Robin Hood racconterà la storia del celebre personaggio, le sue origini e la sua storia d’amore con Marian, donna forte e indipendente in grado di far superare a Robin durezze e diffidenze figlie del suo travagliato passato.
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A metà strada tra Le Crociate e Il Gladiatore, Scott preferisce raccontare un prequel basato sugli antefatti piuttosto che un ennesimo adattamento. Ed è sopratutto per questo che lo promuovo. Come da copione il budget a disposizione è faraonico e da un punto di vista visivo il film non fa una piega, accomapagnato da un cast in cui Crowe svolge bene il compitino e la Blanchett offre una nuova grandissima performance.
Ho letto di critiche rivolte alla sceneggiatura ma secondo me l'intreccio è ben snocciolato - vedi soprattutto la prima parte con il ritorno dalle crociate e tutto il resoconto delle povertà e delle ingiustizie inflitte da Nottingham. Poi è chiaro, se il film - che in origine doveva intitolarsi Nottingham - esce in sala con il titolo di Robin Hood, lo spettatore medio si aspetta di vedere uno scemo in calzamaglia che preda nella foresta sbandierando ideali di giustizia e libertà. Nel film di Scott non c'è niente di tutto questo, anzi, per dirla meglio, a Scott tutto questo non interessa. E meno male. Sicuramente non è un capolavoro, ma per quanto mi riguarda una chance la merita.