A Melanie piace flirtare e avere piccole relazioni. Suo marito Victor sembra sopportare le sue buffonate con la massima calma e nonchalance. Questa impressione si rivela sbagliata, anzi molto sbagliata
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Uno di quei film francesi pragmatici ed asettici. E' quasi schematica la rappresentazione di una storia drammatica che si impantana nel giallo; un marito geloso di una moglie che a sua volta pare vendicarsi dell'infelicità in cui l'uomo l'ha reclusa. C'è una analisi di un rapporto da una parte malato ma che dall'altra non riesce a staccarsi dalla sicurezza di una famiglia che nel bene o nel male deve rimanere unita. Tutto quello che succede è visto attraverso il filtro della pacatezza e del perbenismo borghese dove la parola d'ordine pare essere: "lasciamo che le cose rimangano come sono". E' una pellicola molto lenta, non certo scorrevole e complessa nei contenuti; a mio parere è proprio la caratteristica di essere lapidaria e cinica che la rende unica....e poi c'è Isabelle Huppert la cui presenza è a dir poco dirompente mentre Trintignant costituisce sempre una sicurezza.