saw 3 (2006)

"SAW 2 - La Soluzione dell'Enigma", anziché risolvere l'enigma, l'ha incasinato ancora di più. Quindi era necessario fare anche il 3, il 4 e via via tutti gli altri……
La tortura introduttiva di SAW 3 è di una crudeltà impressionante. Direi che all'interno della serie di SAW, complessivamente parlando, SAW 3 alza l'asticella della violenza, spostando la soglia ben oltre quella dove la maggior parte del pubblico comincia a storcere il naso. Nei primi due capitoli la serie aveva mantenuto una certa sobrietà (seppur stiamo comunque parlando della saga che ha lanciato il sottogenere del torture horror).
Qui però c'è un balzo in avanti: la serie, probabilmente, non aveva più lo stesso mordente di prima e non suscitava più le stesse attrattive, perciò, per mantenere una fetta di pubblico ampia hanno esagerato sullo splatter.
Personalmente la cosa non mi piace, si finsice col popolare il film di scene talmente disgustose da farti girare lo sguardo. Macchine di tortura sempre più spettacolari che, anzichè suscitar sorpresa e impressione, suscitano solo disgusto.
Con ciò, il film non è brutto. Anzi, "la storia all'interno della storia", quella del padre il cui bambino è stato ucciso in un incidente stradale, è coinvolgente e pone anche degli interrogativi morali, quando quest'uomo, distrutto dal dolore, si trova man mano di fronte a chi, a vario titolo, è colpevole dell'accaduto.
Comunque, le trame e gli enigmi elaborati dall'Enigmista non sono più soggetti ad alcuna regola di verosimiglianza: qui si esagera, si fanno puzzle di cinquantamila pezzi. SAW 3, a mio parere, rappresenta un passo falso, perché è tutto esagerato, artificiale, forzato. Inoltre, SAW 3 non è un film a sé stante. E' una puntata.
Una puntata di quello strano caso di "serie televisiva cinematografica" che ormai è diventata la saga. E infatti finisce in maniera…boh.
Ti lascia appeso.
Avrebbero potuto scrivere "fine terza puntata".