Joker è noto per essere uno dei nemici storici di Batman. Ma la storia del suo alter ego Arthur Fleck rivela come un uomo trascurato dalla società possa riversare tutta la sua grinta in qualcosa che sarà di futuro monito per tutto il mondo.
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Interpretazione magistrale di Joaquin Phoenix. Rendere credibile un pazzoide, un emarginato, e raccontarne la vita drammatica, non è facile. Se poi, tramite l'interpretazione, si arriva a comprendere e quasi a parteggiare per questo pazzoide dalla vita miserabile, tra bugie, malattia mentale e voglia di essere di più di un puntino nell'universo (fantasticando anche, e tanto, di essere quello che non si è), vuol dire che siamo al vertice massimo della recitazione. Già questo basta per guardare questo film. Oltre a questo... beh, in tutta sincerità c'è veramente molto, molto poco. La storia, in fondo, è pressoché inesistente e, se devo dire la sincera verità, a volte ho leggermente faticato per via dei ritmi -comprensibilmente, per carità- lentini. Il quadro sociale che gira attorno ad Arthur è quasi ridotto ad un orpello, per quanto ben tratteggiato, e sarebbe stato interessante dedicargli più tempo. Un ottimo film, tuttavia, sicuramente da vedere. Non sono d'accordo, però, nell'averlo chiamato "Joker". Con la sua controparte fumettistica c'entra zero, e forse sarebbe stato meglio farlo completamente slegato, compreso il coinvolgere Wayne. Altrimenti, va anche bene, ma Joker setta standard molto alti per le aspettative su futuri film che coinvolgano ancora il personaggio di Joker, tra cui Batman. Sarebbe fantastico vedere una serie di cinecomics ad alto contenuto qualitativo e drammatico come questo, anziché la sbobba propinata finora. Staremo a vedere.