Un cavaliere torna dal campo di battaglia solo e trova ad attenderlo una terra devastata dalla peste, e la Morte che lo reclama. Riuscirà a prolungare la propria esistenza impegnando la Mietitrice in una lunga partita a scacchi che sa di non poter vincere.
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Penso che per quanto uno si possa impegnare, sia impossibile negare la grandezza di quest'opera, dal tema trattato al modo in cui viene trattato, dagli ambienti alla caratterizzazione dei personaggi, dai dialoghi all'idea geniale della partita a scacchi. Vi sono, tuttavia, dei tratti troppo lenti che addormentano un pò il film, e lo allontanano, anche se per poco, dal capolavolo, o perlomeno da quello che io intendo per capolavoro. Lugubre e meravigliosa la danza finale.
Una domanda : ma la scena in cui la mietitrice taglia l'albero, che a me è parsa ironica, ha un particolare significato che non ho colto? o semplicemente quell'impressione è stata solo mia?