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Dice che era un demonio e veniva, veniva dal mare...
Bisognerebbe far presente ai registi che intendono girare un film, e poi spacciarlo per un horror, che non possono permettersi di scadere nella banalità e, soprattutto, non possono far passare un'ora abbondante senza che accada nulla di sostanziale, specialmente se il film dura 80 minuti. E servono a poco gli ambienti ricreati in stile SILENT HILL, se non vengono corroborati da scene di un certo impatto tensivo, limitando quella che potenzialmente poteva essere una storia più convincente, nonostante la scarsità di idee originali, che avrebbe potuto dare e fare qualcosa di più incisivo. Cast senza infamia e senza lode.
Offseason è un film parte con uno spunto semplice ma efficace. Riesce a creare un buona atmosfera misteriosa che avvolge la vicenda nel quale viene catapultata la protagonista. Lo sfondo della città deserta sotto un cielo plumbeo e grigio dimostra una certa brillantezza, solo che pur nella sua brevità questo film tende ad essere ripetitivo, riproponendo comunque una buona messa in scena ma nella sostanza monco dal punto di vista narrativo. Per dirla in due parole, è il classico caso di una trama esile a cui si allunga il brodo. Di conseguenza pur mostrando affinità visive a Silent Hill ed ai racconti di Lovecraft (La maschera di Innsmouth) è un film che girà su sè stesso perdendo progressivamente brillantezza.