Un giovane giornalista si fa coinvolgere volontariamente in un processo per omicidio al fine di dimostrare i loschi affari di un procuratore distrettuale (Michael Douglas), ma il suo piano prenderà una piega inaspettata…
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"Un alibi perfetto", film del regista Peter Hyams da Novembre 2009 nelle sale cinematografiche e' un prodotto che chiaramente non gode di ottima fama, specialmente in Italia, ma a conti fatti, il tutto risulta essere normale vista la poca particolarità della pellicola che si basa su una storiella di investigazione, di denuncia circa i soliti casi "clamorosi" di corruzione; ormai il tutto e' troppo scontato per catturare l'animo del pubblico.
"Un alibi perfetto" presenta diversi pregi, ma logicamente i difetti prendono totalmente il sopravvento, ad esempio, partiamo dalla sceneggiatura... La storia e' banale, forse un po' particolare ed intrigante in alcuni ( o meglio pochissimi) passaggi, molti gli episodi già visti, insomma troviamo la solita fase del film che si svolge in tribunale, accuse, minacce ecc... Per poi arrivare ad un finale movimentato sul piano del ritmo, magari anche con una bella dose di tensione, ma poi? La regia architetta un colpo di scena abbastanza forzato e specialmente evitabile, paradossalmente con questo piano Hyams scredita involontariamente il suo film. In fine, sul piano tecnico da apprezzare gli attori, Segnalo la discreta fotografia e il ritmo, in pratica a parte le incongruenze della trama e ripetitività contenutistica il tempo passa, il Cinema e' (anche) passatempo.