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inquietante horror turco con un'altissima dose di tensione e di scene disturbanti. Parlare della trama è un po' difficile, ma chi avrà l'onore di vederlo rimarrà affascinato dai molti elementi che la costituiscono : ci sono vari richiami alla religione islamica ma tutta l'attenzione verte sull'unico, vero, ''villain'' della storia, Dabbe.
Anche se la Turchia è molto svalutata per quanto riguarda la produzione di film horror, Dabbe può definirsi un lavoro efficace e discreto. I tempi sono molto dilatati per cui chi ama i J-horror potrebbe non avere difficoltà a sostenere 2 ore di visione (lo sconsiglio invece a chi è abituato ai film americani). Detto questo non c'è mai noia, ma più avanti la storia più l'interesse e il coinvolgimento crescono. Maestosa la fotografia (un tecnicismo, per una volta, non fine a se stesso) e molto disturbanti alcune riprese (anche se la telecamera risulta un po' statica). La recitazione invece è su bassissimi livelli, con attori monoespressivi e incapaci di comunicare alcunché. Finale spettrale e tachicardico.