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Film riuscito solo per tre quarti. Dato che ha pretese di grande originalità, è moltissimo. Un burattinaio che non ha successo. Sua moglie ha un negozio di animali domestici: un pappagallo parlante: cioè un animale con qualcosa di umano. Uno scimpanzé, con problemi psichici (sarà il trauma infantile della cattura?). Una strana azienda, che sta al 7 piano e 1/2, in cui la segretaria capisce sempre fischi per fiaschi (comunicare evidentemente non è semplice). Cioè ad un livello fra la coscienza e l'inconscio. Si entra in qualcun altro: un attore famoso. Finalmente arriva il successo, diventando qualcun altro. Insomma un film sulla identità, la coscienza, l'inconscio, la recitazione. Risultato: godibile ma non eccellente.
sufficiente solo perchè l'idea di partenza è geniale (chi almeno una volta non avrebbe voluto essere qualcun'altro) ma poteva essere sfruttata decisamente meglio...
non me ne intendo molto di psiche e psicoanalisi ma a mio parere è un'opera sopravvalutata...
Essere un altro per diventare finalmente qualcuno.In fondo che male ce'?Siamo solo marionette,ma coraggio non disperate,salite al settimo piano e mezzo e fatevi un giro nella mente di John Malkovic....Spike Jonze,regista lanciato da Mtv e benedetto dai Rem(produce sua maesta'Michael Stipe)dirige una pellicola divisa tra sarcasmo e metafisica,per una geniale e divertita riflessione sull'identita'.Un film che racconta senza rete ne regole,la grande frustrazione di fine millennio:fuggire dall'ordinario grigiore della propia esistenza....risate e psicoanalisi tra capriole dell'io e provocazioni satirico-freudiane(chi e'dentro di se vede solo se stesso).Naturalmente il film paga debito a pellicole come Salto Nel Buio e Strange Days,cmq il contesto risulta accattivante e il risultato e'piu'che godibile.
Strambissimo film sperimentale di Jonze, che spicca per la sua originalità e qualche sequenza divertente anche se ha una trama sconclusionata e quasi nonsense. Essere John Malkovich è un racconto surreale sul desiderio, molto diffuso tra la gente, di poter vivere la vita di un'altra persona, meglio ancora se questa è famosa, e racconta come basta essere famosi per avere tutto il mondo ai tuoi piedi (a cominciare dalle donne). Capisco la frustrazione del povero burattinaio e sono con lui. Sempre più antipatico Malkovich di cui francamente non riesco a ricordare un film celeberrimo che giustifichi che gli si dedichi persino una pellicola. Mah
Un film incredibilmente surreale e incredibilmente pazzoide. Entrare nella testa, nel subconscio, nei pensieri di John Malkovich...insomma Essere John Malkovich...è il tema di questa grottesca storia. Una porticina, al settimo piano e mezzo, si apre e... puff... vi ritroverete nella testa di un'altra persona. L'uomo, soprattutto l'uomo contemporaneo, ma comunque l'uomo in genere ha da sempre avuto il desiderio di essere qualcun'altro o semplicemente di vivere la vita di qualcun altro. Magari una vita più agiata, più confortevole, più facile, gloriosa rispetto alla vita reale. Ed è appunto questo il concetto del film. La costruzione di illusioni virtuali e magiche che operano al di fuori della realtà. Le illusioni che l'uomo si costruisce di giorno in giorno...da quelle sessuali a quelle economiche a quelle esistenziali. Affascinante l'idea di provare sensazioni diverse in un corpo diverso dal proprio e ancora più affascinante la scena in cui John Malkovich entra in se stesso contemplando il proprio subcosciente. Insomma un film sulla solitudine dell'uomo moderno...su quella ricerca infinita che l'umanità compie per scovare l'io profondo. E sotto sotto questo film è anche una pugnalata al mondo virtuale e falso di Hollywood e delle sue star artificiose, chiuse nei loro universi fatti di dollari...le star che molte persone, i cosiddetti "comuni mortali", avrebbero desiderio di sostituire, perdendo l'identità a discapito di una vita più povera magari...ma sicuramente più sana e vera. Alla fine l'uomo si riduce a burattino-burattinaio e i fili si confondono invischiandosi con la carne del debole umano. Originale sceneggiatura (con giusto qualche piccola rindondanza), fotografia claustrofobica e in pefetta sintonia col film, musiche affascinanti (ci sono tratti musicali che mi hanno ricordato quelli che accompagnano la scena di Otto e mezzo di Fellini, quando il protagonista, interpretato da Mas*****nni, ripensa a quando era piccolo e la nonna gli rimboccava le coperte). Gli attori sono straordinari...in particolar modo (manco a dirlo) John Malkovich.
