rabid - sete di sangue regia di David Cronenberg Canada 1976
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rabid - sete di sangue (1976)

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locandina del film RABID - SETE DI SANGUE

Titolo Originale: RABID

RegiaDavid Cronenberg

InterpretiMarilyn Chambers, Frank Moore, Joe Silver, Howard Rysphan, Patricia Cage

Durata: h 1.31
NazionalitàCanada 1976
Generehorror
Al cinema nel Giugno 1976

•  Altri film di David Cronenberg

Trama del film Rabid - sete di sangue

Rabid è la storia della giovane Rose che, dopo un incidente stradale, rimane vittima di un chirurgo plastico che ha iniziato a effettuare trapianti cutanei tra esseri umani. Dopo l'operazione, Rose sviluppa sotto un’ascella un pungiglione in grado di penetrare l’altrui carne. ""Mordendo” le vittime, le contagia con la sua stessa insaziabile sete di sangue.

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Voto Visitatori:   6,79 / 10 (66 voti)6,79Grafico
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Voti e commenti su Rabid - sete di sangue, 66 opinioni inserite

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Boromir  @  27/10/2022 23:09:14
   7 / 10
Il secondo lungometraggio di David Cronenberg è un vero film-ponte tra gli esordi underground e i capolavori body-horror della consacrazione, nonché una notevole variazione sul tema di Shivers, solo traslata in un ambito vampirico perfettamente congeniale ai contenuti. Anche qui il dito del regista viene puntato contro gli abusi del mezzo scientifico, che produce abomini come nella miglior tradizione goticheggiante. Sotto il profilo tecnico abbiamo un progressivo avanzamento rispetto ai già consapevoli lavori precedenti: c'è un evidente lavoro di fino sulle psicologie dei personaggi (ancora da mettere a punto del tutto, ma già sulla buona strada del capolavoro); il tono naturalmente nichilista della cinematografia cronenberghiana assume una vena melodrammatica che ne appesantisce la tragicità; la freddissima fotografia appare sempre più attenta alle composizioni cromatiche, spicca una maggior dimestichezza con il montaggio e lo studio generale del ritmo. Finale apocalittico, molto affascinante.

Godbluff2  @  02/05/2022 14:00:59
   6½ / 10
Se "Shivers" è forse il più riuscito del periodo precedente a "Videodrome" questo "Rabid" probabilmente è quello meno interessante, a mio gusto, del primo Cronenberg. Prosegue la sua personale rilettura del cinema di genere orrorifico, spostando il tema dagli "zombie" d'ispirazione romeriana all'ancora più classico vampirismo, ma questa volta il film sembra fin troppo ripercorrere gli stessi binari del precedente, con meno fantasia e con meno efficacia. Questo film ha un'attenzione maggiore alle psicologie, alle reazioni e al dramma umano dei due protagonisti (soprattutto, è chiaro, la protagonista femminile, Rose), concentrandosi molto sull'aspetto drammatico di una giovane vita sconvolta dal caso e dall'intervento esterno (ovviamente del solito medico-uomo di scienza voglioso di raggiungere nuove conoscenze) con il solito nichilismo senza speranza di Cronny, eppure la narrazione e l'introspezione sui personaggi appaiono ancora parecchio acerbe (anche se momenti validi in questo senso ce ne sono, vedi il disperato finale di Rose) e la storia non riesce ad ottenere abbastanza mordente, né Cronenberg riesce a regalare le sequenze davvero memorabili di "Shivers". Come autore (regista e sceneggiatore come sempre) qui c'è un piccolo passo indietro.
Il tema del sesso è ancora molto centrale, l'atto del piacere carnale funge quasi da congiunzione tra le ossessioni cronenberghiane e il tema classico dell'erotismo vampiresco, così come lo è quello della malattia, della corruzione che nasce all'interno del corpo umano e le conseguenti mutazioni quasi tumorali della carne. Colpisce, Cronenberg, ma in maniera meno impressionante di molte altre volte, in un film con buoni spunti ma che non riesce a separarsi abbastanza dal più riuscito predecessore e non è in grado di fornire nuove variazioni delle morbosità dell'autore come accadrà invece in "The Brood" e "Scanners".
Anche il finale, più dichiaratamente apocalittico rispetto a quello di "Shivers", non manca affatto di fascino eppure non colpisce altrettanto allo stomaco. Buona la "patina" drammatica e di inesorabile tragedia che lo accompagna.

Filman  @  01/09/2021 20:18:31
   6 / 10
Preso dal lavoro precedente e dalle sue influenze, David Cronenberg prova ancora una volta a gettare lo spettatore in un incubo di carne, sangue e sesso con RABID, senza però che se ne accorga.
Il tema dell'influenza orrorifica ha l'unica particolarità nella sua idea e quindi negli orripilanti ed originali effetti analogici. L'analogia del contagio con l'attrazione fisica oltre ad essere una ripetizione dello stesso autore diventa sostanzialmente un mezzo per intrattenere secondo la tradizione dei film di Serie B.

VincVega  @  25/08/2021 13:42:09
   7 / 10
Ottimo horror "da contagio" di Cronenberg, non ai livelli del precedente "Il Demone sotto la Pelle" comunque piuttosto godibile. Ci sono analogie con la situazione pandemica attuale e con "La Città verrà distrutta all'alba" di Romero.

camifilm  @  13/06/2020 16:32:37
   6½ / 10
Vale la pena.

sono pochi i film con idee buone e buona presentazione...

dalla trama della scheda si evince più o meno come vanno le cose...

