In seguito agli eventi di Spider-Man: Far from Home, la vita di Peter Parker viene stravolta dopo che Mysterio rivela al mondo la sua identità. Peter chiede aiuto a Stephen Strange affinché usi la magia per far scordare a tutti la sua identità. Ma l'incantesimo non va come previsto e Peter si ritrova a dover affrontare nemici da altri universi ed a scoprire cosa significa davvero essere Spider-Man.
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Dicamo la verità, con la scusa del Dottor Stange la Marvel ha fatto centro inserendo il Multiverso all'interno delle sue trame. E credo che questo stratagemma possa funzionare ancora e ancora e ancora...
Una storia semplice ma condita del solito umorismo e soprattutto dall'effetto nostalgia nel rivedere il "vecchio" Peter parker di Raimi ancora in azione. Con tutto il rispetto (poco) da quello di Andrew Garfield che sicuramente riesce ad emozionare più in mezz'ora di questo film che nelle 4 ore dei suoi due film, i peggiori della serie.
I protagonisti sono loro, e arrivano anche tardi purtroppo. Il fatto di esserci invece tutti questi "cattivi" diminuisce la qualità del Vailant per eccellenza anche se il buon Goblin vince su tutti.
Un film godibile che rispecchia l'andamento positivo in casa marvel.