è un bel film originalissimo e a volte grazie ad una sceneggiatura incredibile riesce a essere divertentissimo, tuttavia questo succede nella prima parte del film e nella seconda si perde un pò di interesse e il film si dilunga in scene pietose e noiose, per poi ritornare al livello alto iniziale con il documentario su Malkovich e il finale molto carino. la fotografia è a tratti bellissima, ma a tratti insopportabile e stancante e altrettanto insopportabile è l'uso della macchina da presa che non inquadra mai definitamente i volti (tantochè ci ho messo venti minuti a capire che Cameron Diaz era la moglie) e che si pone sempre a una certa distanza. un film da vedere poichè tratta non solo la psicanalisi con la tematica sessuale ricorrente, ma anche aspetti sociali quali la perdita dei contatti fra la gente (in Collateral si approfondisce benissimo questo) e una progressiva chiusura dei dialoghi e dei rapporti fra la gente fino a un lento risucchio dell'identità alla perdita di autostima e al desiderio di essere qualcun'altro per riuscire a tornare a vivere. un mondo di gente che non si capisce e in cui i ruoli della donna e dell'uomo sono capovolti nel rapporto sessuale tale da causare una morbosa ossessione verso questo argomento ma in maniera tangente e perversa (vedi la transessualità) e a dir poco nauseante. un mondo in cui vige la solitudine e l'incomprensibilità ("mi scusi per la mia parlata incomprensibile sig. suarez" "ma lei parla benissimo?!" "oh l'adulazione la porterà lontano") che provocano disagi sfocianti in rapporti malsani con il prossimo e violenza.
Un film davvero "malato",ma molto originale.Purtropposul finale va un po' in calo per cui andare oltre il 7 mi sembra troppo. Ottima la performance di Cusack
Divertente ed originalissima commedia interpretata con verve da tutti i protagonisti, Malkovic in primis. L'assoluta umiltà con cui è diretto gli conferiscono poi quel quid che gli consente il salto di qualità. Memorabile poi la scena in cui Malkovic entra nella propria mente. Qualcuno però dovrà spiegarmi il senso di imbruttire attrici avvenenti per fare interpretare loro ruoli da racchie invece di chiamare dall'inizio dele racchie autentiche.
La sceneggiatura di Kaufmann è il vero pezzo forte di questa pellicola, che riesce ad essere, allo stesso tempo, divertente, riflessiva, originale... a tratti geniale. Purtroppo però, secondo me, la regia e la fotografia non sono all'altezza del progetto. Non mi si fraintenda, non dico che sono mediocri, però non eccelse quanto la sceneggiatura, che a mio parere avrebbe meritato una messa in scena più curata. Per il resto, un film da vedere assolutamente. Gli spunti di riflessione sono talmente tanti che non vale nemmeno la pena di cominciare: vedere per credere.
Premio soprattutto l’originalità e la prima parte, molto avvincente e suggestiva. Poi, non si sa come, tutto cambia e quella bella idea di partenza si consuma progressivamente, con un finale parecchio deludente. Complessivamente devo, aimè, dare un 6. Bravo l’attore protagonista.
