Un gangster francese, Monsieur Le Chiffre, Usa i profitti del suo casinò, per finanziare un fondo per i terroristi, ma fa l'errore di impossessarsene. Così pensa di recuperare tutti i soldi con un terneo di gioco. Ma James Bond é li per impedirlo.
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Il miglior 007 di sempre, dopo Sean Connery, Daniel Craig non fà rimpiangere l'icona scozzese. Craig è un uomo duro, spietato, letale, una vera macchina per uccidere, interessante il fatto che M ritorna dai precedenti film, con il suo stile impeccabile. Una storia tratta dal primo libro della serie di Ian Flaming, Casinò Royale incarna l'anima stessa dei film di 007, azione, prove da affrontare(il torneo di poker) intrighi e doppiogioco mixate in una storia coinvolgente e credibile. Campbell, tornato alla regia dopo la morte può attendere che si concludeva invece in maniera deludente, può contare su un trio di validi sceneggiatori, su cui spicca un redivivo Paul Haggins, che presta la sua mano "autoriale" a un kolossal costruito ad arte. Non sbaglio dicendo che il torneo al Casino Royale è la parte più coinvolgente, così come il finale, il fatto che poi i vilain siano più di uno porta la trama verso risvolti impensabili. Eccellenti le location, dalla Giamaica alla Slovenia, senza contare Venezia, cast perfetto, Eva Green in un personaggio a tutto tondo, Cecile De France irriconoscibile,spiccano anche gli italiani, da Giannini a Santamaria, fino alla particina di Caterina Murino, veramente sexi. Colonna sonora superba di John Arnold, che ogni fan dovrebbe avere, in definitiva un gran film. Superba la scena iniziale, su dei titoli di testa bellissimi. "Com'è morto il mio contatto? Non bene."