borat - studio culturale sull'america a beneficio della gloriosa nazione del kazakistan regia di Larry Charles USA 2006
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borat - studio culturale sull'america a beneficio della gloriosa nazione del kazakistan (2006)

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locandina del film BORAT - STUDIO CULTURALE SULL'AMERICA A BENEFICIO DELLA GLORIOSA NAZIONE DEL KAZAKISTAN

Titolo Originale: BORAT: CULTURAL LEARNINGS OF AMERICA FOR MAKE BENEFIT GLORIOUS NATION OF KAZAKHSTAN

RegiaLarry Charles

InterpretiSacha Baron Cohen, Pamela Anderson, Ken Davitian

Durata: h 1.24
NazionalitàUSA 2006
Generecommedia
Al cinema nel Marzo 2007

•  Altri film di Larry Charles

Trama del film Borat - studio culturale sull'america a beneficio della gloriosa nazione del kazakistan

Mockumentary (falso documentario) sul giornalista Borat Sagdiyev (alter-ego di Ali G, alias Sacha Baron Cohen, comico inglese), celebre giornalista del Kazakhstan, inviato negli Stati Uniti per realizzare un documentario sull'american way of life. Durante la sua permanenza negli States Borat conosce, attraverso lo schermo televisivo, la sex symbol Pamela Anderson di cui si innamora. A quel punto la sua professionalità e l'interesse per il proprio lavoro verranno decisamente trascurati...

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 •  BORAT - SEGUITO DI FILM CINEMA, 2020

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Voto Visitatori:   5,39 / 10 (361 voti)5,39Grafico
Voto Recensore:   7,00 / 10  7,00
Miglior attore in un film commedia o musicale (Sacha Baron Cohen)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attore in un film commedia o musicale (Sacha Baron Cohen)
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Voti e commenti su Borat - studio culturale sull'america a beneficio della gloriosa nazione del kazakistan, 361 opinioni inserite

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goophex  @  13/03/2007 12:53:30
   7 / 10
Premetto che mando al diavolo tutti coloro hanno osato dare un voto alto ad un film del genere per la presunta " denuncia sociale" e la contrapposizione culturale dell'america con altre realta'. Ca...ate!!!
Chi ha preso sul serio questo film trovando una morale o quant'altro è un povero idiota .
Detto questo , Borat è un film da prendere per quello che realmente è ossia una commedia demenziale che prende in giro, in modo del tutto pompato ma abbastanza verosimilmente, l'america ed i suoi stereotipi. In kazakistan stanno anche molto peggio di come viene descritto nel film, cio non vuol dire che cio' che il fim ci ha fatto cogliere della terra di Borat sia vero. Dico questo perchè troppe persone si sono permesse di dire che questo film è antisemita , maschilista e quant'altro, quando in realtà è semplicemente un film che estremizza la cultura di un popolo a raffronto con un altro, ridicolizzandoli entrambe.. semplicemente per tirare fuoir un porodotto DIVERTENTE e non per fare alcun tipo di denuncia o come vi pare a voi.
In conclusione se volete farvi due risate abbastanza spensierate e non siete contrari ad un po' di gratuita volgarità, questa pellicola vi fara divertire quanto basta per mandare a ca...are tutti coloro che si millantano intenditori di cinema e che per un verso o per l'altro, negativamente o positivamente, hanno preso troppo sul serio questo film.

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/03/2007 18.47.19
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lampard8  @  13/03/2007 12:05:47
   6½ / 10
Mockumentary molto simpatico e vivace nella prima parte con battutine taglienti e genialate vere e proprie. Ad un certo punto comincia a scadre nel banale e nel ridicolo e diventa un vero aborto cinematografico.
Alcune scene sono da risate a crepapelle altre incredibilmente pietose.
Comunque una pellicola tutto sommato abbastanza gradevole buona per farsi due risate con gli amici

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/03/2007 17.55.37
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Attila 2  @  13/03/2007 11:48:31
   9 / 10
Il personaggio proposto da Sacha Baron Cohen l'avevo gia' visto all'interno del programma "Ali G show" e mi faceva impazzire dalle risate.Il film ha mantenuto la linea del personaggio e mi e' piaciuto molto.Poteva fare qualcosa di piu' nelle interviste ma comunque e' stato eccezionale.In Italia non molti sanno apprezzare questo tipo di comicita',grezza e surreale ma sicuramente e' 10000 volte meglio che i film comici italiani di boldi de sica e tutte gli altri che hanno rotto in maniera inverosimile.

BORAT FOR PRESIDENT !!!!!!!

Almirante  @  13/03/2007 00:59:49
   9½ / 10
non sono un amante del genere comico...ma mai avevo riso così al cinema.
ci sono alcune scene spettacolari e alcune frasi che rimarranno indelebili nella storia del cinema comico (ho pianto dalle risate per la pamplona kazaka).
paragonato alle ultime porcate natalizie alla de sica e boldi il fim meriterebbe anche 10

devojka  @  12/03/2007 23:28:42
   8 / 10
Marx  @  12/03/2007 23:11:40
   8 / 10
Che dire...un film veramente originale una volta tanto, che mi ha lasciato piacevolmente sorpreso. Non si tratta del solito film impegnato europeo, nè della solita commedia demenziale americana. E' un film a se, con una comicità che non ci è molto vicina, forse per questo da molti non è stato apprezzato. Questa quasi totale mancanza di decenza, esasperazione fino all'estremo di situazioni grottesche, e divesri elementi piuttosto "trash", secondo me vanno a vantaggio di un film che si presenta senza pretese, ma quasi come uno scherzo, comunque di rottura nei confronti della solita concezione di film occidentale.
Modellato un po' sulla tipologia del "road movie", ma totalmente ribaltato e destabilizzante per il nostro senso del pudore. Se un film una volta tanto se ne frega in modo originale della morale imposta, ben venga...

