Un soldato, ottuso e ignorante, sopravvissuto alla seconda guerra mondiale, continua a uccidere una volta finita la guerra. Quando provoca la morte di una guardia, viene condannato alla sedia elettrica. Il suo difensore farà emergere durante il processo le responsabilità sociali dei comportamenti devianti.
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Una delle piu' lucide e spietate requiisitorie contro la pena di morte dell'intera storia del cinema: ottimi interpreti e una radicale denuncia del sistema sociale. Un film brutale nel suo realismo, che colpisce anche a distanza di (tanti) decenni, e che vale assolutamente la pena di rivedere. Credo che Cayatte si sia a modo suo ispirato al "diario di un condannato" di Hugo, infondendo pero' una lucidità contemporanea che non ha eguali