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Ignoranza e fanatismo religioso caratterizzano questo film diretto da Clavell che ha nella sceneggiatura il suo punto più debole, palesando una certa ordinarietà nei contenuti e una poca cura nei dialoghi. Fortunatamente si salva grazie al cast che offre una prova di tutto rispetto e sostiene il peso delle mancanze citate prima. Visivamente apprezzabile soprattutto per la fotografia e per l'ambientazione.
Film ben realizzato, che non si butta a capofitto nel melodramma ruffiano ma che mantiene una certa intelligenza grazie alle questioni che solleva e ad una accurata ricostruzione storica (non solo scenografica). Su Caine e Sharif è inutile spendere parole, la Bolkan è affascinante e misteriosa. Un film ingiustamente dimenticato.