Di ritorno dalle vacanze, Reggie scopre che il marito è stato assassinato. Un uomo affascinante conosciuto in villeggiatura, Peter, le offre il suo aiuto. Gli amici del defunto cominciano ad angosciarla con richieste di denaro poco ortodosse e anche Peter sembra ora meno amichevole di quanto aveva dato a vedere.
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Col volto di un film Hitchcockiano rielaborato, "Sciarada" calibra con equilibrio ed incertezza commedia e thriller, offrendo una divertente e sentimentale storia d'inganni e doppi giochi. Le menzogne e le false apparenze iniziano quando Reggie scopre che, dopo la morte del marito, dei gangster pericolosi stanno cercando una valigetta contenente una quantità notevole di denaro. Quando, però, i gangster chiedono la valigetta alla donna, quest'ultima chiede aiuto a Peter, un uomo conosciuto da poco che si è proposto di aiutarla. L'escalation di colpi di scena in cui le maschere caleranno una dopo l'altra è accompagnata da un buon ritmo frenetico e misterioso. Con un assetto esagerato, che sfocia nel ridicolo, ed un aspetto grottesco, che si trasforma in stravaganza, il film gira bene grazie ad una regia elegante, un montaggio buono, un ottimo cast e a delle musiche fantastiche. Se alla partenza il film è una pellicola di fisionomia Hitchcockiana, alla fine si giunge ad una commedia sentimentale e parodistica, tutto meno che omaggiante (viste le allusioni al regista). Il film appassiona ed intrattiene moderatamente, grazie ad una tonalità scanzonata ed esuberante che complessivamente funziona.