UANATAN  @  12/03/2007 20:53:32
   10 / 10
ME PIACC' ASSAIE!

moffetta85  @  12/03/2007 20:39:23
   10 / 10
ma non esiste!! questo film con media voti 5.8 non si può vedere!!!
Io ho cominciato a ridere all'inizio ed ho finito con i titoli di coda. Insomma questo film l'hanno girato con una manciata di dollari,tutti gli attori sono assolutamente inconsapevoli di quello che succede,lui fa morire dal ridere con quella parlata da zingaro americanizzato,situazioni che rasentano il limite dell'assurdo e la messa a confronto di 2 realtà agli antipodi,se vogliamo essere sofistici c'è dentro anche un po di sociale e di etico ( del tipo guarda quella povera gente che vive nel kazakistan.....tranquilli ci penserete solo 1,2secondi poi tornete a ridere delle cose dementi che fa il mitico borat).
Insomma non facciamo gli snob sofistici con questo film, se andate a vedere i film di boldi and company (dei veri e propri rutti di film) questo è da oscar come minimo. Quindi voto 10 da vedere per farsi 2 grasse risate

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Ultima risposta 13/09/2007 12.50.40
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vivaHOMER  @  12/03/2007 15:20:36
   3½ / 10
quello che ho vistoin questo film mi ricorda alla lontana cose gia viste in una trasmissione italiana.
ogni tanto una risata ti scappa . ma nn è tutto sto granchè.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  12/03/2007 15:00:09
   6½ / 10
Tanto rumore per nulla,Borat è un film godibile,apparentemente scorretto,con lampi di genio e qualche lentezza,ma nulla piu'.
Non siamo certo di fronte ad un capolavoro di comicita’,anche se il buon Sacha Baron Cohen è veramente bravo e si getta a capofitto in una serie di gag a tratti irresistibili.
“Borat” è un film che tenta di mettere in luce gli aspetti negativi di una parte della societa’ americana,affronta temi solitamente tabu’ e per questo motivo gli va attribuito un certo coraggio.
Nella seconda parte il film pero’ comincia a stancare,la serie di gag risulta ripetitiva e ci scappa qualche sbadiglio.Non sempre le candid camera sembrano reali,ogni tanto c’è puzza di posticcio,sicuramente pero’ l’operazione è sufficientemente trasgressiva,le volgarita’ infatti si sprecano e certe scene sono da voltastomaco, mi riferisco a quella della lotta tra Borat e il suo cameraman.
In definitiva l’ho trovato un film ideale per trascorrere un serata tra amici,il personaggio di Baron Cohen è infatti davvero spassoso, anche se comprendo che si possa rimanere irritati da questo tipo di comicita’...

Invia una mail all'autore del commento fragen  @  12/03/2007 08:26:19
   3 / 10
Beh..che dire...non mi è piaciuto per niente... si...ho riso...ma fuori dal cinema non mi è rimasto niente....e a mio avviso, quando un film, comico che sia, non lascia nessun messaggio, per me è un film inutile.

Sinceramente per come ne parlavano i giornali, mi aspettavo molto ma molto meglio...e invece ho visto solo battute di cattivo gusto e poco satiriche, solo risate senza senso.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  12/03/2007 07:24:28
   6½ / 10
...un film non adatto a tutti coloro che hanno pregiudizi nei confronti di un certo tipo di comicità. Finalmente bisogna ammettere un pò di aria nuova e di novità nel panorama della comicità. Scorretto ed irriverente, in grado di scioccare perbenisti e bigotti che escono dal cinema indignati. Buon film quindi.... Consigliato!

6 risposte al commento
Ultima risposta 02/04/2007 07.31.52
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+budget+botso+  @  12/03/2007 04:23:40
   10 / 10
Di.co io, come non sia fa ad apprezzare questo film?...bah un vero peccato!

super zik  @  12/03/2007 01:32:24
   7½ / 10
Nelle intenzioni di Baron Cohen questo voleva essere una critica agli stati uniti. Aiutatemi a capire in che modo lui vede il proprio film come una critica verso gli USA, perchè sono uscito solo con una pessima opinione del Kazakistan (che ha fatto bene a fargli causa).

Ad ogni modo il film è originale e divertente. Alcune scene disgustose sono comunque girate con gusto, e il film è abbastanza breve da non risultare pesante.

fio81  @  11/03/2007 23:14:27
   3 / 10
Vorrei capire chi sono quei giornalisti che hanno sventolato articoli di lode verso questo film. E mi chiedo anche come si possa arrivare a bassezze del genere per arrivare a far ridere. Non è comicità, non c'è nulla di comico, solo di stupido.

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culirotti  @  11/03/2007 22:35:23
   7½ / 10
GENIALE DELIRANTE FOLLE RIFLESSIVO , non si limita a ricalcare alcuni stereotipi americani ma li sfotte!!! vedere tutti sti babbi che nn sanno cosa fare davanti a un pazzo è veramente esilarante, e secondo me hanno fatto i personaggi del kazakistan cosi ignoranti solo per essere contrastati con la vera e ancora piu profonda ignoranza americana e aimè diventata anche europea

CAPOLAVORO

kiteneomare  @  11/03/2007 22:19:09
   4 / 10
Diro cosa penso di questo film alla Fantozzi: è una ****** PAZZESCA!!!!!
Passatemi il volgare epiteto, ma davvero sono rimasto deluso da questo film.
Avevo voglia di alzarmi ed andare via già dopo 15 minuti!
Non capisco il successo riscosso da questo film e soprattutto il Golden Globe!!!!!

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Ultima risposta 13/03/2007 11.53.22
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Tom24  @  11/03/2007 21:50:06
   6½ / 10
Come gia sottolineato in alcuni commenti, targarlo come "political incorrect" significa cadere in parte nella trappola tesa dal film stesso, anche se l'idea nn è malaccio... Cohen resta però un comico di gran livello, e gli elementi comici per rendere il film guardabile non mancano...baciuz

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xolder  @  11/03/2007 15:42:06
   10 / 10
nn c'è nulla da dire è un capolavoro
se vi piacciono le ca****e estreme questo è il film per voi

onda  @  11/03/2007 13:09:41
   5 / 10
L'idea poteva essere buona, ma l'intento satirico è riuscito solo in minima parte. Alla fine questo personaggio che dovrebbe essere un dissacrante, simpatico idiota risulta quasi sempre solo idiota.
Non mancano alcuni momenti divertenti, ma ci sono troppe battute grevi e e a sfondo sessuale. Troppo facile strappare il riso con la cacca e il sesso.
Si poteva fare di meglio.

Sedizione  @  11/03/2007 12:08:20
   1 / 10
Veramente brutto!...Noioso come pochi,non so come possa far ridere un film del genere...che credo potesse fare chiunque...ricavalca alcuni bigottismi e stereotipi americani probabilmente nel tentativo di denunciarne la grottesca insanità ma purtroppo non aggiunge niente a quello che già si sapeva e che è stato presentato in maniera molto migliore in altre occasioni.
Per quanto riguarda la satira sul popolo del Kazakistan....veramente di cattivo gusto...ci credo che si sono incazzati.Poteva inventarsi una popolazione...ma far passare una popolo per stupratori,incestuosi,ritardati mentali,antisemiti e chi più ne ha più ne metta è davvero mancanza di gusto.

