Un giovane psicanalista fiorentino "dà i numeri" quando sua moglie Giulia lo abbandona. Lei si è messa con un paziente del marito, omosessuale latente, e Caruso decide di diventare l'amante della sua ex consorte. Il nuovo compagno di Giulia viene convinto dall'analista a vivere serenamente la propria diversità, ma comincia a rivolgere le sue attenzioni proprio verso Caruso. Poi tutto si aggiusta.
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La commedia è abbastanza demenziale e sporadicamente anche molto divertente ma si porta dietro i limiti dell'autore già emersi in altri suoi film, come un certo sessismo di fondo e la tentazione del regista di parlare sempre e solo di se stesso, in una sorta di egocentrismo cinematografico non sempre utile alla causa. Così il personaggio della Burt ne esce appena abbozzato mentre, di contro, grazie a poche scene mirate viene esaltato quello dell'omosessuale represso interpretato da un bravo Ricky Tognazzi. La visione nel complesso è comunque scorrevole, complice il buon ritmo e la durata contenuta; la sequenza da ricordare è l'ubriaco Caruso / Nuti che vuole baciare a tutti i costi il maresciallo / Novelli.