76mm  @  04/12/2017 12:30:11
   5 / 10
SPOILER PRESENTI

La cosiddetta "sindrome da opera seconda", che aveva già colpito alcuni suoi illustri colleghi del calibro di Argento e Romero, non risparmia neanche Cronenberg, che con questo film fa un deciso passo indietro rispetto allo sfolgorante esordio (ma, come gli altri, avrà modo di rifarsi con gli interessi).
Il regista canadese, fin dagli esordi, aveva già le idee molto chiare su quello che sarebbe stato il leitmotiv del suo percorso cinematografico, ma in questo caso purtroppo la realizzazione non è all'altezza delle intenzioni.
Si inizia con un incidente stradale talmente demenziale che non sfigurerebbe in un episodio di Fantozzi o della Pallottola spuntata.
Poi c'è lo pseudo mad doctor di turno che sperimenta su di una malcapitata un "rivoluzionario" innesto cutaneo che la trasforma in una specie di mutante-vampiro assetato di sangue e munito di pungiglione ascellare (roba che forse neanche Ed Wood avrebbe osato).
Dopo di che per circa un'ora ci viene propinato il diffondersi del contagio, reiterando di fatto sempre la stessa scena, con attori riempiti di schiuma di dentifricio in bocca che ne aggrediscono altri, alcuni comportandosi come cani rabbiosi, altri (più astuti) fingendo indifferenza per lasciarsi avvicinare e poi saltare addosso al primo malcapitato.
Il finale con il sacrifico della protagonista poteva essere un'idea interessante se solo non fosse scritto e recitato da cani.
La capacità recitativa di Marilyn Chambers è inversamente proporzionale al suo fascino, e ciò nonostante risulta, pensate, la migliore in un cast che sfigurerebbe anche in una recita parrocchiale.
Cronenberg capirà l'importanza di avvalersi di attori di prim'ordine già dalla pellicola successiva (Brood) con la quale infatti inizierà a risalire la china.
In realtà sembra che anche qui avesse optato per un'altra protagonista (Sissy Spacek), ma la Chambers gli fu imposta dal produttore Reitman, si dice per motivi di richiamo commerciale (mah…quanti di voi farebbero la fila per vedere un film mainstream interpretato da una famosa pornostar già sapendo che non farà nulla di ciò che l'ha resa famosa?).
Non voglio essere maligno ma, alla luce del recente scandalo Weinstein, io mi sono fatto un'altra idea in proposito.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  01/06/2015 21:05:49
   6 / 10
Un giovane Cronenberg già alle prese con le tematiche del corpo e del sesso. Non troppo originale, accettabile.

TheLory  @  05/03/2015 20:20:02
   3 / 10
Zozzeria ridicola e inutile.

-Uskebasi-  @  21/01/2015 01:28:54
   6 / 10
Il peggio di Rabid è nell'incipit, l'incidente infatti è improponibile: un uomo alla guida di un pulmino, per consultare una cartina, parcheggia senza motivo di traverso, occupando tutta la strada; una moto, che comunque ha la visuale completamente sgombra, non frena e ci si va a schiantare.
Siamo alle solite, per un film dei nostri giorni ci sarebbe già stata la sentenza dopo pochi minuti, nel passato invece si perdona tutto o si fa finta di non vedere, soprattutto se dietro c'è un nome importante.
Non che il resto del film sia eccezionale, anzi, è piuttosto mediocre, ma si può salvare grazie all'inaspettato sviluppo apocalittico e al finale.
La protagonista è una pornostar, arruolata per vendere di più.

Crystal_89  @  18/01/2015 14:30:53
   3½ / 10
B-movie tipicamente anni '70 invecchiato malissimo, ma sopravvalutato a causa dei partigiani di Cronenberg.
Tecnicamente è tutto mediocre e poco più che amatoriale. Si sarebbe salvato con un pò più di scene erotiche, tipo "Il demone sotto la pelle", ma purtroppo il potenziale della protagonista è sprecatissimo.
Un horror/thriller lento, noioso e fondamentalmente inutile sia dal punto di vista commerciale che da quello artistico. Mezzo voto in più solo per la bellssima ex-pornostar.

alex94  @  26/08/2014 12:59:12
   7 / 10
Buonissimo film girato da Cronenberg nel 1976.
La trama è buona,abbastanza originale e caratterizzata da un buon ritmo per circa i due terzi del film,infatti purtroppo gli ultimi 20-30 minuti,si rivelano piuttosto noiosi.
Molto bella l'atmosfera molto inquietante che si respira per tutto il film.
Naturalmente la regia è buona,discreta più o meno la recitazione.
Non è uno dei migliori film di questo regista ma è piuttosto interessante,merita una visione.

ferzbox  @  08/08/2014 14:46:36
   6½ / 10
PICCOLI SPOILER
Pellicola targata David Croneneberg,successiva al più convincente ed originale "Shivers" uscito un'anno prima.
"Rabid" è la storia di una ragazza che dopo aver subito un'incidente stradale,viene usata come cavia per un trapianto di pelle in via sperimentale.
In realtà questo trapianto portera a delle forme di rigetto imprevedibili,che doneranno alla ragazza una nuova forma di sopravvivenza tramite l'assorbimento del sangue di altri esseri umani; i batteri della pelle trasformeranno la protagonista in una sorta di parassita umano,portatore sano di un virus letale e contaggioso peggiore dell'idrofobia.