Se l'intento era quello di risultare provocatorio e divertente ha fallito in tutto il suo obiettivo...sconsigliato al massimo...un'altra dimostrazione di come la pubblicità e i mass media possano creare dei falsi miti fini a se stessi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Marlon Brando  @  11/03/2007 10:17:46
   7½ / 10
Questa commedia girata in stile documentaristico è un'accozzaglia di volgarità a palate, tanto che al film è stato imposto il divieto ai minori di 14 anni.
Sembra che al pubblico faccia ridere parecchio o faccia proprio ****** (un ragazzo e una ragazza davanti a me se ne sono andati via schifati alla fine del primo tempo).
Personalmente mi ha fatto s*******re; inolte merita di essere visto anche per le forti, benchè un po' confuse, invettive che scaglia contro gli U.S.A. e la palese falsità del suo moralismo e perbenismo.

piccypu  @  11/03/2007 08:08:21
   4 / 10
che *******...se lo potevano risparmiare di fare un film cosi sciocco e privo di senso...

Supergiaf  @  11/03/2007 00:38:00
   6 / 10
Film volgarissimo che strappa qualche risata.Ha il merito di aver mostrato il politicamente scorretto.Sarebbe interessante un film simile con Borat che visita un paese islamico.

batisgrulla  @  10/03/2007 22:33:36
   1 / 10
Mi sa che non l'avemo capito ....

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/03/2007 02.19.29
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vitellozzo  @  10/03/2007 17:38:40
   2 / 10
che grandissima str0nzata! i primi commenti alti sono sicuramente di qualche parente del regista. dov'è che ha fatto successo? in america? solo li possono apprezzare simili cag4te, io non sono riuscito a vederlo fino alla fine, mi dava i nervi..meno male che non ho pagato..

Invia una mail all'autore del commento Marco 78  @  10/03/2007 14:20:50
   1 / 10
peccato non esista lo 0... film tutt'altro che comico, ho provato pena per il personaggio ma anche per me e la mia ragzza che siamo andati in sala....

1 risposta al commento
Ultima risposta 10/03/2007 17.35.17
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  10/03/2007 14:17:53
   6 / 10
ll fenomeno-Borat entra di soppiatto nel culto di milioni di spettatori occidentali dimostrando, una volta per tutte, che la realtà si puo' strumentalizzare ai fini persuadendo molti di noi che si tratti di un film coraggioso, eversivo, realmente anarchico. Se era questo il suo fine, c'è riuscito ampiamente: ma se doveva essere una rivalsa alla convenzionalità con cui gli americani trattano certi personaggi filo.asiatici (es. The terminal vs. Spielberg) e uno sfottò all'ipocrisia dell'Occidente venato di un "liberismo di facciata" qualcosa non va: confesso che mi sono divertito, ma a che pro?

Leggo di frequenti denunce di alcuni "interpreti loro malgrado" del film intervistati con un pretesto e edulcorati di battute razziste come in una candid-camera, non proprio con le finalità di realizzare uno spaccato sociale demenziale ma realistico quanto piuttosto con il bisogno di fare un sacco di soldi mettendo alla berlina gli ingredienti (razzismo e integrazione razziale, misoginia, pacifismo, terrorismo, etc.) atti a favorire dissensi polemiche e proprio per questo successo ai botteghini.

Dai baraccati di un Kazakistan gioviale, degradante e vagamente vicino a un presepe vivente, Borat compie il suo viaggio negli States, costruendo la sua personale "visione" dell'America in un bonsai di tutto cio' che è talmente diffuso e acclamato nel suo antiamericanismo da risultare persino "sconveniente". Pero' alla fine il suo "politically uncorrect" è - mi spiace per tutti coloro che non hanno colto questo limite - quanto di piu' conformista e prevedibile si possa vedere.
Inanzitutto per mettere alla berlina usi e costumi occidentali le dichiarate (?) intolleranze deve esistere un confronto culturale ben preciso, non un semplice gioco grossolano di sketch (e tali sono e rimangono) che si concludono con la mdp mentre sorvola, soddisfatta, sull'ultimo bersaglio (furbescamente questa velleità conquista gli spettatori che pensano di aver assistito a un film realmente "cattivo" e dissacrante) e soprattutto non dev'esserci spazio per alcun tipo di "buonismo", concessione che il film acclama e volentieri, ad esempio enfatizzando l'antisemitismo ma con una strana prudenza ideologica nei riguardi della comunità afroamericana (la più vasta d'America e ... la piu' filo-islamica), o - guarda un po' - degli omosessuali colorati e variopinti del gay-pride.
Oltretutto, il film sembra dirci che negli States c'è spazio anche per B., immenso cialtrone che sopravvive adeguandosi solo quel tanto che basta per diventare un'Icona suo malgrado.
Per certi versi ho assistito a un film in cui l'antiamericanismo diffuso non mi ha saziato, anzi per una volta ho provato "solidarietà" per gli americani manipolati da codesto Micheal Moore che ha trovato (evviva) una nuova frontiera di marketing dopo i fasti del serissimo (brutto) "Fahrenheit" del bonario ciccione.
Il pretesto di raccontare una realtà era già deficitario in Moore, in quanto sparare contro Bush era (e rimane) un'azione precostituita, in quanto è facile disprezzare uno dei presidenti degli States piu' odiati e discussi di sempre.

La (presunta) cattiveria di Borat consiste nel tentativo di preconfezionare un film che ha tutti i clichè dell'americanismo vigente, e che non ammicca - come ha detto qualcuno - a South Park (eh magari) ma a certi short movies in 8 mm. degli stessi cittadini americani con i loro popular games sconcertanti e irriverenti, al mondo degli stuntmen e a Johnny Knoxville, icona (questa sì) trash di un mondo che vive per qualche minuto l'ebbrezza di una corsa parodistica verso la libertà dei gesti, della parola, delle azioni...
In altre parole, siamo di fronte a una candid-camera travestita da anomala macchina eversità di scorrettezza e scurrilità. Capirai che coraggio...

E lo stesso Borat, bandito dai paesi asiatici per l'immagine che dà dei popolani e di certe esigue nazionalità, diventa a questo punto la parodia di se stesso, emblematico non come clichè di un deterrente universale nei riguardi delle razze meno fortunate, ma come clichè conformista all'immagine che si dà di lui.

Irresistibile, certo, quando parla lo slang "nigger", quando si lascia conquistare dai gay e dalla loro "visione cromatica della vita", o quando invita a una cena di bon-ton una prostituta, francamente risibile quando esibisce il suo sacchetto di feci, o denuncia la sua "povertà spirituale" in una chiesa Pentecostale, ricordando di essere l'erede di Belushi casomai qualcuno se ne fosse già dimenticato (cfr. Blues Brothers).

