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Non ho nessuna intenzione di regalargli la sufficienza solo per il nome del suo autore. A leggere la sinossi sembrerebbe il poliziesco perfetto, ma è in verità un film dallo svolgimento piattissimo, mal montato e mal recitato, e con dei personaggi se non stereotipati dalle caratterizzazioni superficiali; peggio, il suo protagonista antieroe genera sgradevolezza non per la sua natura ma perchè privo di carisma ed espressione. Poco consona anche l'orecchiabile colonna sonora jazz in quanto non supportata da un adeguato contesto noir che il regista crede, erroneamente, di rendere bene. Sorvoliamo sui modi di fare sopra le righe e sui silenzi infiniti negli scambi tra una battuta e l'altra, spossanti e risibili (ma parlo da occidentale, quindi non so se sia necessariamente una colpa).
Poliziesco deludente perchè lo si ricorda solo per le sue improvvise esplosioni di violenza, mediocre perchè ingrana come si deve solo nell'ultima mezz'ora alla quale ci si arriva a gran fatica, ma dove solo lì aggettivi come brutale crudo e nichilista prendono effettivamente forma.
Voti troppo entusiasti. Filmetto per nulla originale; un poliziotto ricorre alla violenza estrema per mettere ordine. E allora? Si sa che in Giappone spesso e volentieri producono pellicole grottescamente violente. Poco stimolante. Nessuna scena memorabile.
Violent Cop è l'esordio di Kitano,esordio veramente sottotono a mio avviso. La storia non coinvolge più di tanto e nella seconda parte si perde interesse. Gli attori recitano da cani e, alcune scene,sono girate proprio in malo modo. Pue essendo un lavoro di Kitano è tranquillamente evitabile.
Poliziotto duro ed efficace nel film da lui diretto, una macchina difettosa. Tuttavia trovo questo lavoro al di sotto delle possibilità del regista/attore, e la trama sembra prendere una strada dritta ma poi si finisce in un senso unico che non porta a nulla se non alla confusione. Recitazione non all'altezza e un pò infantile.
Un pessimo debutto per Kitano, il quale sforna un film acerbo, grezzo, confuso e insensato. Il peggior lavoro del regista, distante anni luce da capolavori come "Il silenzio sul mare" e "Dolls".