Come quasi tutti i primi film del regista,anche in questo caso assistiamo ad una sceneggiatura incentrata sulle mutazioni genetiche a sfondo grottesco(ma mai propriamente horror,Cronenberg inseriva sempre una componente critica di sensibilizzazione,avvicinando i suoi film al genere drammatico/fantasioso).
L'idea è piuttosto interessante,ma gli effetti del virus letale sono descritti alla "circa-meno-quasi"; non si capisce esattamente come la ragazza potesse avere una sorta di pungiglione sotto l'ascella(che centra con il trapianto di pelle? possibile che l'infezione,per quanto grave,potesse generare una cosa simile?..bho,va bhè).
In secondo luogo gli effetti del pungiglione rispettano criteri differenti; in un primo momento la vittima subisce una sorta di amnesia per poi impazzire improvvisamente dopo qualche ora(come la prima vittima o il chirurgo che effettuò l'operazione),alla fine del film invece,l'ultima vittima impazzisce subito dopo essersi risvegliata(ma come funziona sto virus insomma?)
Una superficialità insolita per un regista come Cronenberg,che in questo caso ha realizzato un film curioso per la sua fotografia "sporca" e la sua atmosfera inquietante,ma molto lento in diversi punti e surreale in altri(con sta ragazza ci provavano cani e porci ovunque....ma dai su)....
Mi risulta inspiegabile la scelta della famosa pornostar Marylin Chambers per il ruolo della protagonista; ma perchè proprio lei?....
Va bhè,un film carino e molto rappresentativo per gli anni 70,ma secondo me non è di certo tra le opere più rinomate di questo regista.


DarkRareMirko  @  09/05/2014 01:29:02
   8 / 10
Buonissimo, anche più di Shivers; per un'ora è godibilissimo ed inquietante, ben interpretato e ritmico.

Purtroppo soffre abbastanza di una mezz'ora finale lenta (ma sempre fatta bene, anche se, azz, il ritmo si smorza proprio quando il contagio dilaga, che ossimoro!!!) che appesantisce un pò il tutto, se no avrei dato anche di più come voto.

Molto spazio viene dato al sesso, con simboli più o meno chiari, e del resto la protagonista, proprio bona, è la pornodiva Marylin Chambers.

Al solito produce il Reitman dei 2 Ghostbusters; non concordo con chi dice che sia un film mal invecchiato ed ingenuo, tutt'altro.

Anticipa un pò Carpenter e anche tecnicamente è curato; un solido horror.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  24/03/2014 00:19:46
   6 / 10
Sebbene neanche qui non manchino le "paranoie" sul sesso e le mutazioni della carne (costanti presenti nel 90% della filmografia del grande regista canadese) e che il tutto sia ambientato in un buon contesto romeriano, questo lavoro di Cronenberg, al contrario del precedente e folgorante "Shivers" soffre purtroppo di un ritmo troppo altalenante che finisce per intaccare pesantemente il coinvolgimento dello spettatore. Anche in quanto a sangue e dettagli disgustosi, seppur presenti, si e' andati un po' troppo con la mano leggera; ad ogni modo la protagonista Chambers, di professione pornostar, si e' ben adattata alla parte (al contrario del suo atroce compagno) e rimangono degni di nota gli attacchi degli infetti cosi come le parole apocalittiche della voce off nel finale, sconvolgente.

Comunque si poteva fare meglio soprattutto sulla questione del contagio ("Il Demone sotto la Pelle", violento, depravato e claustrofobico come non mai, in questo senso non faceva sconti a nessuno). Del Cronenberg primo periodo "Rabid" e' sicuramente il film che e' invecchiato peggio, ad ogni modo un recupero a fini culturali ci sta tutto.

BlueBlaster  @  11/03/2014 02:56:38
   5½ / 10
La pandemia zombie secondo Cronenberg!
Il regista canadese si distacca dalle poche altre opere precedenti a riguardo concentrandosi molto, come nel suo tipico stile iniziale, sugli aspetti scientifici e clinici del morbo...cosa su cui Romero ad esempio è sempre stato molto vago e che io ho trovato una delle lacune maggiori dei film del creatore del Genere!
Per la prima volta, eccezion fatta per "La città verrà distrutta all'alba", il contesto è cittadino...sinora le infezioni avevano contagiato luoghi più rurali ed isolati mentre qui assistiamo ad una Legge Marziale in vigore in una città che diviene un inferno come vedremo nel successivo "Incubo sulla città contaminata".
Cronemberg fu anticipatore di un tipo di film sugli zombie che si è affermato poi nei nostri tempi...con una infezione più simile al morbo della rabbia come in "28 giorni dopo" ed affini e degli zombie simili a quelli che saranno in REC.
Le somiglianze con il suo precedente "il demone sotto la pelle" sono molteplici: le location, il dramma, il contenimento, la sete sessuale, il body-horror ed il finale con voce fuoricampo che fa tanto vintage quanto apocalittico.

Sotto il profilo tecnico il regista è già un pò maturato, i livelli gore sono comunque molto più bassi ed infatti sono rimasto un pò spaesato nel vedere questa regressione a livello di "schifezze" ma forse aveva già dato fin troppo nel precedente film.
Questa pellicola è meno ostica ed estrema sotto ogni profilo...da una sceneggiatura più canonica (ma comunque visionaria per l'epoca) ad un progresso pandemico che da un discreto ritmo.
Quello che ti resta dopo la visione è di aver visto un film alla fine molto triste, sarà per via del finale, e che ancora una volta non lascia speranza alcuna!
Tuttavia il film risulta davvero appartenente ad un'altra epoca e un pò difficile da gradire al giorno d'oggi.

hghgg  @  23/06/2013 11:34:53
   6½ / 10
Secondo lungometraggio del regista canadese. Lo ritengo leggermente inferiore al precedente "Shivers" e anche uno dei meno interessanti di Cronenberg. Certo, qui continua a sviluppare ulteriormente il tema delle mutazioni della carne, anche se sono ancora accenni in un contesto puramente horror; ma il film resta fin troppo derivativo da George Romero, con tipi che subiscono mutamenti che li rendono fin troppo simili a i classici e sempre simpatici zombie. Il finale è certo più apocalittico e pessimista rispetto a quello del capolavoro romeriano del 1968, il che dimostra che Cronenberg anche nel suo film più derivativo e meno originale, uno scampolo di stile proprio lo mantiene sempre. Resta in ogni caso un discreto horror, nella media dei primi suoi 3 film. Poi un leggerò salto di qualità con Scanners fino al primo capolavoro, quel "Videodrome" che lascerà ben pochi dubbi sulla genialità di questo regista.

