Questa volta la missione di Bond (Pierce Brosnan) è quella di proteggere Elektra (Sophie Marceau) la bellissima figlia del magnate del petrolio, Sir Robert King, recentemente assassinato da un famoso terrorista internazionale.
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Non ci siamo, togliendo a questa pellicola l'ottima canzone dei Garbage sull'intro e le buonissime interpretazioni della Marceau (bellissima) e di Carlyle, non rimane altro che un Bond noioso ed eccessivamente prevedibile, dalla regia monotona e invadente. Anche la Dench sembra sottotono e questo è tutto dire, poche sequenze funzionano davvero e del suo alter ego letterario se ne perde completamente la traccia. Più che una Spy-story sembra un film di fantascienza che si può racchiudere in una parola, eccessivo. Eccessivo nei dialoghi ( non nella loro lunghezza ma nel loro contenuto, Bond sembra quasi la caricatura di se stesso), nelle scene d'azione, nelle esplosioni, nell'intrigo. Mi spiace, ma non trovo nemmeno Brosnan molto indicato per la parte, avrebbe dovuto costruire su di lui una serie con un Bond meno indistruttibile, magari più calcolatore e meno Messia ( andiamo alcune delle cose che fa vanno ben oltre le più rosee aspettative di diversi super eroi). Direi che l'ultimo con Daniel Craig gli è nettamente superiore in ogni aspetto e sorvolo totalmente sulla pessima e discutibile apparizione ( minima fortunatamente) della Cucinotta.
" Ti avrei regalato il mondo..." " Il mondo non basta. "