martyrs regia di Pascal Laugier Francia, Canada 2008
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martyrs (2008)

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locandina del film MARTYRS

Titolo Originale: MARTYRS

RegiaPascal Laugier

InterpretiMylčne Jampanoď, Morjana El Alaoui, Mike Chute, Hervé Desbois, Juliette Gosselin, Xavier Dolan-Tadros

Durata: h 1.37
NazionalitàFrancia, Canada 2008
Generehorror
Al cinema nel Giugno 2009

•  Altri film di Pascal Laugier

Trama del film Martyrs

Dopo che per un anno sono state perse le sue tracce, un giorno Lucie viene vista camminare lungo una strada in un evidente stato confusionale. Sul suo corpo non é presente nessun segno di violenza o abuso sessuale e sono molti gli interrogativi su quello che possa essere successo in questo lungo anno. Dopo quindici anni da quella vicenda, Lucie si trova in una casa nel mezzo di una foresta ed impugna un fucile... dopo qualche istante si sentono degli spari, Lucie ha premuto il grilletto ed ucciso un uomo...

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Voto Visitatori:   7,25 / 10 (340 voti)7,25Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
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Voti e commenti su Martyrs, 340 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  12/05/2009 00:27:11
   8½ / 10
Mi rimetto alla dettagliatissima recensione di Carlo, che secondo me è riuscito davvero a fare luce sulle numerose chiavi di lettura di questo film. Innegabile che ci si trovi davanti ad un film importante, devastante dal punto di vista emotivo, che pur rientrando nell'ambito dei torture porn per la violenza di cui è intriso, non ha nulla da spartire con i volgari Hostel, Saw, Captivity, etc. Da vedere sicuramente.

VinLet  @  09/05/2009 16:52:28
   9 / 10
Mi č piaciuto anche Saint Ange.. ma questo film lo supera alla stragrande!!

E' forte.. brutale.. disumano.. crudele.. sconcertante.. impressionante.
Trascina e coinvolge lo spettatore.
Qualitativamente..anche a livello di recitazione..supera senza dubbio film come Hostel o Frontiers.
Non č una violenza gratuita..fine a se stessa..mostrata solo per il gusto dell'orrido.
E' un film molto profondo..consiglio di leggere la recensione..che sottolinea lo squilibrio mentale e la perversione della setta..dedita alla filosofia del martirio..messo in pratica per poter conoscere cosa c'č nell'Aldilŕ.
Sembra di guardare 2 film..la prima parte di Lucie..la seconda parte di Anne.
E' scioccante vedere Anne restare indifferente alle sevizie e alla macabra scorticazione.

Il film merita davvero..č ottimo..bellissimo..ben fatto.

Si sconsiglia la visione..a chi non sopporta la vista del sangue..chi č sensibile..chi si impressiona facilmente….la violenza č inaudita!!

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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  05/05/2009 23:40:58
   6½ / 10
Ma che diavolo è passato per la testa a Laugier?? Un inizio scoinvolgente rovinato da un finale da far cascare le palle. Perchè? Perchè? Perché? Perchè diavolo quel mezzo capolavoro che stavi compiendo l'hai rovinato con il sottoscala della casa dei martiri?? Michael Haneke probabilmente si sentirà quasi tradito da una tale presunzione (tra l'altro pure ridicola)!
La scena iniziale mi ha fatto proprio pensare al grandissimo regista austriaco: la vita di una famiglia devastata da un evento imprevedibile e violento. Poi si prende un'altra piega, analizzando la sofferenza (quasi miikiana, mi ha ricordato quella di "Ichi the killer") e anche qui il mix funziona benissimo. Un mostriciattolo simile a quelli giapponesi tormenta la nostra protagonista sino a portarla alla liberazione della sua logorata anima.

E poi? Poi finisce il film (quello bello intendo), io vi consiglio di spegnere e mettere su Audition, avanzare fino a trenta minuti dalla fine e godersi la favolosa tortura finale: servirà per soddisfare completamente il vostro bisogno di angoscia, evitando put.tanate stile indiano-shymalaniane (si, quelle st.ronzate che si inventa mr.Night per soddisfare la stima nei confronti del suo cervello).

Comunque se ci penso ancora rido, dove diavolo si è inventato una ca.zzata del genere??
Vabbè, però è bravo a rappresentare la sofferenza della ragazza senza concentrarsi sulle torture vere e proprie, un po' come in Hard Candy (giusto per citarne uno recente).
In conclusione un vero peccato, primi 60 minuti voto 9, il resto... lasciamo perdere...

27 risposte al commento
Ultima risposta 08/05/2009 15.03.19
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Max78  @  27/04/2009 15:52:00
   9 / 10
Film pesantuccio, chi come me mastica pane e Takeshi Miike
o si è trastullato con la serie Guinea Pig dovrebbe essere abituato ad una certa brutalità, eppure Martyrs ha l'effetto di un tir che ti passa sopra a 150 Km/h,
e non contento inserisce la retro...

pallina78  @  26/04/2009 19:37:48
   8 / 10
Davvero un bell'horror

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DarkRareMirko  @  23/04/2009 22:59:01
   8 / 10
Siam ormai nel filone "facciamo il film più cattivo che si può, così battiamo chi pensa di aver fatto quello considerato più oltraggioso", gara iniziata e combattuta da Roth coi suoi 2 Hostel, da Palumbo con Muder-set-pieces, dalla Francia con A l'interieur, ecc.