Ch.Chaplin  @  28/10/2012 13:40:23
   8½ / 10
come di consueto non delude mai. cronenberg mette in scena la nuda crudeltà della società odierna, l'insicurezza, la difficoltà di comunicazione e di relazione sentimentale e sessuale. la morbosità della sua visione amorosa come sempre non lascia spazio all'icanto del sentimento, se non per un breve momento, presto decapitato. "rabid", come già "shivers" è il male intrinseco della società dell'epoca, quanto mai attuale visto lo sviliuppo negativo della stessa

rockyeye  @  23/03/2012 16:13:43
   8½ / 10
Continua l'incursione nel genere horror del regista David Cronenberg. Come sarà in altri film successivi di Cronenberg, le tematiche dell'opera sono l'anomalia fisica e la difficoltà dell'amore sessuale. Le scene nelle quali Rose è intenta a "mordere" le sue vittime, hanno evidenti affinità con il coito. Dopo il morso, il viso di Rose ha un'espressione di appagamento, di sazietà e di soddisfazione sessuale, appunto. L'atto amoroso, impossibile altrimenti, è sublimato nell'atto di succhiare il sangue alle malcapitate vittime, maschi o femmine che siano. Non per caso la forma dell'orifizio che si apre sotto l'ascella di Rose dopo l'intervento di chirurgia plastica, e dal quale fuoriesce il pungiglione mortale, è molto simile a una piccola vagina. Tutto il film è pervaso da una atmosfera "malata" pregna di richiami sessuali, e il morbo di cui la protagonista è portatrice sana e che sparge intorno a sé infettando gli altri, è sorprendentemente anticipatore della reale diffusione dell'AIDS che esploderà solamente più avanti negli anni ottanta. Inoltre è interessante far notare come Cronenberg tratti il tema del vampirismo, un caposaldo del cinema horror da sempre. Questo, viene spogliato di ogni componente leggendaria e gotica e contestualizzato in un ambiente moderno e scientifico. Nel film di Cronenberg non ci sono croci, pipistrelli, aglio o castelli in Transilvania, il vampirismo non ha carattere soprannaturale o connotazioni religiose, ma proviene (ed è causato) dalla scienza medica, fattosi patologia creata inavvertitamente dalle sperimentazioni chirurgiche dell'incauto dottore. Le vittime "vampirizzate" dalla protagonista, non hanno nessuna somiglianza fisica con Dracula o simili, ma sono piuttosto associabili agli zombi del Romero di La notte dei morti viventi, e le tematiche dell'opera di Cronenberg sono molto vicine al pessimismo antropologico e sociale del film in questione. Buova prova recitativa per Marylin Chambers, purtroppo scomparsa da poco.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  28/12/2011 17:52:26
   6 / 10
Le tematiche sono più o meno le stesse del precedente "Il demone sotto la pelle" come anche lo stile narrativo. Dopo la metà assomiglia più a "Zombie" di Romero. Qui però Cronenberg pare abbia trovato un pretesto per far sì che sia la donna a stuprare gli uomini… guardabile, non necessario. Girato bene.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  18/11/2011 01:01:41
   7 / 10
Seconda prova registica di Cronenberg, un horror con venature sociali di chiara ispirazione romeriana e con numerose eco alla tradizione vampiresca, non solo per le modalità omicide ma anche per atmosfere e luoghi. Il film è afflitto da una pesantissima simbologia sessuale che in più momenti ha effetti imbarazzanti più che morbosi (la fessura sotto l'ascella della protagonista è ideata secondo l'anatomia di altre cavità deiettive umane, l'organo che ne spunta fuori ha fin troppo esplicite valenze falliche, le sequenze degli 'attacchi' sono girate come se fossero veri e propri amplessi con tanto di vetta finale...) ma ciò non impedisce di apprezzarne i risvolti antropologici e psicanalitici (c'è anche Freud, saggiamente citato). Tuttavia rimane una variazione sui temi già esposti in "Shivers", però con più mezzi a disposizione e con una qualità tecnica decisamente maggiore, nei limiti pur sempre di un b-movie.
Per il ruolo di Rose il regista avrebbe voluto Sissy Spacek (che appare omaggiata nel poster di "Carrie") ma il produttore Ivan Reitman impose la pornostar Marilyn Chambers, esplosa poco prima con lo scandaloso "Behind the green door", per assicurare al film un richiamo economico maggiore; Cronenberg rimase comunque soddisfatto dalla performance dell'attrice che però ritornò all'hard subito dopo. In effetti la Chambers, scomparsa nel 2009, fornì una prova dignitosa sebbene non lesini di mostrare le sue grazie ogni qual volta (non) ce ne fosse bisogno.

Jack_Burton  @  09/08/2011 09:30:25
   7 / 10
Piacevole scoperta questo "Rabid-Sete di Sangue", un film che mantiene alta l'attenzione dello spettatore per tutta la sua durata cosa che per un horror anni '70 rappresenta di per sè una conquista. La trama miscela in modo buono elementi horror diversi quali la "sete di sangue" tipica del vampiro ma anche la pandemia tipica della saga dei morti viventi romeriana a cui ci aggiunge il tema caratteristico del cinema cronenbergheriano cioè la "fragilità della scienza e delle sue invenzioni". Un film da vedere...

