agente 007 - licenza di uccidere (1962)

E colmiamo anche questa "lacuna" verso l'agente 007, personaggio che non mi hai mai incuriosito e i film del quale non mi hanno mai interessato. Sempre se di lacuna si può parlare, perché non credo dal punto di vista cinematografico sia stato nulla di innovativo o storicamente importante, ma se non altro dal punto di vista della cultura di massa se dopo 60 anni escono ancora film con questo protagonista un motivo ci sarà.

Devo dire che i suoi 60 anni questo primo capitolo li porta egregiamente, sia da un punto di vista del ritmo godibilissimo che delle epiche musiche, anche i dialoghi non sono affatto datati.

I punti a favore sono indubbiamente le icone Sean Connery e Ursula Andress, il primo specialmente mentre la seconda tolta la celebre scena della spiaggia per il resto è poca cosa. I titoli di testa, accompagnati dal celebre motivo musicale. I dialoghi, con alcune frasi ad effetto diventate presto cult.

Per il resto, la storia è alquanto improbabile oltre che un po' pasticciata, soprattutto il finale rocambolesco è abbastanza sottotono. Diciamo che non fosse per come è costruito bene il personaggio di James Bond, come trama sarebbe un film qualunque, anzi tendente al mediocre. Per quanto affascinante possa essere James Bond, non so però se questo giustifichi l'uscita di 25 film in 60 anni (e "to be continued" probabilmente), ma visti gli incassi direi di sì.

Se non altro, finalmente ho potuto cogliere la citazione di Aldo Giovanni e Giacomo in "Così è la vita".