Ho come l'impressione che questo film sia una sorta di incredibilemente surreale pubblicità all'attore John Malkovich...... L'inizio di questo film è accattivante si fa guardare con interessente crescente, e di per sè tutta la storia incuriosisce , eppure man mano che prosegue ti lascia sempre più stranito, e non per fattore pirandelliano della ricerca d'identità ma per la pessima resa registica penso infatti che al di là della storia (ideata tralaltro da Micheal Stipe dei R.E.M.) il film realizzato lasci un poco a desiderare davvero, peccato perchè poteva essere molto originalmente brillante le scene in cui recitano i burattini in legno, valgono tutta la visione del film, bellissime (ecco spiegato perchè anzichè appioppargli 6 vado per un 7, in onore dei burattini....)
Discreto esordio, questo di Spike Jonze al cinema. Che ci propone una storia (tratta dalla sceneggiatura di Kaufmann), che prende un po' a destra e un po' a manca, fonde commedia alla Woody allen (c'è molto di "la rosa purpurea del cairo"), grottesco alla Lynch ma anche dramma, fantascienza e fantasy. La regia è dignitosa, ci sono delle idee originali (quando malchovich entra nel tunnell), e non vuole strafare. E, anche se è un esordio, è sicuramente 10000 volte meglio del regista di "Eternal Sunshine of spotless mind" (ugualmente tratto da una sceneggiatura dello stesso autore). Gli attori sono ottimi, sopratutto Malchovich che si prende in giro e John Cusack frustrato che lavora bene, molto molto meglio di un solito noioso e confuso Jim carrey che interpreterà un ruolo simile in "eternal sunshine.....".
Il problema di questo film però è che getta troppa acqua sul fuoco e alla lunga diventa macchinoso e ripetitivo. In definitiva è molto divertente nella prima parte, e un po troppo macchinoso, fintamente, volutamente provocatorio e intellettualoide nell'ultima parte. Complessità trasformata malamente da qualcuno in genialità. Cmq rimane un esordio discreto, in grado di mischiare vari generi e che fa spirito, almeno nella prima parte su temi anche abbastanza seri (l'identità, la realizzazione personale, il voyerismo e il mondo dello spettacolo ) Di sicuro è 1000 volte + bello del videoclip inutile e finto intellettuale di Goldry.
indubbiamente il film più intelligente degli ultimi anni! veramente ottima regia e sceneggiatura originalissima!! un raggio di sole in una notte buia come la pece!
non c'e' che dire.... Sogno, desiderio, frustrazione, sensibilità...... un mix frullato di atmosfere surreali e divertenti... Lascia ogni minuto + stupito....colpito.... le parole che ti sovvengono per tutto il film sono...."un genio!" Mai incontrato un film cosi' "Geniale". La scena finale è indicativa. E' come mettere la testa sott'acqua e cercare di analizzare il mondo esterno... Folle.
forse era più adatto dare un sei accompagnato appunto dalla dicitura "non male poteva essere migliore"... l'idea è eccezionale ma effettivamente andava sfruttata meglio... il voto d'incoraggiamento lo merita comunque perchè è un film inusuale e anche coraggioso
I Film d Spike Jonze son sempre molto particolari..articolati...belli. Kuesto film è sicuramnete molto particolare..e originale,certo molte volte si perde..ma è cmq molto bello. Bellissimo e commovente la scena delle marionette..accompagnata da un'altrettanto commovente colonna sonora d Carter Burwell. Per non parlare del cast...basta leggere alkuni nomi.
A mio parere questo è uno tra i film più originali e divertenti degli ultimi anni. Scorre velocemente tra un continuo susseguirsi di trovate surreali (dove non mancano citazioni dal mondo dell'arte e della letteratura) e tocca argomenti come la perdita di identità, lo sdoppiamento di personalità, l'insoddisfazione del vivere e quindi il desiderio di essere qualcun altro, possibilmente celebre. Ma lo fa in maniera intelligentemente leggera. Gli attori sono tutti bravissimi e molto nella parte. I miei momenti preferiti: le parti "interpretate" dalle marionette e l'inseguimento attraverso l'inconscio di Malkovich. Gli dò 8 ma meriterebbe 1/2 in più.