E Borat chiede continuamente di essere compreso, accudito, forse venerato: lo fa nei riguardi di alcuni ragazzotti americani che gli impongono la dottrina, che solidarizzano con lui e gli indicano la strada da seguire "non permettere mai agli altri di dirti chi sei...", insomma questo bisogno di "accettazione" sacrifica non poco la dissacrazione (ripeto presunta) del personaggio.
Moralina degna di un romanzo harmony "se tu va cacciando sogno... puoi perdere bellezza vera che è davanti ai tuoi occhi".

Grazie del consiglio, ne faro' proseliti per il futuro

Quanto al film, devo dire che ho riso di gusto spesso e (piu' o meno) volentieri e questo giustifica una risicata sufficienza.

L'impressione di essere di fronte comunque alla piu' "colossale truffa cinematografica del xxi secolo" è pero' molto forte.
Tanto piu' che, se addottiamo Borat (ma sì che vuol essere addottato...) come unico anti-eroe di questa specie estinta, siamo messi male: per inciso, il film è quanto di piu' spudoratamente americano ci sia, e non è detto che sia un difetto...

Tra gli spettatori che adottano la risata liberatoria come scherno delle nostre miserie umane e quelli che intellettualmente credono di aver assistito a un
realistico (???) ritratto sociale mi sembrano piu' credibili i primi, che vogliono soltanto "divertirsi".
Oltre la risata liberatoria e strappamutande, non c'è molto altro.

Ma già mi pare indecente imporre il doppiaggio a un film del genere: pretendo di ridere o di identificarmi in questo mondo qui?

Infatti, dopo "Borat" sono tornato sulla terra, a ridere e piangere della nostra umanità, che almeno si mostra - senza effettismi e strumentalizzazioni - la ***** che è sempre stata.

Grazie lo stesso, pero', per avermi espresso quanto la frontiera tra rispetto e intolleranza sia ormai del tutto superflua: non è che lo sapevo già prima di questo film?

1 risposta al commento
Ultima risposta 10/03/2007 14.22.12
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merlino976  @  10/03/2007 13:57:05
   4 / 10
Una via di mezzo tra un jackass mutilato e un michael moore finto.
Il successo che ha avuto è inspiegabile. Probabilmente tutti quelli che l'hanno apprezzato non sanno neanche chi sono i sopracitati.

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Ultima risposta 11/03/2007 01.39.27
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Ch.Chaplin  @  10/03/2007 12:49:55
   2 / 10
alcune scene e alcuni dialoghi fanno ridere, ma questa non è comicità..è una delle + grosse stron*ate mai prodotte al cinema. antisemita, anticristiano, antimusulmano, oltraggioso, ignorante (secondo me molta gente crede ke in kazakistan siano davvero così!), malato, morboso, omofobico, insomma è un *****io pazzesco!mi vergogno di averlo visto, ma ci sono alcune sere ke si può solo ridere..

danyele  @  10/03/2007 12:26:47
   1 / 10
Molto meglio rimanere a casa pur di vedere un film rozzo , volgare e noiso come questo, e' sempre bello passare una serata al cinema ma in questo caso e' veramente tragico sprecare 2 ore in quel modo...Credetemi per non pentirvi dopo averlo visto....NON GUARDATELO!!!....

sweet  @  10/03/2007 12:19:14
   5 / 10
Sono andata ieri sera al cinema a vedere questo film..avevo sentito che aveva avuto molto successo in America e mi divertiva l'idea di vedere un film tra il comico e la satira sull'America. Devo dire che sono rimasta un po' stupita perchè mi è sembrata più una dissacrante presa in giro del popolo del Kazakistan..insomma trapela più la loro apparente arretratezza culturale (non assolutamente vera..non è che qualcuno poi davvero ci crede che sono cosi deficienti e ignoranti?) Insomma alcune scene fanno ridere davvero tipo la rincorsa nell'albergo..ma su alcune scene ridi per mascherare l'imbarazzo...insomma perchè questo accanimento contro gli ebrei e gli zingari? è davvero di cattivo gusto. Tuttavia non lo condanno come film perchè nonostante tutto fa riflettere. Cosa non mi è piaciuto del film? Sicuramente la generalizzazione di due popoli..quello americano dipinto come falso perbenista e quello del kazakistan dipinto come da paese da terzo mondo..insomma mica sono tutti marionette di una certa cultura! Il fim consiglio di vederlo avendo bene in mente questa premessa...va preso per quello che è..un falso documentario.

cepere  @  10/03/2007 12:02:01
   6 / 10
mi aspettavo molto di piu' anche perche' i video che giravano in rete erano molto piu' divertenti,cinici,ficcanti e soprattutto NON DOPPIATI IN ITALIANO.
Un film abbastanza dozzinale,con un paio di scene che fanno ridere fino alle lacrime,ma ripeto :ci si aspettava molto di piu'.

Invia una mail all'autore del commento martedi  @  10/03/2007 11:24:29
   4½ / 10
peccato perchè l'idea di partenza era buona.. ma poi.. una seria insulsa e gratuita di siparietti molto, molto poco divertenti. questa non è assolutamente satira e non è certamente politicamente scorretto, ANZI. è politicamente correttissimo con la parvenza di scorretto. altrimenti gli americani, che hanno l'indignazione francamente TROPPO facile, nn ne avrebbero parlato come di un geniale capolavoro. questo film può andar bene x loro, che hanno un senso dell'umorismo decisamente diverso dal nostro (basta guadrare quello che mandano in tv..). insomma, una totale delusione. tzè, satira! parlare dello "stupratore del villaggio", o "mia sorella num.3 prostituta di tutto kazakistan" o rincorrersi nudi per un albergo. questi sono sketch volgari (perchè fini a se stessi) e assolutamente privi di qualsiasi senso. a proposito...

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Zurlistuta  @  10/03/2007 11:17:36
   4½ / 10
Mi è piaciuto veramente poco, un paio di passagi divertenti ma nel mezzo una serie di battute che fanno ridere forse in Inghilterra e nn so quanto qui in Italia.
A trati mi sembrava di vedere Mr. Bean...
Se l'avessi saputo nn l'avrei visto

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  10/03/2007 01:40:59
   6 / 10
Uno spunto interessante si traduce in un paio di passaggi geniali immersi in un sottobosco di sketch e macchiette piuttosto insignificanti. La sbandierata uncorrectness finisce per essere una coperta troppo corta.

