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sono andata a vedere INLAND EMPIRE con enormi aspettative in primo luogo perché viene da uno dei registi che amo di più in assoluto...purtroppo sono delusa...di certo per me il suo capolavoro resta MULHOLLAND DRIVE a poca distanza seguito da ERASERHEAD, CUORE SELVAGGIO ed ELEPHANT MAN...lascio a chi è più intelligente di me la comprensione del testo e dei moltreplici sottotesti di quest'opera di certo sconvolgente come solo Lynch riesce ad essere. Gli incubi che ho avuto la notte seguente alla visione sono la prova di quanto Lynch con le sue atmosfere inquietanti riesca a toccare profondamente lo spettatore...infatti pur avendo compreso molto poco della storia sono uscita dal cinema disturbata ed angosciata e questo è sicuramente un fatto innegabile...il punto è che riducendo la comprensione secondo me si riduce anche il coinvogimento emotivo...il tentativo di ipnosi iniziale messo in atto attraverso lo sguardo e le parole della vicina di casa di Laura Dern - eccezionale attrice quest'ultima e strepitosamente diretta - riesce fino ad un certo punto perché quando si inizia a cozzare con la totale astrattezza ed il surrealismo fine a sé stesso delle immagini ci si sveglia e ci si distrae e, purtroppo, ci si annoia anche...ci sono dei momenti intensissimi e meravigliosi ed altri davvero, almeno per me, insostenibili (il lungo sproloquio della coreana durante l'agonia della Dern ed il numero di ballo dei titoli di coda)...la perfezione del cinema Lynchiano secondo me è altrove...