Geppetto, un vecchio intagliatore, riceve un pezzo di legno perfetto per il suo prossimo progetto: un burattino. Una volta terminata l'opera, accade qualcosa di magico: il burattino prende vita e inizia a parlare, camminare, correre e mangiare, come qualsiasi bambino. Geppetto lo chiama Pinocchio e lo alleva come un figlio. Per Pinocchio, però, non è facile essere un bravo bambino: lasciandosi portare facilmente sulla cattiva strada, capitombola da una disavventura all'altra in un mondo popolato di fantasiose creature. La sua più cara amica, la Fata Turchina, cercherà di fargli capire come il suo sogno di divenire un bambino vero non potrà mai avverarsi fino a quando non cambierà modo di vivere.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Un bel "ni" perchè è assolutamente "si" per quanto riguarda trucco, parrucco, costumi, location, fotografia e quant'altro possa concorrere ad impreziosire il comparto visivo; mentre è un altrettanto "no" nei testi, nel parlato, nella recitazione della maggior parte del carrozzone. Benigni seriamente drammatico se la cava bene e con lui salvo anchce il gatto e la volpe; per il resto... "ni", appunto. Infine comunque non sono mica riuscito a capire com'è che per alcuni vedere un burattino legnoso animato fosse la cosa più normale del mondo, mentre altri rimanevano sbigottiti... Francamente da Garrone mi aspettavo qualcosa di più efficace.
Ci ha provato. Ma molto è rimasto inespresso. Mi aspettavo di più, un cambiamento che non c'è stato rispetto ai film già noti. I premi vinti sono giusti, non più di questi però. Benigni vorrei contare le volte che urla "Pinocchio". Gatto e volpe anonimi, soprattutto Papaleo. Buoni il bambino pinocchio e la parte infantile della fata. Anche Mangiafuoco è stato ben rappresentato.
Assente completamente una colonna sonora che accompagni i momenti. Mancano anche i suoni di una società passata. Troppa cura è stata data e spesa per cistumine trucchi di scena.
Se volevasi fare un pinocchio lontano dalla fiaba reinventare Disney e dal film sceneggiato "le avventure di pinocchio" di Comencini del 1972, lo scopo è poco riuscito. Le parti innovative non sono così memorabili da essere ricordate.
Un film che naviga tra la noia e la curiosità dello sviluppo.
Sarà forse il trentesimo adattamento di questa fiaba immortale e, per questo, era forse lecito attendersi un risultato più originale che non fosse quello riproposto da Garrone. Il film ha senza dubbio degli aspetti positivi: location stupende, ottimo trucco, ambientazioni favolose, costumi di alto livello. Tuttavia, una sceneggiatura un pò sfilacciata e personaggi un pò sprecati (su tutti il gatto e la volpe) o mal rivisitati (il grillo parlante è inquietante, la fata passa del tutto inosservata) ecco che il film non riesce mai nè a decollare nè a far sognare. Confesso, peraltro, che la visione mi ha provocato non pochi sbadigli. Insomma, ai titoli di coda si arriva con l'amaro in bocca. Almeno ho potuto gustarmi l'ultima interpretazione cinematografica di Gigi Proietti.
Film sostanzialmente inutile, il solito Pinocchio, la solita storia, Garrone accenna solo al suo cinema, con alcune scene e la fotografia che però risulta solo a tratti interessante. Poteva essere più visionario come è successo al racconto dei racconti ma invece si limita al compitino, inoltre gestisce malamente la parte iniziale, ossia la nascita di Pinocchio, troppo sbrigativa, niente pathos (come nello sceneggiato di Comencini ad esempio).......Bravo Benigni ma poco utilizzato..... mi aspettavo qualcosa di più da Matteo..... meglio che torni al suo cinema e alle sue tematiche più care.....
a mio parere personale è un film altanelante tra scene sufficenti-discrete e altrettante insufficenti come lo sono le varie interpretazioni la recitazione e certe scelte stilistiche ripeto trovo in ogni suo perchè che questa produzione risulta -altanelante- se ne sentiva il bisogno? no a quanto pare solo per la maggioranza degli spettatori è comunaue migliore di altri film? altrochè a confronto con svariati cinepanettoni è un ottimo film? no per me manca in svariati punti di una -realizzazione veramente curata- è un film sufficente? per me solo a tratti dove raggiunge anche un voto discreto ma per quale motivo è stato fatto questo film? si sà ma non si dice XD
Calligrafico, stucchevole, netflixiano, più legnoso del suo protagonista, un susseguirsi di tableaux vivants macchiaioli con un bestiario rubato alla Rowling e programmaticamente spoglio di pathos o commozione trann'il potente incipit col Geppetto di Benigni, uno struggente cameo a sé in un film sull'anarchica esigenza d'emanciparsi dal proprio demiurgo: figura cristica in conflitto col padre putativo, rivolta pigmalionesca, ribellione filiale, immaturità civile, IA e così via.
Mamma mia...orrendo sotto tutti i punti di vista. A parte il fatto che non capisco il perche' di una nuova interpretazione di questa "fiaba"...comunque noioso ridicolo a tratti irritante.
Forse sarà colpa del fatto che una favola bella come pinocchio non si può raccontare in un film di due ore, ma sta di fatto che il film risulta senza poesia, senza magia, in pratica è riuscito a trasformare la favola più bella del mondo in una favola qualsiasi. Mi spiace ma pinocchio è e rimarrà per sempre solo quello di Comencini.
Il film nel complesso non è male, soprattutto gli effetti e la fotografia. Ciò che davvero non va è la recitazione, davvero dilettantistica, tranne Benigni. Sembra di vedere la recita della scuola. E poi, l'aiutante di mangiafuoco che parla in Napoletano? Un grillo nano ? Mah.