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Questo Broken è un survival poco conosciuto ma degno di attenzione. Per giudicarlo devo riuscire in tutti i modi a dimenticarmi l'osceno doppiaggio, roba di un dilettantismo unico. Non c'è un singolo personaggio che abbia una voce appropriata o perlomeno credibile. Se poi aggiungiamo che anche gli attori, seppur discreti, non hanno il minimo appeal (specie il villain) ecco che Broken parte con un handicap non indifferente.L' incipit non ci farà certo capire di essere davanti a un capolavoro ma mette già le cose in chiaro, Broken con gli effettacci ci sa fare, e la dose di cattiveria è assicurata. L' auto-omicidio (una specie di suicidio assistito) è davvero incisivo.Poi, dopo una scena in un ristorante in cui il livello del doppiaggio di lui raggiunge livelli da Fossa delle Marianne, comincia il film. Un pazzo rapisce ragazze e le costringe a vivere insieme a lui nel bosco. Non è un torturatore incallito, diciamo solo che se qualcuno prova a fuggire, beh, lui non è contento. Prima le costringe a una specie di rito di iniziazione (quello del prologo), una sorta di prova "d'amore"e di devozione per vedere se hanno la forza di vivere con lui. In questo senso notevolissima la scena delle due ragazze sugli alberi. Poi inizia la convivenza. Le ragazze, legate, sono gli angeli del focolare domestico. In fin dei conti devono solo pulir pentole e curare il giardino, c'è di peggio dai, almeno non sono costrette a vedere il sabato sera la partita o raccogliere i calzini in giro per casa. Broken è infarcito da dilettantismi, l'uso delle luci è imbarazzante, la povertà di sceneggiatura davvero al limite del consentito (una staticità incredibile inframmezzata da scene ripetute più volte). La mancanza di spiegazioni (specie riguardo le motivazioni del pazzo) è davvero particolare, non si sa se sia dovuta a una incapacità di raccontare del regista o ad una scelta autoriale ben precisa. Però la vicenda prende abbastanza, gli effetti sono ottimi, la curiosità di vedere quello che accadrà sempre presente. Resta davvero difficile spiegarsi perchè le ragazze, nelle due occasioni a disposizione, non uccidano l'aguzzino. Sarà una sorta di Sindrome di Stoccolma, sarà un'umana pietas, sarà quel che sarà ma è davvero particolare. Tra una insopportabile piagnona giustamente fatta fuori e una scena con testa presa a mazzate strepitosa, si arriva alla fine. O meglio alle due "fini". Prima c'è lui che vuole essere ucciso, probabilmente perchè il suo "gioco" era andato troppo oltre (aveva ucciso lui stesso). Poi c'è il cattivissimo epilogo, beh, guardatelo con gli occhi ben aperti. Voi che l'avete...
Devo dire che mi sono imbattuto in un film leggermente diverso da quello che credevo. Ero convinto si trattasse della solita storia alla "Saw" o alla "Hostell",invece la pellicola ha solo dei richiami a quella tipologia di cinema ma si tratta fondamentalmente di un film drammatico. Si assiste al rapporto tra una donna rapita e allontanata dalla sua famiglia ed il suo terrificante aguzzino(sadico cacciatore eremita) all'interno di una foresta sperduta. Alcune torture e determinate scene girano intorno alla cattiveria del carnefice,però il tutto si concentra pure sul rapporto psicologico della loro strana convivenza; non è propriamente un'horror.... Tuttavia in alcuni frangenti il livello di tensione sale notevolmente,rendendo il film molto forte ed estremamente particolare in più occasioni. Sono dispiaciuto del fatto che molte situazioni non sono tanto realistiche(sopratutto nelle reazioni della prigioniera),ed inoltre si nota un pochino il basso budget dal livello attoriale(non orrendo ma nemmeno eccelso) e dalla fotografia troppo luminosa e poco cinematografica(un'amico sosteneva che è stato girato in digitale e poi portato su pellicola...e ci può stare in effetti). Il ritmo non è proprio il massimo...delle volte si perdeva in scene inutili e descrittive che servivano a poco e abbassavano il livello di tensione,però non annoia...anzi,risultava interessante scoprire a cosa avrebbe portato il tutto. Ammetto che il finale è di una drammaticità spiazzante; tutta la scena conclusiva prima dei titoli di coda è davvero potente... In conclusione lo consiglio a tutti coloro che amano queste pellicole di prigionia e torture,ma ricordando nuovamente che non si tratta specificamente di un film del terrore....solo in parte...ma non lo ritengo un punto a suo sfavore,anzi lo discosta da altri lavori più scontati e visti decine di volte.
...dopo i primi 5 minuti si viene letteralmente catapultati nel più atroce degli incubi, disorientati e spaventati come la protagonista... La parte centrale è effettivamente un pò lenta ma dall''arrivo in scena della seconda ragazza fino al bellissimo finale il film scorre che è una meraviglia... Decisamente consigliato!
Lasciamo stare che è basato su una storia vera, il film è pieno di buchi narrativi all'inizio (come viene rapita??) alla fine (che fine fa, si salva?) lascia un pò troppa interpretazione allo spettatore, girato alla maniera di un B-MOVIE, gli interpreti recitano veramente male e i dialoghi? ASSENTI. In poche parole è una MATTONATA!!!!