Con il già citato Hostel, questo Martyrs ha qualcosa in comune, sopratuttto l'organizzazione che stà dietro a tutto, quindi un minimo di derivatività il film la presenta.

Bella la sequenza dell'home invasion, molto d'impatto certe sequenze (tipo la normalità degli aguzzini coi propri figli, il corpo martoriato della donna torturata, ecc.), fenomenali il make up e gli sfx, credibili le interpretazioni, ma l'aurea da "faccio un film ultramalvagio per voler far parlare di me" non si riesce a togliere imho.

Ad ogni modo Laugier presenta indiscutibili qualità registiche, di direzione, di montaggio, visive, ecc. e tutto questo non è poco, senza dubbio.

Insomma, questo Martyrs non è il solito horror, è un film che lascia il segno (pure qualche cicatrice psichica francamente), ma da quella gara che ho citato all'inizio non si distoglie per nulla.
Ma Laugier questa volta pare averla vinta questa gara, permettendogli di dirigere il remake di Hellraiser.

Si astengano sensibili ed impressionabili, assolutamente.

Un pò inutile sinceramente farne un remake americano dopo così poco tempo.

satko  @  23/04/2009 17:27:40
   9 / 10
Molto inquietante e doloroso, la scuola francese sta sfornando ottimi prodotti horror negli ultimi tempi, questo Martyrs č devastante, ti annienta sotto tutti i punti di vista, assolutamente da vedere.

Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  23/04/2009 17:24:55
   9 / 10
Un film doloroso, violento, desolante, poetico, disperato.
Martyrs supera i rigidi confini del cinema di genere e detta nuove regole.
Pascal Laugier ci offre un'opera al primo impatto semplicemente sconvolgente, ma ricca di sfumature, di emozioni, di analisi psicologica e di livelli di lettura.
Un film magnifico, disturbante, struggente ed esteticamente perfetto.
Chapeau!

Per un'analisi approfondita:
Vedi recensione

Invia una mail all'autore del commento XanaX  @  23/04/2009 01:15:39
   8 / 10
Veramente molto bello, sotto ogni punto di vista!

cinefilo horror  @  11/04/2009 02:35:55
   10 / 10
Difficile da commentare questo film.
Più che un film è un'esperienza di sofferenza in tutti i suoi lati.
Ho sentito qualche sciocco che lo reputava inferiore ad Audition come livello di impatto visivo ed emotivo...
Audition in confronto a Martyrs è come una puntura di zanzara...

lolloso22  @  08/04/2009 19:21:20
   7 / 10
e' un film inguardabile troppo violento logico che non l'hanno importato in italia pero' la storia mi e piaciuta molto anche commovente...

phemt  @  08/04/2009 18:44:59
   6½ / 10
La Francia è la patria del new horror europeo orami da qualche anno a sta parte… Martyrs è diventato in brevissimo tempo un cult praticamente prima ancora di uscire ma personalmente non mi ha convinto del tutto…

Si inizia benissimo e la prima parte è notevole malgrado qualche piccolo difettuccio qua e là su cui si può soprassedere tranquillamente


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Poi dall’apparizione del gruppo paramilitare in poi il livello qualitativo scende e di parecchio a causa di alcune scelte perlopiù narrative che non mi sono piaciute molto…

Tutta la seconda parte (il martirio) è di una noia e di una ripetitività quasi imbarazzante… All’ennesimo pestaggio o schiaffone onestamente mi stavo addormentando, tanto che al confronto un Begotten è action allo stato puro! Lo “strascinamento” di certe situazioni forti è una buona idea (vedere il finale di La Sedia del Diavolo di Mason per esempio) ma qui mi è sembrata un inutile forzatura rintuzzare su schiaffoni sempre uguali, umiliazioni assortite già viste all’inizio del film e imboccamenti violenti… Ok il modo in cui lei a poco a poco si lascia andare a quello che le accade attorno è interessante ma c’è sempre modo e modo di fare le cose…
Sembra quasi che Laugier da bulletto del quartierino voglia dimostrare di essere molto più cattivo dei vari Zombie Roth e compagnia danzante che arrivano da oltreoceano… Ma così facendo ci si perde per strada la caratteristica essenziale del cinema e cioè il dover comunicare qualcosa al fruitore che non sia violenza fine a sé stessa (e non state a fare discorsi sul vabbè ma se non ti faceva vedere come era portata al martirio come facevi a comprendere la drammaticità del film perché non stiamo parlando di Arancia Meccanica e perché per raggiungere un determinato obiettivo c’è sempre modo e modo di operare)… Se il cinema horror deve diventare una gara a chi fa il più cattivo lasciamo perdere tutto e trasformiamolo in una bella gara a chi ce l’ha più lungo e non pensiamoci più (tanto Roth arriva ultimo comunque)…


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Martyrs è difatti salvato in corner proprio dal finale che personalmente ho apprezzato molto anche perché perfettamente in linea con il personaggio (malgrado la caratterizzazione ridicola) e con quel che accade on screen…

Pacco totale? Assolutamente no! La messa in scena è eccellente, la regia attenta, di scene inquietanti ce ne sono diverse, di sangue ce ne è a strafottere, la scena di home invasion è superlativa, l’atmosfera è molto riuscita e le protagoniste (tutte le protagoniste) sono brave ed estremamente credibili!
L’impressione è che il film si perda per strada e che Laugier non avesse le idee troppo chiare sul dove farlo andare a parare… Peccato perché la prima parte era a rischio capolavoro!
Comunque un appassionato d’horror che si rispetti deve assolutamente vederlo, questo è poco ma sicuro!

