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Ben fatto e scenari ben ricostruiti , scenggiatura un pò troppo dilatata e debole nella prima parte , difetto trascurabile perchè ammaliati dalle grandi prove di O'toole e Sharif . Interessante l'idea di mischiare un fatto importante come l'operazione Valchiaria a una vicenda di omicidi inventata e fantasiosa.
Giallo in contesto bellico ossia un film diverso dal solito. Certamente un buon cast per il 50% con un Peter O'toole fuori di testa, buone scenografie ed un intreccio non male. Peccato per la durata e per una sceneggiatura che mette troppa carne al fuoco.
E' un film che nel complesso funziona; la storia scorre in modo abbastanza agile in tutta la durata e gli attori recitano in modo disinvolto, specie O'Toole, Pleasence e Noiret; un po' meno convincenti, sono Sharif e Tom Courteney. Per quanto riguarda la ricostruzione storica, anche questa molto accurata, con pregiati costumi e ricche scenografie, ben ricostruite. I punti deboli del film sono lo stile un po' troppo distaccato, che rende la pellicola poco incisiva, il mescolare troppi avvenimenti in un colpo solo (come si suol dire, troppa carne sul fuoco: es. la cospirazione Valchiria di cui Pleasence era membro, contro i delitti delle prostitute) e sopratutto il finale. Il resto è molto accurato, ma troppo freddo, come lo è lo stile di Litvak. Resta comunque un prodotto discreto, curioso ed anche abbastanza riuscito, nel mescolare il noir al genere bellico.
Atipico giallo che mescola omicidi, detection e storia, con in sottofondo uno dei momenti cruciali della 2^ guerra mondiale: l'operazione Valkyria. Peccato per una regia un po' ingessata che non sfrutta del tutto il potenziale della vicenda e l'ottimo cast. Lo sviluppo non sempre è dosato benissimo, ma la il film avvince fino allo scioglimento finale un po' prevedibile.
A metà strada tra un film bellico ed un giallo, la notte dei generali conta però di più come film storico: è infatti mirabilmente ambientato durante la seconda guerra mondiale e racconta in particolare della famigerata operazione Valchiria, ovvero il fallito attentato perpetrato ai danni di Hitler. Ma conta soprattutto per l'interpretazione magistrale di O'toole, memorabile nel rendere il suo personaggio sinistramente ambiguo. Deboluccio nel finale, ma porta benissimo i suoi ormai 45 anni!
Media immeritata qui su FS per un film che è quasi la fine del mondo. Dopo più di quarant'anni conserva ancora tutta la sua potenza e sempre la conserverà, per niente banale l'idea di ambientare un thriller durante la II Guerra Mondiale, attori che fanno a gara a chi è più bravo e dialoghi ammalianti. Gioiello.
Palesemente ispiratosi, almeno nelle atmosfere, a “M” di Lang, Litvak cerca di dare a questo strano film giallo/bellico un’impronta espressionista riuscendoci però solo in parte. Troppo penalizzato da un racconto che non brilla certo per agilità, spesso perso in divagazioni superflue, incerto nel delineare la psicologia dei personaggi e privo della necessaria suspense. A livello estetico comunque lascia il segno, girato senza risparmio di mezzi, non sono poche le sequenze spettacolari, e O’Toole offre una delle sue migliori interpretazioni di sempre.
Superato un certo smarrimento nel vedere Omar Sharif (egiziano) nei panni di ufficiale tedesco (anche se Heston non era certo molto credibile come messicano nell'Infernale Quinlan....). il film di Litvak scorre in maniera fluida e leggera per tutta la durata del film, magare con qualche digressione di troppo. Ottima l'interpretazione di O'Toole, come la ricostruzione dell'epoca.