7 risposte al commento
Ultima risposta 11/03/2007 01.30.27
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phemt  @  09/03/2007 12:19:25
   7 / 10
Ok è volgare, razzista, osceno, rozzo e fin troppo stupido o demenziale in alcune situazioni, ma bisogna ammettere che alcune gag e alcuni dialoghi fanno davvero morire dal ridere… E’ anche vero che mi aspettavo un film un pelo diverso, Cohen ha un talento esagerato, ma da l’impressione di non riuscire a tenere su alti livelli il film per tutta la sua durata, alternando a momenti riuscitissimi qualche gag che non fa ridere, mentre i momenti “tristi” secondo me dovevano essere gestiti meglio… Nel complesso un film divertente ed irriverente con alcuni momenti unici (alla scena della lezione di guida stavo letteralmente morendo dal ridere), certo non è un film per tutti, ma chi si approccia al film nella giusta maniera (sapendo quindi a cosa va incontro) saprà apprezzarlo…

divino  @  08/03/2007 22:35:45
   5 / 10
sinceramente pensavo molto meglio, ho riso a fatica.secondo me è un umorismo che piace più agli americani che hanno la risata facile.

1 risposta al commento
Ultima risposta 09/03/2007 14.04.35
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  08/03/2007 21:38:50
   7½ / 10
Baron Cohen, il razzista , misogino, omofono antisemita, è in realtà un signore britannico laureato a pieni voti a Cambridge con una tesi sul rapporto tra la comunità ebraica USA e i movimenti afro-americani per i diritti civili. Si, d’accordo, questo non esclude per forza l’antisemitismo o il razzismo, però fa pensare. Fa pensare a come una persona d’indubbia intelligenza possa inventarsi un personaggio come Borat: demente,sboccato, sgradevole nel suo candore, ma proprio per questo perfetto dissacratore dei più comuni stereotipi non solo made in USA. Insomma Borat ha fatto incazzare tutti dai Kazani agli zingari; persino Pamela Anderson l’ha citato in giudizio perché eccessivamente scorretto, ma la sua volgare demenzialità risalta una società realmente gretta, razzista e omofoba, nascosta dietro al bon ton ,ai valori della patria e della famiglia, all’imbonimento religioso.
Ho visto il film divertendomi come quando ascolto le canzoni degli Elii, anche loro sconsacrano miti e clichè con ironia demenziale, anche loro come Cohen hanno il coraggio di creare e proporre un linguaggio nuovo, un modo originale di comunicare. Non è poco nell’epoca dell’omologazione universale.

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raging bull  @  08/03/2007 20:17:25
   10 / 10
Commedie irriventi, intelligenti e, soprattutto, divertenti come questa ce ne sono poche.
Andatelo a vedere.
Merita.

j.ascia  @  08/03/2007 19:53:31
   10 / 10
Mi hanno portato fuori dal cinema con una barella...

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er_bestemmia  @  08/03/2007 19:49:59
   10 / 10
Capolavoro, non me l'aspettavo.

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sepulveda  @  08/03/2007 15:08:24
   3 / 10
Mi spiace ma questo tipo di comicità a me non piace.

In 1 ora e 20 di film ho sorriso solo durante la scena dei pentacostali.

Troppo poco per dargli un voto decente.

SIMMONS24  @  08/03/2007 14:19:43
   8½ / 10
Un bel film, congeniato, fuori dal politically correct, ben interpretato da un londinese ebreo osservante laureato col massimo dei voti ad Oxford. Se poi ci sono i mocciosetti quindicenni che non lo capiscono e gli danno 1, mica è colpa di Sacha Baron Coen.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  08/03/2007 12:35:40
   7½ / 10
Volgare, rozzo, antisemita e razzista; finalmente Borat è arrivato in Italia. Nonostante negli ultimi anni sia stato molto facile pensare il contrario, dopo aver visto questo film un pensiero mi è suonato chiaro in testa: il cinema comico non è ancora morto. Forse è in uno stato comatoso, ma comunque tenta -in un modo o nell'altro- di risvegliarsi e questo "Borat" ne è la riprova. Molto incoraggiante anche il fatto che la pellicola di Larry Charles abbia avuto un gran successo al botteghino.
In questa pellicola si ride e pure tanto, ma la comicità espressa non è solo fine a sé stessa: si può dire che "Borat" sia una cazz.ata, ma rimane indubbiamente una cazz.ata fott.utamente intelligente. Il grande cinema comico diventa tale solo se gli ideatori del film, oltre a voler far ridere, vogliono anche far "riflettere": i massimi capolavori di questo genere, da "La febbre dell'oro" a "South Park" passando poi per "Duck Soup" e "Il grande dittatore" parlano chiaro. E, in questo senso, gli sceneggiatori hanno fatto centro: dietro ad ogni gag si nasconde in realtà una satira verso il mondo occidentale assolutamente notevole. Terribilmente scorretto il raduno di cristiani a cui Borat prende parte, quasi fuori luogo i colpi bassi contro Israele ed ebrei ("Io no prende aereo perchè non voglio che Israele ripeta 11 settembre" cfr. Borat), tragicomiche le uscite contro gli Stati Uniti (la battuta migliore: "Vostro signore di guerra, George W. Bush"). Ai limiti dell'indecenza alcune gag senza apparenti secondi fini (Borat che porta un sacchetto pieno di merd.a a cena, chiedendo poi alla padrona di casa di pulirgli il cu.lo). La prima gag del secondo tempo (la lotta tra Borat e il suo amico) mi ha fatto venire male agli addominali per via delle risate che sono sgorgate copiose.
Probabilmente non è un film adatto a chiunque, ma comunque io lo consiglio a tutti coloro che si vogliono divertire e sputt.anare per un'ora e mezza.

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paride_86  @  08/03/2007 11:26:02
   7 / 10
Assolutamente irriverente. Grandissimo Pino Insegno che doppia la voce di Cohen. Peccato che si abbia la sensazione che il film ci perda parecchio con il doppiaggio...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  08/03/2007 11:00:45
   7 / 10
Io l'ho trovato semplicemente irresistibile, forse alcune scene sono state veramente eccessive come la lotta fra i due nudi, però è proprio il film ad essere originale.
C'è una satira pungentissima sulla religione pentecostale americana dove Borat NON FA E NON DICE ASSOLUTAMENTE NULLA la figuradei deficienti la fanno i religiosi stessi senza l'aiuto di nessuno!
Anche il canto dell'inno nazionale durante lo spettacolo dei Cowboy è assolutamente antologia, li prende per il **** in modo G-E-N-I-A-L-E se riuscite a non scandalizzarvi e non siete i soliti snob, Borat è veramente carino e poi non è nemmeno un vero film quindi evitate paragoni

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Invia una mail all'autore del commento NEO78  @  08/03/2007 10:18:07
   4 / 10
Peccato l'idea di base era carina, ma la realizzazione del film è pessima.

Certo non è un film da cui aspettarsi un senso profondo, doveva essere solo un film leggero, da ridere, che doveva sottolineare la differenza culturale tra i due paesi e far notare alcuni paradossi dell' american way of life, ma a mio avviso non c'è assolutamente riuscito.

Il film è veramente volgare (ok voluto ma a me non è piaciuto lo stesso!) alcune scene sono disgustose, le battute a volte sono assolutamente ridicole.