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Ultima risposta 09/04/2009 12.03.08
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  06/04/2009 13:48:17
   7½ / 10
Mi aspettavo qualcosa di ancor più sconvolgente da Martyrs, comunque è un film che non può lasciare indifferenti o per nulla turbati, almeno durante la visione.
Molto bravo il regista a far salire la tensione con il trascorrere dei minuti, molto belle le ambientazioni claustrofobiche e bella la fotografia.
Un incubo di angoscia e violenza lungo 90 minuti. Consigliato agli amanti del genere.

BlackNight90  @  04/04/2009 18:14:24
   9 / 10
Martyrs è solo uno dei molti horror di qualità di registi francesi o spagnoli che stanno dando nuova linfa vitale al genere.
Il film parte bene, anzi benissimo: l'atmosfera di puro terrore che lo avvolge sin dall'inizo l'ho riscontrata in pochi altri film e le protagoniste sono eccezionali nel trasmettere la sofferenza e il dolore che patiscono. La fotografia è ottima, così come il trucco (le ragazze-mostro ricordano molto quella di REC). Ma questo importa relativamente. Ciò che colpisce maggiormente è il senso totalizzante di distruzione di qualsiasi tipo di speranza o fiducia in quella cosa indefinibile e sempre più indeterminata chiamata Umanità. Non splende mai il sole in questo film, c'è spazio solo per la paura e l'oppressione del male, per le catene e la prigione. E il tutto non sembra andare troppo lontano dalla realtà (chi non si ricorda del folle austriaco che ha tenuto rinchiusa e violentato la figlia per più di vent'anni?).
Si aggiunge però l'elemento religioso, che visto il titolo era inevitabile. E qui il film perde qualcosa, soprattutto negli ultimissimi minuti.

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Comunque la seconda parte è ottima, il senso di claustrofobia è anche maggiore (in quel bunker che secondo me è ispirato a quel fatto di cronaca che ho detto prima). Peccato per la riunione finale di vecchietti, e per quell'esigenza del regista di spiegare tutto che mi permette di dormire tranquillamente la notte...
Però, pensare che c'è gente che si spaventa per Saw o Hostel alla fin fine fa ridere.

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Ultima risposta 26/04/2009 14.21.05
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Aztek  @  03/04/2009 18:08:51
   9½ / 10
Quoto tutto il commento di idea84, se occorrevano delle conferme ora le abbiamo avute: la Francia è uno dei paesi più floridi nella produzione di horror.
Due dei più inquietanti e angoscianti horror degli ultimi anni (a l'interieur e Martyrs) provengono dalla Francia, questo ci fa capire gli enormi passi in avanti fatti da questo paese nel campo horror.
Leggendo i commenti che mi precedono ho visto che è gia stato detto tutto riguardo il contenuto del film; è una pellicola che ti inietta una sofferenza continua, una sensazione che percepisci anche dopo la visione, la maggior parte delle scene (specie nella seconda parte) sono un vero e proprio pugno nello stomaco.
Ho deciso di mettere lo stesso voto messo al film "a l'interieur" perchè sono film che difficilmente riesci a dimenticare.
W la France.

ide84  @  01/04/2009 14:20:19
   8 / 10
Non ci son c.azzi..la Francia si conferma capitale europea degli orrori veri, quelli che lasciano svegli la notte. Martyrs si è stampato indelebile nella mia mente, come a l'interieur, quindi impossibile non paragonarli. Due film del tipo "ti bastono i denti e quando 6 a terra ti riempio di calci". La prima metà film è da 10, un'home invasion che spazza quella di a l'interieur essendoci anche una venatura puramente horror

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER colpisce lo spettatore sotto il ventre senza pietà. Poi finalmente tutto si calma e uno pensa: ok è finita, poi guardi e 6 a metà film...un martitrio vissuto secondo per secondo, 45 minuti davvero lentissimi. Il cambio di registro allenta la presa sui nervi e il film risulta maggiormente digeribile. Oddio..se vi infastidiva la violenza sulle donne forse avevate già spento, altrimenti la seconda parte vi cappotta del tutto. La piega inaspettata di tutta la vicenda è un'ottima idea..per concludere assieme ad a l'interieur due capolavori del genere horror. A ripensarci son entrambi da 9 pieno. Ma se a l'interieur erano più il disgusto ad attanagliarmi alla fine qui ero davvero terrorizzato. Dipende dalla sensibilità di ognuno comunque...insomma da vedere !!

