All'inizio degli anni Settanta in America Larry Flynt gestisce alcuni anonimi locali di spogliarello che faticano ad andare avanti. Quando un giorno ha l'idea di trasferire la sua attività su una rivista, la sua vita cambia di colpo. Dopo i primi periodi di incertezza e di difficoltà, il giornale mensile, chiamato Hustler, comincia a vendere un numero sempre maggiore di copie e Larry diventa sempre più ricco, dando vita ad un vero e proprio impero editoriale.
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Una parte iniziale molto coinvolgente, poi cede il passo a continui processi a cui andavano intervallati più momenti di stacco. Diventa non direi noioso, ma monotono. Per poi risollevarsi sul finale con una bella scelta registica di mostrare il decaduto finto impero fatto di oggetti inutili. Davanti il dramma più pesante degli anni 80 di cui è ben nota entità.
Poteva essere più adrenalinico nella parte centrale, ma è una bella storia e vale la visione