marilyn ha gli occhi neri (2021)

Marylin ha gli occhi non è un film che parla di un percorso di guarigione completa da un disagio psichico più o meno grave, ma è quello di ottenere la consapevolezza di poterci convivere e trasformare quella che è una debolezza in un punto di forza che in qualche modo, anche il più bislacco, può aiutare a rirpendere il contatto con gli altri. Non è facile fare un film del genere e Godano riesce a bilanciare il tono leggere della commedia con il dramma della problematiche. In tempi abbastanza recente c'era riuscito magnificamente Manfredonia con Si può fare e Godano ne recepisce bene la lezione di quel film. Accorsi e la Leone si miscelano molto bene e si vede che c'è un buon affiatamento reciproco. Inoltre la presenza di buoni personaggi di supporto aiutano il film nella sua discreta riuscita.

Al netto delle interpretazioni di un cast abbastanza convincente c'è però una sceneggiatura che pare un po' forzata, con dinamiche ed espedienti che non sembrano convincere più di tanto.
La narrazione è abbastanza lineare, discretamente ritmata, cast e regia fanno la loro parte nel cercare di instillare sensazioni positive in un racconto di vita psicologicamente difficile e tutto sembra filare tranquillamente, tanto da assicurarsi la sufficienza.

Sceneggiatura poco credibile ma tutto sommato guardabile, macchiette godibili, in un film atipico per il panorama (scadente) del cinema commedia italiano.
Ottime prove per Accorsi, Leone ed un po' tutto il cast.

Un film che non è troppo convenzionale per i canoni italiani, tratta un tema delicato come quello dei pazienti psichiatrici. Il tentativo però di far diventare un film che potrebbe essere drammatico una commedia non è del tutto riuscito, non si ride granchè e non ci si commuove granchè...risulta un pò ne carne ne pesce, ciò che invece resta impresso è l'ottima prova sia di Accorsi che della Leone. Guardabile soprattutto grazie al cast.

Il contesto psichiatrico può essere raccontato in tanti modi, ma se la casa di produzione è quella di Rovere e Sibilia ("Groenlandia"), allora si ha la certezza che arguzia e sensibilità verranno rimpiazzate dalla furbizia: macchiette inverosimili affogate in un melò televisivo.

Grandissimi attori ma il film non coinvolge per niente.
Eccessivamente lungo e troppo noioso.

Un po' dramma (comunque non originale) e un po' commedia (altrettanto), decisamente lungo e scontato non offre mai uno spunto di originalità, un'invenzione.
Non affonda solo per le prove di Accorsi (come sempre) e della Leone (sorpresa).

Bravi Stefano Accorsi e Miriam Leone nella caratterizzazione dei loro personaggi; ma il film nel complesso non convince in pieno. Trama a tratti poco credibile e che alla lunga annoia.

Una buon soggetto ma, interpretazione a parte, il tutto lascia poi a desiderare... la trama è scarna, poco coinvolgente, poco credibile... piano piano cresce la noia...

non mi aspettavo una Miriam Leone così brava a recitare, anche Accorsi se la cava bene visto il ruolo non facile. La sviluppo del film in sè lascia un po' a desiderare sia per coinvolgimento che per originalità, buona l'idea di base ma si poteva fare meglio.