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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  01/04/2009 10:24:20
   7½ / 10
Non so, ci sono cose di questo Martyrs che non mi hanno convinto per nulla. Prima di tutto le mie aspettative erano alte, ma il film non mi ha sconvolto. Non lascia indifferenti, questo è certo, ma mi aspettavo un livello superiore che invece non ho trovato (evitando i paragoni, mi ha sconvolto molto di più Audition).
Per quanto riguarda il film in se è ben girato, con una fotografia stupenda, qualche occhiolino al cinema di genere Japponese

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e qualche rimando al precedente lavoro del regista.
Molto sangue, molta violenza, una prima ora da manuale, poi, un lento declino fino al finale pretenzioso


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Secondo me un vero peccato, perchè il lungo martirio, pur non essendo così estremo (e anche abbastanza irreale, io non sarei sopravvissuto due giorni) era quanto di più cupo, lento e inesorabile avessi mai avuto modo di vedere.

ROBZOMBIE81  @  29/03/2009 01:53:47
   8 / 10
questo film racchiude un po il filone torture porn degli ultimi anni ma non solo quello...certo hostel o balle varie sono niente confronto a questa pellicola che ha il pregio di tenere incollati allo schermo fin dalla prima immagine e portarti in un martirio senza speranza fino alla fine...violento crudele e sanguinario ma non pauroso..almeno a me non ha creato questa emozione a causa della totale assenza di speranza che ti attanaglia soprattutto nell ultima mezzora dove ho assistito impotente al martirio e all epilogo della pellicola...ha il merito fino alla fine o quasi di celare il perchè di tutta questa violenza e il pretesto religioso l ho trovato interessante anche se sviluppato forse in modo un po sbrigativo..la prima ora è davvero da manuale l ultima mezzora forse è rivedibile...poveri i dialoghi ma forse di fronte a tutto ciò non servono troppe parole..un film che si farà ricordare sicuramente anche perchè ottimamente girato e fotografato..thriller dramma e horror tutto in uno...era un pò cmq che non vedevo film cosi...non si scorda tanto facilmente....complimenti alle ragazze per l interpretazione...

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Ultima risposta 19/06/2009 18.28.35
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  27/03/2009 16:57:22
   6 / 10
Se la forma è ottima (9), lo stesso non posso dire del contenuto (2).
In sostanza è roba da medioevo: il movimento della mdp dentro gli occhi di lei sembra la scalata che dal Purgatorio dantesco porta alla conoscenza, cioè al Paradiso. E il finale,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ne è una lampante dimostrazione.
Martirio come "esercizio delle virtù cristiane sino all'eventuale effusione del sangue"; insomma, robetta alquanto risibile.
Mi piange il cuore, perché il film era veramente un capolavoro (o quasi) fino a metà: Laugier, bravissimo nel dosare e mostrare la violenza [ma non quanto un miike takashi, sia chiaro], ci trascina in un'atmosfera agghiacciante e rarefatta che si cela silente e terribile sotto quello che appare essere un mondo perfetto (cfr. "Velluto Blu"). Eccezionale la scelta di metter fuori campo la tortura finale inflitta alla protagonista, la cui espressione di dolore molesterà a lungo il mio sonno.
Eppure le tematiche di fondo sono davvero risibili nonché sviluppate, nella seconda parte, in maniera molto presuntuosa.
"Martyrs" è un film cattivo, ed è per questo che gli do mezzo punto in più (come scordare la splendida sequenza dell'uccisione dell'amena famigliuola?), ma ha pure - ahimè - quel retrogusto vaticanista che mi impedisce di apprezzarlo a pieno.
Che poi, diciamocelo, l'orrore messo in scena da Miike in "Audition" era di gran lunga più devastante.

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Ultima risposta 06/10/2009 00.24.55
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testadilatta  @  27/03/2009 14:10:00
   8 / 10
Mmm, non un film per famiglie...
Veramente insostenibile e per questo eccezionale.
E' un film sulle torture dove la trama non esiste ma esistono sequenze girate in maniera perfetta con attrici che quasi sembrano uscire da uno snuff.
Però credo che si prenda troppo sul serio fino ad arrivare al misticismo finale.
Certo il risultato è comunque ottimo ma, per i miei gusti, preferisco la violenza baracconata di Hostel 2.

private_joker  @  27/03/2009 00:12:13
   9 / 10
Un solo aggettivo per definire questo film: devastante. E' in assoluto il film più cattivo, disturbante, crudele, malato, triste e negativo che io abbia mai visto. Un'ora e mezza di calvario fisico e interiore, sia da parte delle due protagoniste, Lucie e Anna, sia da parte di chi guarda. Dopo Alta tensione, Frontiers, A l'interieur (quest'ultimo ancora inedito in Italia), i francesi alzano ulteriormente il tiro. Oltre alle scene di sangue e violenza fisica (che abbondano), questa pellicola mostra anche la sofferenza interiore sia di chi è sopravvissuto all'inferno, sia di chi ci si trova in quel momento. E nessuna traccia di bontà o redenzione, solo carnefici e vittime tout court.

benzo24  @  25/03/2009 12:07:37
   8 / 10
indubbiamente un film molto forte. laugier con saint ange dimostrava un certo talento visivo però non supportato da una adeguata sceneggiatura (il film non aveva storia), qui invece la storia c'è ed è anche molto bella. la protagonista è straordinaria.

