Recensione io la conoscevo bene regia di Antonio Pietrangeli Italia 1965
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione io la conoscevo bene (1965)

Voto Visitatori:   8,52 / 10 (27 voti)8,52Grafico
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film IO LA CONOSCEVO BENE

Immagine tratta dal film IO LA CONOSCEVO BENE

Immagine tratta dal film IO LA CONOSCEVO BENE

Immagine tratta dal film IO LA CONOSCEVO BENE

Immagine tratta dal film IO LA CONOSCEVO BENE

Immagine tratta dal film IO LA CONOSCEVO BENE
 

Gli anni del boom sono quasi un ricordo ma l'Italia vampirizzata esiste già: specchio di un futuro ahimè sempre più diffuso nei decenni successivi, squallidi personaggi si muovono e agiscono con l'aria di chi paventa già la prossima, definitiva, riabilitazione, o peggio la conseguente credibilità. E' strano che nello stesso periodo del film di Pietrangeli, che racconta l'"odissea" (fuga dai sogni di provincia) di una ragazza di campagna alle (ine)sperienze della città un film altrettanto "corale" e di costume, altrettanto pungente e satirico, fosse "Signore & Signori" di Germi, il contraltare antiborghese sui vizi deformi del popolo veneto. L'immagine è quella, moderna e antica insieme, della Mitologia del successo, quando oggi una ragazza come Adriana, vinte le illusioni di un'universo tanto stereotipato quanto falso (ma chi ci bada più ormai?) potrebbe realmente farsi strada. Non è tutta questione di apparenza, nè di perseguire degli obiettivi Adriana non è certo una creazione da laboratorio ma una ragazza che mantiene - con la sua apparente superficialità (che paradossalmente è voglia di vivere) tutta la dignità di tante imbarazzanti e traumatiche rinunce. Si "affida" agli altri soltanto per trovare la via di fuga impossibile da un mondo che ha già l'imperdonabile colpa di aver ucciso i desideri e le ambizioni di ciascuno. Per questo Adriana non è la Valentina che in un recente film di Muccino svuota tutti i meccanismi del business a suo favore.

Gioca, in tutto cio' la reticenza del mondo contadino, incapace a cogliere le inquietudini giovanili e il desiderio di librarsi in volo da una gabbia già incontestabilmente demodè ma fiera. Gioca a suo (s)favore il moralismo provinciale della famiglia, davanti a cui lei non si presenta come "star" ma specificatamente come "sgualdrina" (equazione che somma star-system e abbienza nella stessa terminologia secondo certi criteri). Un frutto puro, che non sta in un letto (come suggerito da un crudele spot di repertorio che storpia alacremente la sua immagine) "per lavorare". Bambola smarrita nel cuore della Capitale, pero' si butta da un'uomo all'altro, esalando promesse non mantenute e cercando disperatamente di trovare un'amore vero, una dimensione il più possibile vitale dall'illusione amara di dover crescere troppo in fretta, e incautamente. Sfilano, nel film, oltre a un'inconsueta galleria di personaggi spregevoli, vittime della stessa "tratta", segno irrequivocabile delle mutazioni temporali e di costume: come Baggini, ex guitto da avanspettacolo ridotto a patetica maschera di se stesso, interpretato da un superbo Ugo Tognazzi ("Nastro d'argento" come miglior attore non protagonista del Sindacato Giornalisti Cinematografici). Esemplare, in questo senso, è la festa organizzata dal press-agent Morganelli: i Vitellismi cedono il posto a una classe abbiente, disinvolta e meschina, con cui Franco Fabrizi conferma la capacità di rendere con insolente efficacia personaggi sgradevoli e negativi; il beffardo sarcasmo di Enrico Maria Salerno nei panni di un'attore ("quello lì l'ho lanciato io" suggerisce Tognazzi-Baggini prima della vorticosa, umiliante mise in scene del treno), il pubblicitario imbroglione Cianfanna di Manfredi.