Nightmare97  @  27/07/2011 14:55:05
   7 / 10
film bellino ma non troppo... storia troppo classica ma ben sviluppata...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  20/07/2011 15:16:26
   7½ / 10
A seguito di un incidente motociclistico la bella Rose viene sottoposta ad un trapianto dell'epidermide,unico sistema per tentare di strapparla alla morte.L'intervento riesce, ma un batterio presente nella pelle del donatore tramuta la giovane in un'anomala vampira dotata di un pungiglione posto nell'ascella, per mezzo del quale si nutre di sangue aggredendo chiunque gli capiti a tiro.Cosa ben più grave le vittime prima di morire sviluppano un'esagerata aggressività e tramite la saliva diffondono un virus inarrestabile.
Un Cronenberg ancora acerbo ma già intrigante,la sua fascinazione quasi ossessiva per la mutazione carnale viene collocata in un immaginario apocalittico, privo di eccessi splatter ma già colmo di quelle tematiche che diverranno punti cardine della sua filmografia.Ancora una volta i riferimenti di natura sessuale abbondano,distinguibili sin dal metodo con cui la protagonista attrae i malcapitati,sin da come se ne ciba.La stessa escrescenza da cui trae sostentamento è una ripugnante ibridazione degli apparati riproduttivi mentre Cronenberg sembra anticipare i tempi in cui il flagello dell'Aids si rivelerà in tutta la sua furia.Il regista dà nuova forma al mito del vampiro inserendolo in un contesto sociale di stretta attualità, riprendendo inoltre anche la figura dello zombie variandone la versione offerta da George A. Romero cui "Rabid" è sicuramente debitore.Indubbiamente la pellicola soffre una sceneggiatura con varie incongruenze ed ingenuità ma il tocco magico dell'autore rende piuttosto veniali tali pecche.
Protagonista della pellicola la pornostar Marilyn Chambers, reduce dallo scandalo di "Dietro la porta verde" in cui per la prima volta venne mostrata una scena di sesso "interrazziale".

Kymmy  @  18/07/2011 23:27:45
   9 / 10
Mi lascia sempre una grandissima angoscia, è un film particolre, magistrale, eppure sono gli albori di Cronenberg. In seguito farà di molto meglio, ma non vuol dire che questo film non meriti 9, anzi.. Mai visto un genio prima d'ora? La zona morta e A history of violence ne sono i frutti migliori. Per iniziare un antologia Cronenberghiana (termine sicuramente insulso, che idiota xD) questo film non può mancare ad una visione attenta e appassionata. Horror intenso e originale, memorabile. La protagonista (Chambers) era (o è) una nota attrice hard, ma in grado di convincere in maniera eccellente.

Oskarsson88  @  24/01/2011 20:33:10
   6 / 10
film che non mi ha convinto

BraineaterS  @  03/11/2010 22:53:45
   7 / 10
Siamo sempre sul filone medico che tanto piace a Cronenberg e che mette una certa inquietudine...
Assomiglia molto a Shivers, un film di zombie ma senza zombie!
All'inizio annoia un po' ma dopo ingrana la marcia.
Molto bello il finale anche se triste.

Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  06/10/2010 16:25:35
   6½ / 10
Non il migliore di Cronenberg ,, a tratti ofrse lento ma in complesso interessante...un punto in più per l'angoscioso e spiazzante finale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  10/09/2010 17:45:47
   6½ / 10
Tra i primi film di Cronenberg (1976), Rabid è il primo germoglio di una serie di trovate stilistiche, tematiche e concettuali che poi diventeranno il terreno sul quale il regista canadese si muoverà per tutta la sua carriera: il tema dell'etica scientifica (che poi si ritrova in Scanners e ne La Mosca), della diversità, della sessualità (il buco sotto l'ascella che pare una vagina e dal quale esce uno spuntone di forma fallica, il che crea una correlazione fra il tema dell'infezione e quella della penetrazione sessuale) e sopratutto l'ossessione maniacale per il corpo, la carne, la mutazione, l'infezione, che diventerà il leitmotiv di tutta l sua produzione registica.
Da amante di Cronenberg devo ammettere che si nota benissimo che è un film potenzialmente pieno di spunti messo nelle mani di un regista già più che capace ma ancora troppo acerbo per poter imporre uno proprio stile autoriale (che poi si svilupperà appieno nei suoi film successivi). Il problema sta in una resa sullo schermo piuttosto mediocre: recitazioni non esaltanti per non dire scarse, ritmo troppo spezzato e nessuna trovata particolare finiscono per coinvolgere poco lo spettatore "medio"; insomma bisogna conoscere Cronenberg ed i suoi punti fermi per poterne cogliere il potenziale valore: per gli altri è solo un horror di stampo "b-movie a basso costo".
E' comunque il primo gradino di una scalata che porterà Cronenberg a dei livelli molto alti.

topsecret  @  26/06/2010 18:55:14
   6 / 10
Per quanto mi riguarda, ho trovato i primi 60 minuti molto discontinui per quanto riguarda il coinvolgimento. Scene di forte tensione si intervallavano con altre di una svogliatezza troppo evidente, tanto che la visione risultava a tratti insipida. Poi negli restanti ultimi 30 minuti, il ritmo si faceva più stabile così pure le situazioni di pathos diventavano più interessanti, anche se alcuni passaggi, tra cui il finale, mi hanno lasciato un po' perplesso per la poca efficacia.
Va dato comunque atto a Cronenberg, dopo l'avvento dell'era zombesca romeriana, di aver cercato una variante al genere grandi contagi con sete di sangue annessa, proponendo una storia che segue il solco tracciato da Romero, che però a modo suo risulta essere discretamente originale.
Non mi ha convinto del tutto, ma si merita la sufficienza.

