Un gangster francese, Monsieur Le Chiffre, Usa i profitti del suo casinò, per finanziare un fondo per i terroristi, ma fa l'errore di impossessarsene. Così pensa di recuperare tutti i soldi con un terneo di gioco. Ma James Bond é li per impedirlo.
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Lo abbiamo veduto in coppia. Lui: cinefilo "bondofilo" dal primo Connery fino alle ultime schifezze. Io: vergine di ogni racconto e film sul personaggio di Fleming. Risultato: totale entusiasmo di entrambi. Per me, la sceneggiatura non ha un solo buco, forse solo due o tre sentimentali minuti di troppo. Per il resto è una azione continua, tensione, pathos e comicità calibrati magnificamente. Il film affascina, diverte, in parte commuove, esalta, sorprende, in due o tre sequenze fa saltare sulla sedia. Alcune scene ti colpiscono come un pugno nello stomaco. Craig è assolutamente perfetto come spia inglese (come Bond non so giudicarlo). E' un reale eroe umano. Rozzo, non bello, manacce da muratore, sgraziato anche in smoking, faccia espressiva solo quando serve, ma non si riesce a levargli gli occhi di dosso per l'intera pellicola e se lo incontrassi per strada ti butteresti ad abbraciarlo e baciarlo in bocca... non so se mi spiego. Complimenti alla sceneggiatura e al regista. E a chi ha scelto un attore di quel tipo per un film di questo tipo. Ricordando che rimane sempre un film di James Bond. Perdoniamogli le azioni al limite dell'impossibile, che in questo genere di pellicola mi dicono siano scontate, o anzi ricercate. Da vedere, il più presto possibile e in un buon cinema. Poi anche in Dvd