Non dò un voto più basso del 4 perchè un paio di scene mi hanno fatto ridere (l'inseguimento nudi in albergo e la scena dai pentecostali) ma per me il film non merita di essere visto.

modibic  @  08/03/2007 09:30:28
   1 / 10
PESSIMO PESSIMO PESSIMO. Ma come si fa a definire FILM una cosa simile? A sto punto mi proporrei io come attore regista e produttore. Ma per piacereeeeee soldi buttati. E non mi dite vabbè bisogna capire il senso del film che mette in evidenza le differenze tra le due culture ecc... avrei preferito dare in beneficienza i soldi spesi per il cinema.

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DocSerg1  @  08/03/2007 09:29:52
   5 / 10
Mi piace la satira, il politically uncorrect e anche la volgarità quando ironica.

Ma in questo film c'è solo volgarità becera, si punta a disgustare lo spettatore + che a mettere a nudo gli aspetti + risibili della cultura di una certa america.
Nasce per essere una sferzante critica alla società americana e finisce per essere un lungo estenuante insulto per il kazakistan.

Luoghi comuni a gogo, e sempre inevitabilmente prevedibile.

No, non mi è piaciuto.

mleschiutta  @  08/03/2007 07:58:36
   1 / 10
Orribile. E quella povera gallina nella borsa da viaggio?

n2s2  @  08/03/2007 00:42:55
   1 / 10
Borat??? Davvero un bruttissimo film (se così lo possiamo chiamare).
La comicità è davvero trash... non vale assolutamente la pena di vederlo... dopo 15 minuti volevo andarmene... ma poi ho resistito in attesa di scene più divertenti... che come prevedevo non sono mai arrivate!
DISGUSTOSO!
Troppa pubblicità per un titolo così... ma come ha fatto a sbancare i botteghini in america e in molti altri paesi??

invidiadelpene  @  07/03/2007 20:24:07
   10 / 10
"...Dentro la palla di neve sulla scrivania di mio padre c’era un pinguino con una sciarpa a righe bianche e rosse. Quando ero piccola papà mi metteva seduta sulle sue ginocchia e prendeva in mano la palla di neve. La capovolgeva perché la neve si raccogliesse tutta in cima, poi con un colpo secco la ribaltava. E insieme guardavamo la neve che fioccava leggera intorno al pinguino. Il pinguino è tutto solo, pensavo, e mi angustiavo per lui.
Lo dicevo a papà e lui rispondeva: “non ti preoccupare, Susie, sta da re. E’ prigioniero nel suo mondo perfetto”. (Cit.)

Buuuurp, Praaaat, Prooofff!!

Dexas  @  07/03/2007 19:05:06
   1 / 10
zohar  @  07/03/2007 18:00:35
   1 / 10
BORAT è bruttissimo, disgustoso, indicibilmente volgare, cretino fino all'inverosimile e per niente spiritoso. Dopo i primi dieci minuti avevo la nausea ... Metà delle persone che assistevano alla proiezione se n'è andata alla fine del primo tempo. Dov'è finito il vero, incredibile e inimitabile British/Jewish humor?

zohar


Miss  @  07/03/2007 16:53:50
   1 / 10
Davvero un film di cattivo gusto.
Portare una signora come me a vedere certi film!!!! NON SI PUO'.
Per fortuna non ho pagato il biglietto e avevo con me la lima per le unghie e lo smalto....

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s.arko  @  07/03/2007 16:17:08
   6 / 10
E' stato gonfiato troppo... Fa ridere nel complesso, però non così tanto quanto mi aspettavo... Penso che comunque in lingua originale doveva essere un po' meglio....

frankb  @  07/03/2007 15:17:40
   3 / 10
Data la pubblicità e su insistenza di amici sono andato a vederlo e l'unica cosa che mi ha ripagato sono state le loro scuse, dopo un'oretta di film quando volevano andarsene, e la mia vendetta perchè li ho costretti a rimanere dicendo loro che non era male.

mr. goodkat  @  07/03/2007 13:46:33
   7 / 10
E' UN FILM SINCERO SULLE REALI DIFFERENZE TRA DUE MONDI CULTURALI SITUATE AGLI ANTIPODI FRA LORO.

APone  @  07/03/2007 12:15:03
   7 / 10
Gli scenari possibili sono 2:
I° Ci si avvicina a questo film senza aver sentito mai parlare di Baron Coen, AliG e della sua comicità = SI RIMANE SPIAZZATI, ogni aspettativa (creata dal condizionamento pubblicitario) crolla e arriva la delusione.

II° Si va al cinema sependo che AliG fa comicità SI DEMENZIALE ma sempre con una mira polemica, ironica e irriverente = CI SI RITROVA A SBELLICARSI consci che ogni singola battuta nasconde qualcosa di +.

Borat spinge il proprio umorismo verso i suoi limiti + imbarazzanti!
Mette alla berlina ogni lato della società statunitense.
Scene girate LIVE per le strade di NewYork, a lezione di bon ton, ad un rodeo o dentro il metrò dove le reazioni, le convinzioni e i luoghi comuni dell'americano medio vengono ridicolizzate senza badare al politicamente corretto.

Se non vie è piaciuto insomma, vuol dire che eravate convinti di vedere qualcos'altro!

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Edward Bloom  @  07/03/2007 12:00:24
   6½ / 10
Terrificantemente bello.....Nel senso che in moltissime scene arrivi a vergognarti da morire tu per lui, ma alla fine strappa alcune risate nei suoi 85 minuti....
Ho apprezzato molto Cohen, e anche Pino Insegno, che secondo me non deve aver avuto vita facile a doppiarlo....
Nel suo genere merita, ma niente di indimenticabile, secondo me....

alesfaer  @  07/03/2007 10:05:27
   1½ / 10
scioccamente ho ritenuto i voti bassi su qst film come voti di antipatia x distinguere qst filmetti da linc, ma stavolta i votacci erano giusti. qst diarrea di film è forse 1 dei piu brutti mai visti nella mia vita. nn fa ridere, forse è anke da flop 25. borat ucciditi

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Drugo McQueen  @  06/03/2007 22:32:55
   6½ / 10
Film davvero carino che riesce nel suo intento, ossia far ridere a crepapelle lo spettatore. Non aspettatevi nulla di trascendentale da questo film, alla fine è una sana satira, abbastanza politically scorrect, sull'american way of life e tutto ciò che ne comporta.
Peccato per il doppiaggio, penso che in lingua madre alcune battute rendano molto di più, e per la regia molto povera, ma d'altronde per una pellicola del genere è più che sufficiente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  06/03/2007 22:14:15
   6½ / 10
Mi è piaciuto. Dissacrante e politicamente scorretto al punto giusto, con alcuni momenti veramente irresistibile. Il ritmo è stato a tratti un po' altalenante. Nota negativa il doppiaggio.

hpolimar  @  06/03/2007 21:14:44
   7 / 10
grandioso. altro che de sica e co.