pinhead88  @  22/05/2010 16:00:20
   6 / 10
Senza dubbio migliore di Shivers,ma anche questo non è riuscito a colpirmi a dovere,soprattutto a causa di una sceneggiatura buttata un po' lì a casaccio.in particolare mi sono piaciute un paio di scene nella seconda parte.il resto,come la parte iniziale,sono piuttosto anonimi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  07/05/2010 23:50:26
   8 / 10
In Rabid c'è il cinema Cronenberg. I richiami sessuali, la follia, la carne. Il moltiplicarsi delle aperture corporali verso l'esterno.
Bello e coinvolgente, gran ritmo e gran regia.
Malato e corrotto il cinema di Cronenberg è sempre un piacere.

dave89  @  19/04/2010 16:15:36
   7½ / 10
bel film horror

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  27/02/2010 23:07:55
   6 / 10
Il Cronenberg iniziale non mi piace molto e Rabid me lo conferma.
Film con delle tematiche tanto care a Cronenberg,la carne su tutte,mentre l'horror prende di più nella seconda parte,specie con le scene più feroci che sono le più riuscite. Per il resto niente di nuovo,noioso ma anche guardabile nonostante possa immaginare quanto è costato e quindi il basso budget.
Meglio il Cronenberg più maturo.

GodzillaZ  @  18/01/2010 16:32:15
   6½ / 10
L' ho trovato non troppo coinvolgente.
Diverse parti sono forzate (come l' incidente... ecc).
Insomma mi sembra un film un pò superficiale, anche se in stile Cronenberg, quindi con una velata polemica e speranza zero.

simone p  @  07/12/2009 20:25:40
   5½ / 10
Film abbastanza lento, noioso e ripetitivo.
Stavolta Cronenberg mi ha deluso anche nel finale.

BrundleFly  @  12/11/2009 10:36:43
   7 / 10
Concordo con molti utenti prima di me sul fatto che la prima mezz'ora abbondante è parecchio noiosa, infatti stavo per addormentarmi, ma la seconda parte apocalittica che invade lo spettatore con una sensazione di angoscia e lasciandolo senza speranze, risolleva drasticamente il film.
Non so perchè in giro sia spacciato come un film super-splatter, dato che di sangue ce n'è ben poco.
Un buon film di Cronenberg, ma non all'altezza di quelli che (secondo me) sono i suoi capolavori: La Mosca, Inseparabili, Videodrome e A History of Violence.

TheSorrow  @  02/09/2009 15:30:08
   7½ / 10
Parte male questo interessante horror di Cronemberg...la prima mezz'ora è anonima, neanche molto splatter come vorrebbe essere o far credere, sicuramente inferiore alla seconda.ma forse è necessaria appunto come preludio di una seconda parte davvero notevole, che sicuramente ha ispirato film come 28 giorni dopo et similia, e che rispecchia una notevole ricerca dell'orrido e dell'insano insolito del regista. Crudo e Inquietante.

bulldog  @  16/07/2009 15:48:06
   7½ / 10
L'ultima inquadratura vale il fim.

ROBZOMBIE81  @  09/05/2009 15:57:58
   7½ / 10
ancora esplorazioni della carne per il maestro Cronenberg che,dopo il demone sotto la pelle,(il quale non ho molto apprezzato probabilmente anche a causa di un edizione della quinto piano tagliata)confeziona questo film in stile zombie di romero,ma con infetti assetati di sangue che rimandano ai vampiri...(quando Rose vomita il panino mi è venuta in mente Eli di lasciami entrare)la prima parte è molto intensa e la migliore del film , nonostante i colpi di scena abbastanza prevedibili,mentre nella seconda il tutto si sposta in un contesto più apocalittico con la paura del contagio estesa a tutta la città e quindi al paese tipica di questo tipo di film..buoni gli effetti speciali,buone interpretazioni per un altro bel film del maestro..

Invia una mail all'autore del commento wega  @  08/05/2009 20:28:56
   8 / 10
Ah oramai anche con Cronenberg è fatta, adorerei qualsiasi frescaccia girata da questo autore con in contro***** veramente. Il fatto è che se c' è un punto che mi da' decisamente fastidio toccare è quella zona ghiandolare dell' ascella, e Cronenberg questa volta decide di metterci questo piccolo bubbone con questa sorta di piccolo pene retrattile, anche con delle leggere pressioni, proprio lì in quel punto. Simile al precedente "Il Demone Sotto la Pelle", "Rabid" è un film apocalittico e pessimista come ne saranno vari di Carpenter (avete visto il vecchio ubriaco come assomiglia al Carpenter 50enne di adesso) successivamente, un film d' autore perché anche se diverso da tutti gli altri riporta più o meno le stesse tematiche. La carne, le ossessioni sulle mutazioni, infezioni, "innesti di pelle che molto probabilmente daranno rigetto" (mamma mia..), il "Crash" o interazione uomo/macchina qui con due incidenti entrambi montati eccellentemente, l' intensità del dolore equiparabile al piacere dell' orgasmo come in queste unioni di due corpi da parte della mantide Chambers che domina l' uomo. Se la prima parte come B-movie è davvero geniale, e se la seconda come variazione del vampirismo molto probabilmente è più interessante di quella del "Wampyr" romeriano, la seconda parte stessa paga le troppe somiglianze agli zombies sempre di Romero. Fatto stà che è un altro di quei film di Cronenberg che mi piace sempre definire "sensazionali". Long Life David Cronenberg.

