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Modesto horror low budget, un prodotto che ho trovato particolarmente puerile e poco incisivo sotto il punto di vista della tensione, è la storia narrata dal punto di vista di una donna appena morta, che in flashback mostra le vicende che l'hanno portata al decesso, praticamente tutto girato in interni, in questa clinica dove il marito ed il suocero, medici proprietari del posto, tengono segregata la donna, con l'introduzione di svariati personaggi come il mago appena tornato da una trasferta in Europa ed un nano che lo accompagna, sfociando in una parte centrale particolarmente verbosa, che dietro i numerosi dialoghi nasconde una certa ironia di fondo che rende la pellicola particolarmente leggera e con un tocco di lieve comicità, a farne le spese è la componente orrorifica, che risulta deficitaria, con qualche particolare apparizione che rende poco anche per via dei modesti effetti speciali ed un trucco non sempre eccezionale, deflagrando in un finale abbastanza sciocco che lascia ben poco se non qualche jumpscare e un telefonato esito.
L'ho trovato un prodotto dozzinale, molto vicino al classico filmetto tv di halloween per ragazzini che gli americani definirebbero "cheesy", comunque abbastanza inusuale per l'anno di uscita, con la presenza di Bela Lugosi, al suo unico film a colori, ma in fondo vi è una regia fin troppo anonima, che rende la pellicola stagnante nella parte centrale e poco incisiva nelle battute finali, un filmetto-etto-etto.
ho trovato il dvd della 'griffe' su una bancarella; la qualità non è granché, le immagini sono un pò sgranate... comunque, un Bela in formissima (come sempre del resto), un nano (Angelo Rossitto, nel 'Freaks' di Browning), un tipico bobby inglese, una storia ben congeniata e una domanda: qual'è l'ultimo pensiero in punto di morte? infatti, tutta la storia non è atro che il racconto di una giovane donna uccisa... questo aspetto rende il film di Cabanne decisamente atipico.
Un b-movie che attinge a piene mani da una moltitudine di generi cinematografici (in particolar modo da noir e giallo), dando vita ad un inquietante capolavoro di atmosfera.
Claustrofobico, in quanto ambientato esclusivamente negli interni di una casa.