Invia una mail all'autore del commento Albertine  @  24/03/2009 16:21:29
   9 / 10
eppure non consiglierei questo film a nessuno, non dopo averlo rivisto di notte, ad occhi chiusi e mio malgrado, malgrado cercassi disperatamente di dimenticarne l'orrore. Un mio amico dice che sono masochista a cercare film sempre più disturbanti...in effetti cosa cerchiamo noi horrorofili non mi è mai stato chiaro...credo che comunque a questo film la ricerca potrebbe anche fermarsi...l'orrore, quello vero, ha trovato la sua espressione più atroce...mi ha disturbato così solo "Imprint" di Takashi Miike, ovviamente con le dovute differenze di genere e di linguaggio. Ho letto una bella recensione prima di vedere martyr che richiamava Clive Barker ed i suoi Supplizianti ma questo è molto peggio dato il contesto più reale e data la fortissima identificazione che si viene a creare con la martirizzata protagonista.

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/03/2009 22.49.22
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  24/03/2009 14:14:07
   9 / 10
”Martyrs” è un’esperienza brutale,un lavoro che si allontana anni luce dalle rarefatte atmosfere di “Saint Ange”,primo film di Pascal Laugier.Questa volta il regista osa senza mezzi termini,mette in scena una violenza nuda e cruda che non lascia scampo,trascina lo spettatore ove questi non vorrebbe,l’horror non è più un gioco dissacrante,in questo caso demistificato da ogni suo aspetto più accondiscendente o ironico.
Si viene sprofondati in un antro senza luce attraverso una trama che presenta molti snodi sempre perfettamente intrecciati tra loro,gli incastri non presentano forzature clamorose e l’incubo scorre davanti ai nostri occhi radicandosi con forza nel nostro cuore.
Anche il livello tecnico è decisamente elevato,regia e fotografia sono notevoli,eccellente il lavoro svolto sul suono che soprattutto nella seconda parte diventa fondamentale,quasi più delle parole.
L’angoscia sale con il passare dei minuti,gli stati d’animo della protagonista sono quelli che prova lo spettatore,rabbioso in principio,inerme e rassegnato in seguito.Impossibile non immedesimarsi con quello che accade sullo schermo,da qui deriva la vera angoscia, perché Laugier lavora di fino e riesce nell’intento di accomunare la sorte dello spettatore e della sua vittima sacrificale,uniti da una sofferenza fisico-psicologica che non prevede sconti o vie d’uscita.
Incredibile come il film sia avaro di personaggi positivi,tutti abituati ad una violenza atta al raggiungimento di scopi ben precisi o utilizzata come vendicativa catarsi.L’unica che sembra essere estranea ad un mondo simile è Anna,mossa da pietà nei confronti di chi soffre ed unica ad esprimere un sentimento d’amore nei confronti dell’inseparabile amica Lucie ,per questo motivo soggetto ideale per il raggiungimento di ciò che la solita borghesia ipocrita e fintamente perbenista trama.Ciò che si cela dietro al male è infatti quanto di meno terrorizzante si possa immaginare,persone comuni unite da un folle sogno che “giustifica” così le vessazioni mostrate sullo schermo.La soluzione finale personalmente mi ha soddisfatto,molto originale e sicuramente spiazzante.Il sadismo e la follia sono elementi indispensabili per raggiungere un sapere che travalica la percezione comune,mirato ad ottenere risposte a quesiti che l’uomo si pone da sempre.
Difficile elogiare un lavoro simile e non passare per pazzi sanguinari,allo stesso tempo non si può restare indifferenti dinnanzi a “Martyrs”,film perfetto ed equilibrato, capace di riscrivere le regole dell’horror partendo da correnti note,mi vengono in mente l’home invasion o il torture porn,allestendo qualcosa che rasenta una perfezione terrificante e spietata.

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Ultima risposta 21/07/2010 14.08.59
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ragno  @  24/03/2009 02:51:13
   10 / 10
fantastico! e da anni che aspettavo un film del genere! hostel in confronto e una barzelletta,qui c'é tutto....violenza,malattia,speranza,nichilismo,sangue,la fine della fine. da vedere!!

Dom.Marchettini  @  23/03/2009 19:18:44
   10 / 10
Un nuovo Archetipo. Cui la definizione di "horror" va indubbiamente stretta, e che dell'Orrore estremizza e sovverte al contempo tutti i topoi più efficaci. Malata, angosciosa e realmente insopportabile trasfigurazione in poesia del dolore. Tanto più brutale in quanto -apparentemente- follemente insensata nella sua lucida perversione. Annichilimento violento e insieme chirurgico dell'Io/spettatore, senza alcuna possibilità di fuga. Un'opera che disturba e disorienta, scavando un solco rosso sangue di cui rimarrà traccia indelebile, in chiunque abbia la (s)ventura di imbattersi nel martirio -neanche a dirlo- che Pascal Laugier allestisce in modo crudelmente magistrale durante i novantacinque minuti della pellicola. Il francese mette in scena un'efferata antologia della sofferenza. Uno strumento di supplizio visivo -e non solo- perfettamente oleato e tecnicamente ineccepibile in ogni suo acuminato segmento. Un meccanismo efferato che colpisce incredibilmente duro, per poi trascendere repentino in delirante teologia del dolore. Metafisica dello splatter. Manuale di tortura postmoderna asettico, asciutto, spaventoso e freddo come un cancro. La sublimazione del "terrore" su celluloide, insomma. Di cui il film è essenza intima e stato dell'arte, misto a molto, molto altro. Cinema da subire, in un'apnea priva di qualsiasi catarsi che ne stemperi la tensione. Un'esperienza che ci proietta senza pietà nelle peggiori fobìe ancestrali dell'animo umano, e lì ci lascia, al buio, per un bel pò. Che disarma, sgomenta e volontariamente svuota di senso qualsivoglia velleità moralizzante/banalizzante nel critichino di turno. Pietra miliare pressochè indiscutibile che ridisegna gli standard di genere, ridimensionando in modo obiettivo e definitivo tutto ciò che, da "Il Silenzio degli innocenti" ai vari "Saw" e "Hostel", passando per "Se7en" e compagnia squartando, ha fatto gridare al miracolo i più e meno competenti cultori di Cinema "de paura".

