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Per cavalcare lo straordinario successo dello ZOMBI di Romero (che si dica che il film di Fulci sia stato scritto prima di quello di Romero non l'ho mai bevuta, vista anche la nostra celere rapidità nel scopiazzare capolavori) il buon Lucio se ne uscì un anno dopo con questo comunque dignitoso e sanguinosissimo horror zombesco riportando i morti viventi alle loro origini (il voodoo e l'isola tropicale) in un film privo delle critiche consumistiche e sociologiche del "capostipite", ma che punta tutto sull'effetto delle immagini. Ne è uscito un buon prodotto, avvincente, veloce, splatteroso quanto basta e pieno d'azione, sopratutto negli ultimi 20 mins finali.
Va per forza menzionata sia la scena dello scontro zombie/squalo (una trovata geniale), sia il famoso occhio trafitto della Karlatos. Belle le musiche di Fabio Frizzi, sopratutto quel tema principale, inquietante al punto giusto. Ottima anche la scelta della location, l'odore di morte e cadaveri putrefatti si respira ad ogni inquadratura. La recitazione degli attori però è scadentissima.
In conlcusione, un buon film, nel suo genere un'indubbio caposaldo. Purtroppo, sia il film di Romero che quello di Fulci daranno il via ad un'interminabile serie di seguiti apocrifi e rip-off uno più trash dell'altro, da evitare come la peste bubbonica.