In un quartiere benestante, in una casa piena di attenzioni e di comfort, una ragazzina modello cade ammalata. La madre non riesce ad aiutarla. I medici non capiscono. Intuendo che le crisi di cui soffre la figlia non riguardino solo la sfera fisica, la donna si rivolge ad un sacerdote. L'uomo però dubita della presenza del diavolo in quel corpicino, e la debolezza delle sue convinzioni non farà altro che rendere più forte il maligno…
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VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR: Miglior sceneggiatura non originale, Miglior sonoro
VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior regista (William Friedkin), Miglior sceneggiatura (William Peter Blatty), Miglior attrice non protagonista (Linda Blair)
Visto più di dieci anni fa, e non lo rivedrei neppure se mi pagassero. Un horror davvero terrorizzante e ancestrale, ma ho sempre ritenuto piuttosto facile la scelta del fare ricorso ad una bambina posseduta dal demonio per scatenare le paure nello spettatore. Perché è questo che il film fa, paura, terrore, timore, non c'è reale suspense, tutto punta a snervare la psiche fino al provvidenziale arrivo dei titoli di coda. E soprattutto, certe tematiche per me dovrebbero rimanere fuori dall'intrattenimento di massa. Detto questo, è senza dubbio un gran film, capace di risultare modernissimo nonostante gli anni passati, con una superba costruzione drammatica (specie nella prima parte) e una splendida fotografia capace di sfruttare al massimo le profondità degli interni. Interpretazioni da brivido, Burstyn e Von Sydow erano già una certezza ma ancora oggi mi chiedo come abbia fatto la Blair a superare una prova simile. Colonna sonora, è il caso di dirlo, da urlo. Ovviamente è un cult del genere ma sarebbe bello se un regista di spessore come Friedkin venisse ricordato anche per film superiori a questo.