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Ultima risposta 12/10/2013 18.32.26
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  23/03/2009 15:18:15
   9 / 10
Ragazzi dimenticatevi di Saw, Hostel e *******te varie. Martyrs è probabilmente il film più sconvolgente che io abbia mai visto e non solo per la violenza inaudita di molte scene, la cosa che più spaventa è la perdita completa di tutte le speranze, le possibilità e le illusioni.
Lo spettatore è vittima come le protagoniste. Il film è un cerchio che si chiude, uno spartiacque per il genere. La violenza non è gratuita e senza senso, qui viene raccontata una storia tragica in maniera completamente diversa rispetto a quello che siamo abituati a vedere oggi.
Certo, ci sono delle pecche nella sceneggiatura e mi riferisco al finale che risulta troppo sbrigativo ad una prima visione. Comunque il film del bravissimo e coraggioso Pascal Laugier resta un capolavoro, la prima ora la si vive quasi in apnea. Applausi per Morjana Alaoui e Mylène Jampanoï, molto molto brave. Fotografia, atmosfera ed effetti sonori assolutamente perfetti.
Cercate di guardarlo in originale, dato che molto probabilmente se uscirà in Italia sarà censurato dalla testa ai piedi. E prima di vederlo dovete sapere a cosa andate in contro, questo film è un incubo.

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marfsime  @  18/03/2009 13:57:05
   9 / 10
Inutile dilungarsi su questo film visti gli ottimi commenti già scritti su Martyrs. Posso solo dire che è un film al limite dello sconvolgente..follia..sadismo..violenza..sangue..tutto portato allo stremo per impressionare (e vi riesce) lo spettatore. Magari la sceneggiatura ha più di qualche buco e concordo (ma solo in parte) su un finale che lascia un po' interdetti (sinceramente mi aspettavo qualcosa di meglio)..ma non si può negare che se l'intento del regista era quello di shockkare lo spettatore bè..ci è riuscito perfettamente. Non do il 10 pieno proprio per le motivazioni quì sopra riportate altrimenti non avrei avuto indugi..certo che è uno dei migliori horror che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni.

minů  @  12/03/2009 13:41:40
   9 / 10
bellissimo film, bellissime (e bravissime) protagoniste ottima colonna sonora e regia.....si erge da tutta la massa di film horror e , pur con qualche inevitabile ma necessario effetto deja vu, segna una svolta nel genere .finalmente.
9 pieno.

Invia una mail all'autore del commento Living Dead  @  11/03/2009 19:08:14
   9½ / 10
Un film che ti attanaglia fin dalla prima scena e che senza lasciarti per un solo istante ti trascina con se verso un inferno dal quale non si scappa. E' un crescendo di disperazione, di violenza e ferocia inaudite che speri vengano compensate anche solo da un piccolo barlume di speranza che non arriverà mai. Ed è proprio quest'ottica pessimistica e spietata, priva di qualsiasi tipo di salvezza che rende Martyrs un vero e proprio film horror. Un orrore costitutito non solo da splendide apparizioni in puro stile orientale o da atroci torture tipiche di questa florida new wave d'orrore francese, ma un orrore psicologico che ti entra dentro e al quale, come nel peggiore dei tuoi incubi, non puoi reagire e sei costretto a subire. Ed è per questo che non si può accostare la violenza di Martyrs a quella dei recenti torture porn come Hostel e simili dove la violenza è innocua, immotivata e fine a se stessa.
Come è già stato detto, Martyrs è un vero e proprio punto di svolta del cinema dell'orrore, una di quelle pietre miliari che faranno sentitre il proprio eco per parecchi anni ancora e che dovesse piacere o meno, sarà un'esperienza difficile da dimenticare, così come il volto dallo sguardo spento di Morjana Alaoui. Per concludere, un paluso a Laugier nella speranza che non si lasci abbindolare dai produttori americani (che già lo vogliono come regista del remake di Hellraiser) e alle due straordinarie attrici protagoniste; ce ne vuole di coraggio per farsi maltrattare in quel modo.
Semplicemente Bellissimo.