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Ultima risposta 08/05/2009 20.31.36
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muSe  @  08/04/2009 11:16:54
   6 / 10
Variazione sul tema zombie, D. prova a metterci farina del suo sacco, ci riesce.. in parte. La storia non mi ha preso più di tanto, tranne Marylin Chambers (bella gnocca) che avevo visto "recitare" solo col compianto John Holmes. Il pungiglione punge poco (...quello del film), ma siamo solo agli inizi

marfsime  @  07/04/2009 14:16:28
   7 / 10
Un buon prodotto firmato Cronenberg..come è stato detto ricorda molto Shivers tuttavia il film è ben realizzato con delle scene decisamente inquietanti. Una storia senza speranza..molto opprimente..senza via d'uscita..merita una visione.

Geoff  @  25/02/2009 20:12:05
   7 / 10
un classico cronenberg con i suoi pregi ( e difettucci), dalla sua fissazione per gli orifizi alla conclusione apocalittica.
yeah!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  27/01/2009 15:27:26
   5 / 10
L'atmosfera è giusta ed è tipica di Cronenberg ma nonostante questo il film è un pò sottotono. Questo tipo di horror aveva bisogno forse di qualcosina in più, è un mezzo fiasco.

paride_86  @  18/01/2009 02:11:59
   6 / 10
Secondo lungometraggio di Cronenberg, in cui si vedono già molti dei suoi temi preferiti, soprattutto la metamorfosi del corpo umano, l'innesto dell'"altro da sé". Inoltre le inquadrature e la regia sono più curate rispetto a "Il demone sotto la pelle" e anche le musiche. Nonostante questo il film sente molto il peso degli anni e non spaventa per niente; rimangono molto interessanti e attuai, invece, i temi trattati: la pericolosità del progresso medico, l'ambizione, ecc, il tutto condensato, però, in un B-movie anni '70.

Invia una mail all'autore del commento Living Dead  @  13/01/2009 23:35:37
   7 / 10
Niente male questo film di Cronenberg che potrebbe essere considerato l'antenato di pellicole come 28 Giorni Dopo et similia.
Un vero e proprio b-movie, molto più grezzo rispetto ai recenti lavori del regista, che colpisce più per le immagini che per i contenuti, ma si vede che alla regia c'è qualcuno che con il tempo sarebbe maturato e che pochi anni dopo sarebbe stato in grado di dirigere veri e propri capolavori.

gasy  @  27/12/2008 15:18:11
   7½ / 10
Il peggior film di Cronemberg. Detto questo rimane un bel film horror anni 70' con i soiti temi del primo Cronenberg.

Ballpoint  @  18/02/2008 15:48:38
   6½ / 10
Quando per la prima volta, nel lontano 1976, ho visto questo film ero poco più che ragazzo (15 anni circa) e non conoscevo affatto il suo regista, Cornenberg appunto.
Allora il film fu distribuito con un titolo divero : "Zombie 3 - Sete di sangue" e cercava di seguire il filone iniziato con il famoso "Zombie" di Romero.
Solo per caso mi accorsi che il film aveva un altro titolo a causa dell'adesivo che si era staccato sul titolo originale della locandina della bacheca della sala cinematografica dove davano la pellicola.
Veniamo al film.
Innanzitutto l'aiuto regista è Ivan Reitman che diventerà poi framoso grazie a "Ghostbusters" ed altri film di successo.
Il film è certamente avanti per quegli anni, si sdogana dai B-Horror del tempo e annuncia il futuro (vedi quel "28 giorni dopo") dove contaminazioni per esperimenti sbagliati minacciano la vita sul pianeta.
Singolare l'apertura sotto l'ascella di Rose, intrpretata da una ex porno-diva, la quale richiama alla forma di una vagina che in quel film non può essere mostrata e che Cronenberg trova come escamotage per ricordare al pubblico i primi film della Chambers.
La lentezza delle scene poi è un pò il "marchio di fabbrica" di Cronenberg che nei suoi più recenti films diventa pretesto per meglio analizzare i personaggi e meglio focalizzare le battute.
Il film non fa storia ovviamente ma comunque è utile per rivedere alcuna attuale produzione come discendente di questo lavoro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  20/01/2008 12:52:01
   7 / 10
Ho trovato interessante Rabid soprattutto nell'ottica che in questo secondo lavoro del regista canadese si possono trovare molti rimandi e attori presenti in diversi suoi lavori (l'apertura "ascellare" la si rivedrà in altre situazioni nel pasto nudo e in existenz; la clinica mi sembra la stessa di crimes of the future, dove il protagonista del mediometraggio è qui presente in un cameo).

Rappresenta un buon horror di genere ma il Cronenberg che preferisco qua era ancora in incubazione.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  10/01/2008 11:59:41
   7½ / 10
gran bel film sul 'contagio', dove il regista segue passo dopo passo l'espandersi del virus letale! non particolarmente spaventoso o raccapricciante, ma assolutamente riflessivo!! forse qui cronenberg si ripete e ritratta un tema con cui già aveva avuto a che fare in shivers, ma credo che si possa considerare una sorta di elevamento e approfondimento della pellicola precedente!
bellissima la protagonista, un viso così perfetto dà il via a ciò che sarà un vero e proprio cataclisma per il mondo intero (anche se mi sembra strano che un virus che uccide la vittima in 6-7 ore possa espandersi in quel modo)!

castelvetro  @  07/01/2008 03:01:35
   9 / 10
Godibilissimo questo Rabid,
ti tiene incollato allo schermo fino all'ultimo...

Certo che sono + le cose che fanno morire dalle risate...


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

che quelle ke fanno effettivamente spaventare...