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alex14  @  06/03/2007 14:26:42
   1 / 10
non riesco veramente a capacitarmi di come tanta gente rida a crepapelle per delle cose che non fanno ridere.
in sala tutti si sbellicavano e io non ho riso neanche una volta.
detto questo, diciamo che il film non vale nulla perchè lo potrei girare anche io con lo stesso risultato.
è solo offensivo verso ebrei, zingari, donne e in generale verso l'america. ma soprattutto non raggiunge il suo scopo primario: quello di far ridere.
a tratti anche irritante.
PESSIMO

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Invia una mail all'autore del commento emmanuelec  @  06/03/2007 12:18:29
   4½ / 10
Ha il pregio di creare forte spiazzamento contribuendo a renderlo unico.
Nella sua funzione di paradosso ci porta a conoscenza, almeno un pò, delle persistenze retrograde in una cultura semi-primitiva.
Per quel che riguarda la mia esperienza... mi ha fatto ridere, quindi adempie al suo compito. Resta il fatto che spesso sia un pò troppo "forte" in una sua caratteristica che cmq apprezzo, cioè essere "politicamente scorretto".

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  06/03/2007 11:56:01
   7 / 10
A differenza del precedente Ali G,stavolta si ride tanto,con una geniale opera di dissacrazione del bigottismo americano portata avanti con un humor scorretto,volgare e senza compromessi.Girato a basso budget con uno stile documentaristico e una camera a spalla,il film non risparmia nessuno:donne,neri,ebrei,omosessuali,fanatici cristiani,zingari e soprattutto il popolo americano,vera vittima sacrificale immersa in mille contraddizioni e idee primitive.Nonostante la breve durata,il film e'minato da cali di tensione e la battutta spesso perde brillantezza,ma la prova dell'attore inglese unita ad un cinismo piu'raro che unico,garantiscono un buon risultato...ottimo anke il lavoro di Pino Insegno.

Hybris  @  06/03/2007 11:55:49
   6 / 10
Quoto pienamente il giudizio di Bonvi, a me precedente, con l'aggiunta però di un 1/2 voto.
Alcune scene mi hanno fatto sorridere, ma devo anche definirle pericolose per determinati temi toccati. Bisogna anche rifletterci, ogni tanto.

Bonvi  @  06/03/2007 10:40:46
   5½ / 10
Un film che parte un'eccellente idea ma, credo, si fermi solo all'idea. Lo spunto iniziale di produrre un documentario/reality e mostrare la "faccia stupida" dell'America si perde praticamente dopo il suo arrivo in America.
Carini gli episodi (che, comunque, non fanno morire dal ridere, piuttosto solo empatizzare con chi è costretto a vedere certe cose...) ma slegati fra loro e, spesso, personalmente messi in dubbio della loro veridicità.
Sono andato a vederlo con molti dubbi, nonostante la grandissima pubblicità.
Ne sono uscita stranito, per aver assistito ad una bella idea mal realizzata.

Tuco ElPuerco  @  06/03/2007 03:17:06
   3 / 10
Beh da Sacha mi aspettavo di meglio, forse vivevo troppo del rimembrar di "Ali G",film che per certi versi assomiglia a questo anche se ha un minimo in piu' di creativita' .L'esperimento che fa Baron di svolgere un film a mo' di documentario (falso)e usando l'effetto "reality" dato dalla telecamera a spalla,comporre una sequenza di vere e proprie candid camera in mezzo all'ignara popolazione amerciana coast to coast,devo dire,l'ho trovata davvero ottima,e questo testimonia a suo favore.Ma io guardo la sostanza del film,e questo dopo mezz'ora mi aveva collassato,dopo un oretta avevo voglia di passare decisamente ad altro.Un idea buona sfruttata veramente male.Non si tratta di oscenerie varie o volgarita',tutto pupo' servire a fare un buon film;qui' si tratta puramente di poco gusto.mi va anche bene che tu prenda i tuoi escrementi e li imbusti per darli alla padrona di casa,o fingi una lotta gay col tuo compagno di viaggio tutto completamente nudo:ma mi devi far ridere.E invece tutto e' molto banale e puerile nel senso piu' brutto del termine.Solo agli americani,cosi annoiati,poteva piacere tanto sto film.Forse un minimo di buon gusto noi italiani ce l'abbiamo,o almeno io mi ci metto;vedo cmq che non sono il solo a pensarla cosi.

Paradossalmente noiosissimo,FIDATEVI.

djorkaef  @  06/03/2007 00:58:19
   4 / 10
che delusione, adoro il mitico Sacha Baron Cohen ma stavolta ha toppato, di sicuro non al botteghino o come pubblicità ma non è vero che si crepa dal ridere, alcune cose sono interessanti(vedere come siano bigotti certi americani) altre sono demenziali, il mix non mi ha soddisfatto, evitabile..

TASSINARO  @  06/03/2007 00:03:48
   2 / 10
Sono uscito alla fine del primo tempo.

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Ultima risposta 11/03/2007 19.21.30
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Mantracris  @  05/03/2007 23:07:29
   3½ / 10
Semplicemente orribile, ha deluso tutte le mie aspettative. Il trailer inganna, mostrando le prime 5 o 6 scene, divertenti. Poi al cinema ti aspetti di vederle in versione estesa, ed invece sono proprio quei 10 secondi e finita là. Dopodichè ritmo frenetico e susseguirsi di situazioni che avrebbero potuto essere esilaranti, ma rese in maniera orrida. La seconda parte del film è ancora peggio della prima, messa in piedi per fare su le ore necessarie a giustificarne la produzione dopo aver esaurito le idee per far ridere o provocatorie.
Un film brutto come pochi ne ho visti. Mi stupisco di come possa essere piaciuto a tanti, sicuramente agli amanti dell'umorismo demenziale.
Prima di andare a vederlo, indagate fra i vostri amici cosa ne pensano.

