Ragazza povera sposa un ricco editore, ma la famiglia di lui le rende la vita un inferno. Si ribella, se ne va e accetta la corte di un giovane medico.
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Dalla storia non particolarmente originale ma dalla narrazione vivace e dal ritmo costante,aspetti che rendono gradevole la visione. Ben diretto,brava la Rogers ( che verrà premiata con l'Oscar),cast maschile meno incisivo. Non male,degno di una visione.
Ieri, per puro caso, mi è capitato di vedere questo vecchio film. Non fatevi ingannare dal sentimentalismo della vicenda, perché è una storia molto Progressista nello script, e racconta tanti temi sociali, dall'emancipazione femminile all'arrivismo Sociale, del resto il produttore era il discusso Dalton Trumpo. Tutto il film regge sulla prova magistrale della Rogers, e sulla sua "proibita" maternità, ma per una volta o per fortuna il Colpevole di tutto è un uomo con le sue promesse al vento. Rispecchia tutto anche l'epilogo, che mostra in modo commovente il dolore interiore di una donna abbandonata.
Per Ginger Rogers l'oscar per la migliore attrice non un fu un punto d'arrivo ma di partenza. Conclusa (o quasi) l'esperienza con il compagno di musical Fred Astaire, la Rogers si impegnò molto per farsi apprezzare come attrice impegnata e l'oscar per KITTY FOYLE fu il giusto riconoscimento per le sue doti di versatilità e impegno. Il film diretto da Sam Wood è una dramedy sentimentale dove prevale il sottile ma doloroso "gioco" amoroso a tre, in cui inevitabilmente qualcuno si farà male e qualcun altro invece troverà la propria strada. La Rogers, qui davvero di una bellezza abbacinante e di un fascino sconvolgente, dà il meglio di sè alternando momenti sentimentali spensierati con altri più intensi e sofferti, ben assistita da due interpreti maschili degni di apprezzamento, anche se forse non all'altezza della loro talentuosa collega. I dialoghi si fanno sempre più serrati, tratteggiati da fine ironia e da una spigliatezza evidente, merito di una sceneggiatura abbastanza solida e senza ripetitività esasperanti e il ritmo della narrazione non conosce pause inutili, permettendo una visione lineare e coinvolgente. Buona anche la regia. Forse non un capolavoro ma un film gradevole, meritevole di essere riscoperto e visionato.