Anke la colonna sonora è fuorissima cmq!
Assolutamente consigliato

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  07/12/2007 17:38:43
   7½ / 10
Rabid rappresenta una naturale continuazione del Demone sotto la pelle. Dallo spazio chiuso del residence del primo film, il contagio si propaga verso l'esterno, con uno schema che tiene conto del cinema sui vampiri ed il Romero della Citta verrà distrutta all'alba, senza dare connotati gotici tradizionali alla storia. Cronenberg dirige un horror abbastanza atipico stilisticamente; più vicino al melodramma che all'horror, ma non per questo meno inquietante.

private_joker  @  18/10/2007 16:12:34
   7 / 10
Sorta di seguito di "Il demone sotto la pelle", comunque godibile.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  25/07/2007 00:31:08
   7 / 10
Il film è godibilissimo, uno dei primissimi a mixare abilmente il teenager-movie con l'horror, oltretutto grazie alla mano di un Cronenberg dissacrante e soprattutto ironico come non mai: non è (ancora) il regista di tanti capolavori (ma "Scanners" è imminente) ma un piccolo Cult nel suo genere.
Oltretutto, forse il suo film più naivete, semplice omaggio ai b-movies degli anni Cinquanta e a un certo tipo di cinema di genere

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  12/06/2007 21:35:52
   7½ / 10
Buon film alla David Cronenberg,mi è piaciuto molto.Per gli amanti del genre consigliatissimo.

AKIRA KUROSAWA  @  11/06/2007 00:24:41
   6½ / 10
bel film di cronemberg , che si dimostra un bravo regista, in qualche modo cambia il registro degli zombi. buona la dose di splatter, nn male

statididiso  @  25/05/2007 23:12:59
   5 / 10
troppo debitore de "IL DEMONE SOTTO LA PELLE". L

1 risposta al commento
Ultima risposta 12/06/2008 22.43.00
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phemt  @  12/01/2007 10:02:18
   7 / 10
Classico lavoro di Cronenberg nel suo puro stile degli esordi… Rabid si può considerare come una sorta di Un Demone sotto la Pelle in versione extended, l’epidemia infatti, invece di colpire un palazzo, colpisce un’intera cittadina, e si notano molti elementi in comune tra questo film e il precedente… Malgrado la regia di Cronenberg sia come sempre ad alti livelli e che non manchino scene estremamente ben riuscite, il film risulta troppo ripetitivo e il prodotto finale non è all’altezza di altre produzioni firmate Cronenberg… Più che buona la parte finale piena di spunti interessanti (la città ormai in preda alla rabbia, lei che si aggira in cerca di vittime anche se non vorrebbe, il Babbo Natale ucciso e il finale apocalittico)… L’apertura sotto l’ascella della protagonista (che tutti abbiamo capito cosa Cronenberg voleva far ricordare), ricomparirà anche in Existenz… Un film che si merita la sua visione, ma mi sento di consigliarlo solo a chi è appassionato di questo straordinario regista canadese, chi invece è curioso di vedere qualcosa del Cronenberg degli inizi è meglio che si guardi Un Demone Sotto la Pelle che è molto più riuscito…

lupin 3  @  18/12/2006 21:13:29
   6½ / 10
Se devo essere sincero mi astettavo di meglio...
Comunque non è poi così malvagio, c'è di meglio in giro...

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  12/12/2006 09:51:27
   6 / 10
Mi aspettavo di più da questo film anche vedendo la media che ha. La storia è sicuramente particolare (come in quasi tutti i film di Cronenberg), solo che non mi ha preso più di tanto, anche a causa degli attori, tra cui non riesco a salvarne neanche uno. Poi leggo che la protagonista era una pornodiva, e tutto si spiega...

Sig. Chisciano  @  11/12/2006 04:11:19
   8 / 10
Mi è piaciuto parecchio questo Rabid, ci sono sequenze molto belle e la sceneggiatura anche mi ha colpito positivamente.
Leggo dai commenti più in basso che la protagonista è una pornodiva (ormai avrà 70anni speriamo abbia cambiato mestiere) beh devo dire che durante la visione mi attizzava parecchio e ho avuto fiuto!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  06/12/2006 21:38:11
   7 / 10
un po' troppo debitore di shivers... ma la mano del genio è sempre visibile.

Crimson  @  29/01/2006 12:17:49
   7 / 10
Un bell'horror "catastrofico", meno entusiasmante rispetto a "Shivers". Non ci sono molti elementi "nuovi", semmai la trama prende spunto da quella del film precedente, anche se l'infezione si estende ad un contesto più ampio. La protagonista è inquietante, mentre sia il medico che il suo ragazzo si contrappongono alla figura di un classico "protagonista salvatutti": sono impotenti di fronte all'evolversi dei fatti e in tal modo la storia diventa più opprimente e non lascia segnali di speranza.

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  22/11/2005 17:59:19
   8 / 10
Un passo indietro rispetto al precedente Shivers.... troppi spunti in comune...
rimane cmq un film apocalittico e inquietante... girato con maestria dal nostro David

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  04/07/2005 19:12:33
   8 / 10
Dopo "videodrome" secondo me "Radid" è uno dei migliori della prima parte della carriera di Cronenberg, quando si muoveva con abilità negli Horror B- movie.
"Rabid è un film inqueietante e apocalittico, con alcune scene stupende. Inoltre Cronenberg si riconosce subito. Rispetto a oggi, è certamente meno elegante, è un classico horror B-Movie, non destinato certamente a tutti, ma i contenuti sulla carne, sul sesso e sulla tecnologia sono già evidentissimi, qui e anche nel suo esordio, "il demone sotto la pelle".

La protagonista era una pornostar.

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/02/2006 14.22.01
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benzo24  @  04/07/2005 18:56:58
   9 / 10
Inquietante ed apocalittico. Un'altra perla della filmografia di Croneneberg.

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