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Ultima risposta 19/06/2009 15.06.04
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Kesson  @  11/03/2009 01:45:18
   7½ / 10
"Martyrs" è un film che va metabolizzato prima di poter essere giudicato. Sicuramente ci troviamo di fronte ad un ottimo film, girato in maniera impeccabile e che riesce a creare una tensione emotiva e visiva crescente e disturbante. Il film racchiude in se alcune delle tematiche trattate negli ultimi anni nel genere horror, creando però spunti e risvolti originali nella trama.
Originale risulta essere anche l'epilogo finale, che da un senso alla pellicola e al suo titolo, rimanendo però incollato alla sua cattiveria di fondo.
Forse un limite della pellicola risiede proprio nel volere esser troppo esplicativa, quando l'aver lasciato qualcosina all'interpretazione dello spettatore stesso, avrebbe donato all'anima del film una maggiore cupezza.

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Ultima risposta 14/07/2009 05.02.29
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Invia una mail all'autore del commento click  @  11/03/2009 00:05:22
   7½ / 10
Sono indeciso sulla valutazione di questo film. La prima ora è un'ottima fotocopia degli ultimi torture porn e la mezzora finale una (comunque ben realizzata) presuntuosa dichiarazione di superiorità rispetto a tutti gli altri film del filone, oppure la prima parte è un'ottima e cruda attesa per una mezzora finale in cui l'horror malato degli ultimi anni acquista finalmente un significato concreto e per certi versi accettabile? Ancora non lo so. Quello di cui mi rendo conto però è che c'è un racconto dietro a tanta violenza, un impegno nel voler fare la differenza, oltre che nelle immagini, nei contenuti, e questo fa piacere. Se ci aggiungiamo l'attenzione veramente maniacale per il dettaglio tecnico, come ad esempio un utilizzo stupendo del trucco, della fotografia e soprattutto del sonoro ( tra lacerazioni e rasoiate ad un certo punto mi dava fastidio persino il rumore del cucchiaio tra i denti) ne risulta che qualunque fosse l'intento del regista, martyrs è un gran bel film. Non credo che sia tra i film del secolo perchè, nonostante la creatività, la storia comunque si muove su terreni già calpestati, martyrs fa indubbiamente la sua figura.

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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  10/03/2009 18:22:40
   9 / 10
Non è tanto la violenza rappresentata che rende così sconvolgente questo film. Siamo abituati a vedere anche di peggio e il buon Laugier decide, proprio in quello che avrebbe potuto essere il momento più atroce (da un punto di vista meramente "fisico") del film, di spostare la macchina da presa sul volto della protagonista e di lasciare l' orrore fuori campo. Mai scelta fu più azzeccata, perchè il dolore insostenibile che deforma i lineamenti di Morjana Alaoui resterà nei miei incubi per il prossimo ventennio.
Quello che rende realmente estremo e agghiacciante Martyrs è la condizione di arrendevolezza e sottomissione in cui lo spettatore è costretto a subire la visione del film, condizione che vivono anche le

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER protagoniste del film. Questo porta a un' identificazione totale e dolorosa con i corpi e le anime torturati, un' identificazione priva di qualunque catarsi e per questo ancora più angosciante e soffocante.
Martyrs è forse il film dell' orrore definitivo, in grado di compiere una vera e propria rivoluzione all' interno di un genere. Non c'è scampo, non c'è un barlume di speranza, nessuno spazio per un sorriso o un ammiccamento ironico. E' carne, sangue, sofferenza e paura. Dopo Martyrs, l' horror può solo morire o rigenerarsi nel suo solco.

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Ultima risposta 12/03/2009 11.46.55
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  05/03/2009 10:47:49
   10 / 10
dopo un anno di attesa mi trovo a commentare il 'mostro' di laugier, il film che più mi ha fatto stare in pena per le sue sorti, fin da quando la parola censura aveva inziato a circolare insistentemente abbinata al titolo del film.
ho qualche difficoltà a trovare le parole per descriverlo, ed i motivi sono diversi. uno è che non credo di aver ancora assorbito la visione. fermi immagine di martyrs continuano a pararmisi come flash davanti agli occhi, ed è un paio di notti che, quando mi alzo per bere, i primi piani sui volti disperati di anna e lucie sono la prima cosa che la parte del mio cervello non intorpidita dal sonno mette a fuoco.
un altro dei motivi è che penso di essermi trovato di fronte ad un punto di svolta, ad uno di quei paletti che il cinema horror piazza, al ritmo di un paio al decennio, e nei cui confronti tutta la produzione futura sarà costretta a misurarsi ('...un film a là martyrs'). perchè di film così malleabili e mutaforma non so se ne ho mai visti. ogni volta che cercavo di inquadrarlo razionalmente in un genere venivo puntualmente smentito. martyrs prende in prestito elementi del j-horror, dell'home invasion, della new wave francese fino a diventare nel finale un dramma esistenziale paurosamente vicino all'arthouse, ma nonostante questo non ha una singola forzatura, cambia tono con naturalezza e ti assorbe per tutta la sua durata.
l'ultimo motivo per cui è difficile valutare la pellicola è che questo non è propriamente uno di quei film che ti gusti. martyrs è come una malattia, un film figlio di un periodo di profonda depressione del regista, e come una malattia non lo controlli: ce l'hai addosso e basta, e fino a quando non avrà fatto il suo corso non puoi liberartene. non ti diverti a vederlo, lo subisci, ti prende ti scuote e ti lascia a fine visione chiedendoti cosa sia quell'autotreno che sembra esserti appena passato sopra.
il film è poi strepitoso nel comparto tecnico, con una bellissima (e centellinata) colonna sonora, una fotografia che caratterizza in maniera diversa ognuno dei 3 diversi tronconi principali del film, e una regia capace di attorcigliarti lo stomaco e poi scioglierti per la poeticità di alcune riprese.
da inchino la bravura e il talento delle attrici che interpretano anna e lucie (la jampanoi è anche di una bellezza sconvolgente, guardatevi qualche foto in rete in cui non sia coperta di sangue come nel film).
da tenere presente che ovunque l'abbiano proiettato alcune persone hanno abbandonato la sala sentendosi fisicamente male, se quindi volete lanciarvi in quest'avventura sappiate che martyrs non è bassa macelleria, è qualcosa che ti strazia e lascia cicatrici indelebili dopo averlo visto.
ma è lo stesso un capolavoro, per quanto mi riguarda.

