli anni 70, senza una storia, senza trama, e senza curarsi troppo dei dialoghi. la regia non è granchè, infatti secondo me Hooper, è sopravvalutato, a parte infatti "non aprite quella porta", gli altri suoi film sono stati deludenti, come dimostra questo film, ma si merita comunque un 7, perchè nel complesso si riesce a guardare, e gli effetti sono abbastanza buoni.

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Ultima risposta 25/08/2007 20.33.17
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  12/12/2006 21:46:37
   7 / 10
Anche se il personaggio di Judd - piuttosto convenzionale - rischia sempre di scivolare nella macchietta, il film è davvero inquietante: una metafora neanche tanto celata del moralismo di provincia attraverso la figura "animale" del "giustiziere/fustigatore".
Evidenti riferimenti a Psycho e ad altri film, ma Hooper riesca a realizzare un'ottimo b-movie, con un tocco individualista e personale piu' che dignitoso

Hugolino  @  04/09/2006 20:14:52
   7½ / 10
Senza dubbio molto intrigante e pazzo, ma il film pecca nel ritmo e nella storia abbastanza monotona e dal finale intuitivo sin dall'inizio...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  18/08/2006 01:14:02
   9½ / 10
il secondo capolavoro di hooper.dopo il magnifico esordio di texas chainsaw massacre firma questa perla dai colori psichedelici.
questa è pure la seconda escursione di tobe nel marciume,è proprio la parola adatta,della provincia americana,nei suoi eccessi e nei suoi eccessivi abitanti.
un capolavoro di livello assoluto.purtroppo l'hooper geniale finisce qui.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  04/07/2006 18:57:47
   7 / 10
Un bel horror con un attore protagonista davvero eccellente nella parte. Ad accentuare la pazzia del protagonista, i colori (il rosso in particolare) sono ottimamente utilizzati. Credo di essere uno dei pochi che preferisce questo film a "Non aprite quella porta".

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Ultima risposta 18/08/2006 01.16.00
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clone 1975  @  13/06/2006 14:07:55
   7½ / 10
da appassionato di film splatter anni 70,ho dovuto meditare molto sul mio voto.certo il film incarna in se una pazzia allucinante ed un'atmosfera davvero tenebrosa,nonostante questo l'ho trovato troppo lentuccio in alcune circostanze,del maestro tobe ho preferito non aprite quella porta,cmq senz'altro un bel film

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  18/04/2005 17:49:29
   8 / 10
Superbo e inquietante horror del regista di "Non aprite quella porta", tipically anni '70, dove ripropone le stesse tematiche e la stessa situazione, ambientandole stavolta in un motel lontano dal mondo abitato (come nel nuovo e bello "Toolbox murders"), giocando magistralmente con le regole del genere horror.
Molto bravo è il protagonista, anche se nessun personaggio di questo genere sarà mai inquietante come il Joe Spinell "Maniac" di William Lustig. Quello solo a vederlo metteva i brividi e sembrava un vero schizzato.
In una piccola parte all'inizio compare anche Robert Englund, futuro Freddy Kruger.

Tobe Hooper poi ha perso il suo tocco e ha fatto una serie infinita di scemenze. Ma alcuni film horror (dopo il capolavoro del suo esordio, "non aprite quella porta - the Texas Chaisaw massacre") rimangono veramente memorabili. Come questo e "il tunnel dell'orrore".

Direi un voto di + rispetto al precedente di Paul, se lo merita decisamente.

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Ultima risposta 25/08/2007 20.35.06
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento paul  @  18/04/2005 17:20:54
   7 / 10
Dopo l'inaspettato successo ottenuto con "Non aprite quella porta" Tobe Hooper ci riprova e fa centro di nuovo. Ancora una volta il ritratto di un'altra America, depressa ed emarginata. Il protagonista è davvero stupefacente nella parte dello psicopatico, la fotografia e la scenografia notturna rendono bene l'atmosfera di pazzia. Come il precedente film, non ci troviamo nelle coste statunitensi, o in Florida, o in qualche metropoli conosciuta: siamo nell'Arizona profonda, quasi dimenticata dal tempo.

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