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Partiamo dalla trama: molto semplice, quasi scontata come evoluzione e conclusione (ma anche perché ormai del film si è già detto tutto e si è sviscerato tutto). Sembra un mix tra "Balla coi lupi" (1990) e "Aliens scontro finale" (1986 e dello stesso Cameron), poiché, del primo, si ricalca la solita storia del soldato civilizzato che riscopre se stesso e la natura coi rapporti sempre più fissi coi selvaggi, fino a prenderne le difese; del secondo, invece, si possono notare i continui rimandi ai mezzi militari (elicotteri, robot-umani), marines, pilotessa dell'elicottero, donna in canottiera e pantaloni militari molto in stile "Vasquez" (vedi Aliens). Considerando gli attori, beh...la Weaver che rispunta in un film per lei, e che fa per lei, fa sempre piacere e si vede bene che la parte le piace; il protagonista se la cavicchia, ma non è certo lì per dar sfogo alle performances recitatorie. Tutto il resto è invece una magia per gli occhi (affaticati da una lunga visione in 3D) che, progettati proprio per una visione tridimensionale, trovano il massimo dell'appagamento nello spettacolo che viene offerto. Ormai la terza dimensione è e sarà lo standard del futuro cinema e questo è l'esempio principe. Un voto quasi massimo (una trama con un minimo d'intreccio ci sarebbe voluta) se lo merita.

SPOILER