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Ultima risposta 05/07/2010 16.56.59
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Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  03/11/2008 09:37:04
   7 / 10
lMartyrs sono due o tre film insieme; le protagoniste iniziano un film violento e vendicativo per poi passare a tutte le fasi del terrore psicologico, fisico e torturatore.
Il regista ci conduce in un cammino di spine e ci induce ad identificarci: con le ragazze o con gli altri?
Un film che suscita polemica ma che nel suo intento Martyrs è provocatore, violento, angosciante.
Forse tutta la parte del martirio poteva essere ridotta, a mio avviso è troppo lunga e lenta.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  29/10/2008 15:16:27
   6 / 10
Fino a (vedi spoiler) era un quasi capolavoro: 9, 9 e mezzo. Peccato che poi tutto si riduca a un già visto: la parte finale con spiegazione è poi quasi irritante. Un vero peccato.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  29/10/2008 11:49:09
   7 / 10
A fine proiezione l'idea era quella di stroncarlo: troppo bella la prima parte quanto pretenziosa e oggettivamente pessima la seconda...ma con il passare dei minuti ti accorgi che Martyrs è un horror insolito, un film che cresce lentamente sotto pelle, inquietante ed estremo con sequenze e situazioni davvero ai limtiti della sopportazione, e questo ovviamente gioca a suo favore perchè oggi come oggi le pellicole capaci di regalare certe sensazioni sono davvero poche.

Come detto dal buon Michele nel commento al piano di sotto, Martyrs è un prodotto tutt'altro che originale: le suggestioni iniziali richiamano in più di un'occasione l'ondata di cinema horror proveniente dall'oriente, ma il risultato è straordinario senza nemmeno un pizzico di effetto deja vù...più violenza, più sangue, perverso nella giusta misura senza mai risultare inutilmente gratuito con due protagoniste immense nell'impersonare un travaglio interiore davvero ai limiti. Impressionante poi la regia di Laugier, con almeno un paio di scene da incorniciare (vedi il primo ingresso nella casa o i molteplici riflessi mentali di Lucie), accompagnati da un lavoro di meke-up assolutamente perfetto.

Questo ovviamente è un film che andrebbe analizzato con una recensione molto più dettagliata, ma per evitare spoiler riduco al minimo...passata la prima ora Laugier potrebbe semplicemente concludere realizzando un piccolo capolavoro di genere, ma il regista ha altro in mente e questo poco giova alla causa: non cito l'idea letteralmente fotocopiata in fase di sceneggiatura, ma riduco la mia critica a un problema comune a tutto l'horror contemporaneo, ovvero l'ecceso nel voler mostrare, tipico di pellicole come Saw ma inutile quando in mano hai già un'ora di filmato pressochè perfetto, in cui tutto il resto diventa inutile e quasi patologico.

Sul finale il film degenera nel mistico con un trattato sui martiri davvero ai limiti dell'irritante, tramutando di fatto un potenziale capolavoro in un buon prodotto di genere, inquietante ma troppo derivativo e inconcludente. Nonostante questo rimane un film molto particolare, di quelli che nonostante i difetti e le evitabili cadute di tono non riesci a comunque a stroncare.

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Ultima risposta 29/10/2008 12.39.26
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  29/10/2008 10:35:42
   7 / 10
Il chiaro intento di Martyrs è quello di sconvolgere lo spettatore e lo si capisce sin dai primi fotogrammi quando la tensione parte subito a mille e i titoli di testa non sono ancora scorsi.
E questa non diminuisce durante tutto il film, alternando scene che sono un vero e proprio pugno nello stomaco (molti spettatori se ne sono andati durante la proiezione, e questo per un horror estremo è sempre un bene) ad altre di suspance decisamente ben realizzate.

Il film può essere tranquillamente diviso in due parti, unite tra loro da un intermezzo drammatico che trasforma la tensione in empatia.
Laugier sotto un certo punto di vista crea un horror atipico, unendo due temi cari agli horror odierni (esattamente riconducibili a due film che non citerò per non rovinare la sorpresa). Quanto questo sia originale e quanto invece sia troppo un "copia/incolla" può essere motivo di discussione.

Ad ogni modo, il film colpisce nel segno e riesce ad impressionare, è un vero peccato per quei cinque maledetti minuti finali che tolgono almeno un punto all'intero lavoro.

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Ultima risposta 19/06/2009 14.28.14
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