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Ultima risposta 05/03/2007 23.16.55
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  05/03/2007 22:48:55
   4 / 10
Mamma mia che schifo! E questo sarebbe quel filmone tanto osannato! Ma per favore!
1- Non fa mai ridere. Non capisco chi si scompiscia dalle risate per questa volgare e provocatoria "comicità" (metto tra virgolette perchè non è comicità)
2- Si contraddistingue per alcune scene volgari, che a me hanno per lo più irritato
3- Si eviti di pubblicizzare questa spazzatura, realizzata con pochi soldi ( e si vede), con un'idea di fondo originale ma che di comicità proprio non ne vuole sapere
4 quanto mai convinto, sperando che da qui a poco la media si abbassi.

rox special  @  05/03/2007 21:31:26
   7½ / 10
Era ora...
Sarà che abbiamo passato da poco "san valentino" ma ultimamente al cinema si trovavano solo commediole smielate!
Finalmente arriva borat a ravvivarci il morale. Politicamente scorretto, dissacrante all'ennessima potenza e volgare al punto giusto.
Se siete un po' snob e con la puzza sotto il naso difficilmente potrà piacervi...

pivetes  @  05/03/2007 20:49:35
   10 / 10
quest'uomo è un genio.

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Ultima risposta 11/03/2007 23.40.22
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pepe  @  05/03/2007 19:29:45
   5½ / 10
Carino...niente di più !
Io non mi sono scompisciato dalle risate ma in sala c'era anche chi non riusciva a prender fiato per quanto rideva!
De gustibus...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  05/03/2007 18:23:00
   7½ / 10
un filo mi ha deluso, perchè la satira politica si perde fra i mille "vagina", "scroto" e "c.ulo", virando decisamente verso battute che più che a doppio senso sono a senso unico: il sesso.
però, dato che il volgare off limits mi fa ridere di brutto, me lo sono proprio goduto.
notevole il doppioaggio di pino insegno, sono morto quando borat è entrato nell'albergo emulando i fratelli neri.

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Ultima risposta 30/08/2007 16.57.05
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Invia una mail all'autore del commento finazio  @  05/03/2007 17:02:39
   4½ / 10
In questi giorni di parla sulla stampa di Borat come di un film divertentissimo, irriverente, sovversivo, oltraggioso, antirazzista e politicamente scorrettissimo. Si è detto che semina il panico e lascia il segno ad ogni suo passaggio, che scardina le certezze e le ipocrisie di una cultura carica di pregiudizi. Inoltre la regia è di Larry Charles, che si definisce un filosofo pop ed è uno dei migliori amici di Michael Moore e di Bob Dylan. Insomma sulla carta un film epocale. Sono arrivato al cinema carico di aspettative e credo proprio che, per questo tipo di film, bisogna evitarlo.
Borat è un giornalista kazako che riesce ad ottenere finanziamenti dal suo povero paese per girare un documentario sulla way of life americana, ma non rende un buon servizio al Kazakhstan, e tantomeno agli Usa. Borat mostra questa vecchia fetta di Unone Sovietica come un paese arretrato, misogino, antisemita e con un’economia che si regge sulla prostituzione. Non a caso il governo kazako ha protestato ufficialmente, così come ha ferocemente reagito l’Anti Defamation League, associazione ebrea, per le continue battute antisemite. Dalla Corsa degli Ebrei (in puro stile fiesta dei tori di Pamplona) all’acquisto della pistola adatta ad ammazzare un ebreo, Borat ci va giù pesante. Ma gli ebrei non sono le uniche vittime della filosofia di vita Boratiana. Le intenzioni di Cohen, l’attore creatore di Borat, sono quelle di mettere alla berlina i pregiudizi della opulenta società statunitense, e vuole farlo con tecniche finto-documentaristiche e da candid camera per mostrare una società vera, non ricostruita in studio o con attori prezzolati. Ce n’è per tutti: omosessuali (ripresi al Gay Pride e rimorchiati in albergo), cristiani pentecostali (e le loro conventions cariche di patos), donne (viste come puro oggetto di piacere e da zittire quando parlano) e chi più ne ha più ne metta. In effetti ne esce un’America fiera di fare a pezzi fino all’ultimo iracheno (donne e bambini compresi), carica di pregiudizi sui gay e gli ebrei, misogina e violenta, e persino le edificanti famigliole benpensanti da Mulino Bianco, di quelle che invitano a cena il Pastore e la mogliettina, così aperte e disponibili al prossimo, non farebbero mai accomodare a tavola con loro una prostituta di colore. Se le intenzioni di Cohen erano queste ci è riuscito in pieno. Molto più discutibile semmai è il metodo che adopera per arrivarci. Per narrare questa America Cohen ha pensato di rendersi affidabile ed adatto a tirar fuori il peggio da ognuno, e per riuscirci si è reso culturalmente inferiore. E diventato Borat. Ma Borat è un losco figuro che va a letto con la sorella (per importanza la seconda prostituta del suo paese, con tanto di coppa) e che non resiste alla tentazione di mettere su una volgare accozzaglia di situazioni che al confronto una caserma militare italiana diventa un collegio svizzero. Borat sembra essere uscita dall’Istituto Di Alto Perfezionamento Alvaro Vitali e ce le propina tutte, al punto che anche gli spettatori con la mente più aperta ad un certo punto cominciano a chiedersi se si sta guardando il film più divertente o il più offensivo della storia del cinema. Certamente le finalità sono diverse, ma per quale motivo mi devo indignare se in un film di Christian De Sica quest’ultimo scorreggia mentre Borat può farsi mettere il sederone nudo di un altro uomo in faccia? Perchè una parolaccia di Boldi è per definizione volgarità e Borat che caga e piscia per strada è sublime iconoclastia? Perchè Renzo Montagnani che sbava guardando la Fenech che fa la doccia è sottocultura e l’amico di Borat che si fa le seghe sulle foto di Pamela Anderson è glamour? Personalmente credo che la stupidità ostentata, al cinema come in tv, non sia mai intelligente, elegante o utile. Cohen ha detto in un’intervista recente: «Non sono vere le accuse che di certo scatenerà il mio film. Borat non parla affatto male del Paese che ha dato orgogliosa nazionalità al giornalista e il film punta invece il dito contro la sottocultura pop e kitsch americana. Il film è contro ogni razzismo, conformismo e atteggiamento bigotto. Noi non abbiamo gladiatori o cowboy o samurai, ma leggendari nomadi. Altro che i broker di Wall Street, i fanatici Pentecostali, i leader politici, la vagina di Pamela Anderson, i viticultori improvvisati, i due campioni nudi di wrestling incontrati da Borat nel corso del suo tour. Il mio è un personaggio che piace proprio per la sua innocenza ». Ma Cohen crede di essere immune da certi vizi? Se lo è, per quale motivo crede di avere il diritto di stigmatizzare i pregiudizi di una nazione se egli stesso, nella sua vita privata da ebreo ortodosso, ha preteso che la sua fidanzata Isla Fisher (l’attrice vista in “Due Single A Nozze”) si convertisse all’ebraismo prima di sposarlo? Qui siamo più dalle parti di un catechistico “Fa quello che dico io ma non quello che faccio io”. Insomma più che Borat è un banale borazzo.

http://finazio.blogspot.com/

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