Una galleria di "mostri" della Prima Repubblica, ove il personaggio della Sandrelli sembra alleggiare, un numero tra i tanti, come se le loro squallide vite sfiorassero appena la sua. La capacità di Pietrangeli è dunque filtrata sia un'acuta e modernissima indagine "umana" sul mondo dello spettacolo passato presente e futuro, sia dall'evidenziare quanto l'eterno Mito dei comprimari (la Minoranza, i destinatari del mondo, democraticamente è ancora così purtroppo) sfugga socialmente alle regole dello script. Di conseguenza, solo quando vediamo Adriana combattere contro i suoi sogni e ritornare smarrita, solo allora imponiamo la sua presenza: sembra indifferente alla vita ma non lo è, arriva ad abortire, non vede e non ascolta forse l'unico uomo - che per principio è l'unico che puo' darle la pur modesta felicità che cerca e farla scendere dall'epirea rappresentazione di una Farsa Celebrativa, cioè il meccanico Franco Nero. Si ritrova dunque in quel ben poco vistoso ma straziante angolo di solitudine quando le lacrime le riportano la consapevolezza dei tradimenti, degli inganni, o di quanto potere e fragilità vadano di pari passo (dai flirt con uomini senza futuro, alle relazioni ehm sociali con chi promette il futuro che non c'è). Il tutto attraverso l'omologazione popolare che è anche il mondo della canzonetta, vettore spensierato di un'epopea - i tardivi anni sessanta - finalmente omessa dalla sua logorante agiografia nostalgica (stemperata di recente in un recupero patinato e snobistico da autori come Ozon). Un'opera fortemente teoremica ancor oggi, che ha avuto al cinema infiniti tributi. L'ultimo, il più commosso, quello di Marco Tullio Giordana, nella conclusiva mediazione esistenziale del tormentato Matteo. Come Adriana, spinto dal cuore a cercare il vuoto. Chi per troppo amore (Adriana) chi per un'incombente perdurante aridità (v. La meglio gioventu'). Ma pochi hanno avuto modo di notarlo:non avranno "conosciuto bene" questo film o rimosso volutamente - chissà - le colpe per cui Pietrangeli ha così creato e distrutto per noi questo bellissima chimera femminile.

Commenta la recensione di IO LA CONOSCEVO BENE sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di kowalsky - aggiornata al 06/05/2005

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

100 di questi anni30 notti con il mio exa different mana real paina working manamichemaianoraapril, come she will
 NEW
arsaattack on titan: the last attackbastion 36berlino, estate '42biancaneve (2025)black dogblack mirror - stagione 7blur: to the endbridget jones - un amore di ragazzocarlo mazzacurati - una certa idea di cinemacharlotte, una di noicherry juicecloudcome se non ci fosse un domani (2025)death of a unicorndi noi 4diciannovedreamsdrop - accetta o rifiutae poi si vedeeden (2025)elfkins - missione gadgeteyes everywherefamiglia imbarazzi - la maledizione dello zoccolofiume o morte!follementeg20gen_generazione romanticagioco pericolosoglobal harmonyguglielmo tellguida pratica per insegnantiheretichokage - ombra di fuocohollandi colori dell'anima - the colors withini peccatoriil bambino di cristalloil caso belle steineril complottistail critico - crimini tra le righeil migliore dei maliil mio amore, ti fara' sparireil nibbioil seme del fico sacro
 NEW
in viaggio con mio figlioio non sono nessunoio ti conosco
 NEW
julie ha un segretokaiju no.8: mission reconla casa degli sguardila citta' proibita (2025)
 NEW
la fossa delle mariannela gazza ladrala storia di patrice e michella vita da grandil'albero (2025)
 NEW
l'amore, in teoriale assaggiatricile donne al balcone - the balconetteslee millerl'erede (2025)l'orto americanolove (2024)l'ultima sfida (2025)mickey 17misteri dal profondomoon il pandamr. morfinamuori di leinella tana dei lupi 2 - panteranoi e lorononostanteoperazione vendettaopus - venera la tua stellapaddington in peru'prophecypuan - il professorequeersconfort zone - stagione 1screamboatsenza sangue
 R
september 5 - la diretta che cambio' la storiasilenzio!sons (2025)sotto le fogliestoria di una nottestrange darling
 NEW
the accountant 2the alto knights - i due volti del criminethe bayouthe breaking icethe chosen - ultima cenathe last showgirlthe monkeythe shrouds - segreti sepoltithe woman in the yardtornando a esttu quoqueu.s. palmeseun film minecraftun posto sicuro (2025)una barca in giardino
 NEW
una figliauna viaggiatrice a seouluna vita da sogno - l'abbaglio
 NEW
until dawn - fino all'albavoci di poterew muozzart!

1060818 commenti su 52013 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ANUJADICK JOHNSON E' MORTOHACKS - STAGIONE 2HACKS - STAGIONE 3IL BRAVO GATTO PRENDE I TOPIMEGALOPOLIS (2008)THE ONLY GIRL IN THE ORCHESTRA

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net