Mi aspettavo di più! La trama non è certo originale, ma infatti non era questo che richiedevo, solo che si poteva fare molto meglio sul fattore della tensione e su quello psicologico! Infatti la regia non è d’impatto come lo era ad esempio in Alta Tensione di Aja! Poi lo splatter è anche buono ma il film in alcuni tratti annoia leggermente! Si nota il budget risicato però è stato sfruttato abbastanza bene: gli attori sono sufficientemente bravi e per la prima volta il killer è un pochino simpatico!
Non ho capito però perché alla fine si è fatto uccidere dalla protagonista…
Il doppiaggio in italiano poi è pure buono. L’ambiente boschivo è discretamente suggestivo e i trucchi sono la cosa migliore del film. Ecco, però poteva essere migliore!
In quanto a cattiveria siamo su buon livelli anche se il film nn è solo questo...implicitamente nasconde altri messaggi . Cmq. c'è tutto per piacere e tutto per nn essere un capolavoro...ma il dubbio piu' grosso è:
Per quale motivo Il Killer dopo aver ucciso la ragazza nera che tenta di fuggire si inginocchia alla madre della bambina arrendendosi dicendo"questo posto è rovinato,è distrutto etc..."?!
Violento, crudele, angosciante, anche se un po' lento in alcuni tratti. Come qualcuno ha già detto ci sono pareccie somiglianze con "Calvaire", ma il fatto che
Interessante lavoro dell’accoppiata Simon Boyes e Adam Mason che con un evidente irrisorio budget riesce a mettere in piedi un film non perfetto ma a tratti davvero disturbante. L’incipit somiglia molto ad un qualsiasi “Saw”, anche se per tensione e crudezza la celebre saga dell’enigmista viene stracciata con poche sequenze. Poi il film si snoda in maniera abbastanza lenta,risultando anche un poco noioso nella parte centrale,le scene efferate però, seppur centellinate, nulla lasciano all’immaginazione e sono dei veri pugni nello stomaco.Eccellente poi la parte finale con un incremento di violenza mai gratuito,e questo è un grande merito del film, ma assolutamente necessario e convincente sino al raggiungimento di un epilogo tra i più “cattivi” visti negli ultimi tempi. Degno di menzione il notevole sforzo con il quale i due registi tentino di mascherare la pochezza di mezzi a disposizione riuscendovi abbastanza bene.La sceneggiatura verte sul non detto e lascia allo spettatore l’incombenza dell’interpretazione di molte situazioni. La recitazione non è eccelsa e la protagonista Nadja Brand non sempre appare molto in parte,a discolpa degli attori è doveroso segnalare anche un doppiaggio abbastanza mediocre. Forse avrebbe meritato un maggior approfondimento il rapporto che instaura il rapitore desideroso di avere una schiava da sottomettere.In questo caso le dinamiche master/slave vengono ben affrontate in un primo momento per poi perdersi un poco tra le pieghe della narrazione. Nel complesso però un film da vedere perché realmente dotato di una cattiveria di fondo da non sottovalutare. Di questi autori mi è stato segnalato “The devil’s chair” ,pellicola che non ho visto ma della quale ho sentito parlar bene.
....ma quanto lo avranno pagato?forse gli sono bastati i soldi del mio noleggio!!!cmq a parte tutto non mi e piaciuto x niente,non c'e un perchè non ti da una motivazione ed e noioso a non finire;salvo alcune scene(che poi so 1-2) davvero agghiaccianti,ma e solo quello
Stavo nella Videoteca di fiducia e vedo quattro copie di Broken,leggo la trama e penso:sarà il solito Film di serie B, copiato e ricopiato,ma mi sbagliavo. Agghiacciante!Ma soprattutto Cattivo.Come è già stato detto, alla faccia dei Milioni di Dollari che si spendono per alcuni Film,qui non è costato nulla,ma il risultato è ai massimi livelli.Non sto esagerando,questa pellicola è Malata.Mi ha ricordato Saw in alcune scene,soffrire per poter continuare a vivere.Ho trovato la Regia e Fotografia ad altissimi livelli.Ragzzi mi è piaciuto davvero molto,consigliatissimo agli amanti del genere.
Alla faccia delle produzioni multimilionarie. Con un budget irrisorio ma sufficiente a realizzare l'ennesimo, ottimo prodotto made in UK, ed un incipit agghiacciante, i due registi raccontano l'orrore vissuto da Hope, torturata e privata della piccola figlioletta, da uno sconosciuto eremita che vive in mezzo ai boschi. Per certi versi simile a Calvaire ma più cattivo e spietato. Si fanno notare gli ottimi effetti splatter ed una sceneggiatura che, anche se sorretta da una trama di per sè elementare, riesce a non essere mai banale creando sempre situazioni diverse. E confermo ciò che dice goat: è cattivo, sul serio.
prodotto da 5 persone con un budget ridicolo e un cast che consta in tutto di 4 elementi. mason e boyes hanno fatto praticamente un miracolo, mettendo sicuramente anima e corpo nella maniacale cura di questo nuovo esponente dell'horror britannico. inquadrature ricercatissime, fotografia super e un climax ascendente nella narrazione da brivido. e poco importa che la sceneggiatura sia probabilmente stata scritta su un post it e che molti siano i quesiti insoluti a fine visione, perchè l'essenza dell'orrore è anche questa: il non sapere perchè un pazzo riduca in schiavitù una donna in un bosco, la privi della figlia, la torturi fisicamente e psicologicamente. è cattivo, sul serio.