Il film ripercorre, con una serie di flashback, la vita di Pu-Yi, l'ultimo imperatore della Cina: da fanciullo cui tutto era dovuto, essendo figlio del Cielo, a re fantoccio del ""Manciukuo"" in mano ai giapponesi, a prigioniero dei campi di rieducazione politica ai tempi di Mao, dopo un periodo passato in Siberia ostaggio dei russi. Fino alla anonima morte, avvenuta durante la rivoluzione culturale.
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Nel panorama dei cineasti italiani solo Sergio Leone poteva vantare una perizia tecnica e un senso dello spettacolo come quello di Bertolucci.Capolavoro veramente eccezionale.Molto bravi anche gli interpreti con la grande classe di Peter O'Toole.D'altronde quest'uomo a trentun'anni gia firmava pellicole come Ultimo tango a Parigi.Con questo non aggiungo altro.